NBA, Shaquille O'Neal: "Non darò soldi ai miei figli. Io sono ricco, non loro"
PAROLEIntervistato sulle sue attività imprenditoriali fuori dal campo, Shaquille O’Neal ha rivelato la regola che ha imposto ai suoi figli: "Quello che ripeto sempre loro è che noi non siamo ricchi, io sono ricco. Se vogliono qualcosa da me devono guadagnarselo, e la regola numero uno è studiare. Se vogliono ereditare il mio posto nei miei business, se lo devono meritare"
Abbiamo conosciuto Shaquille O'Neal come fenomenale giocatore di pallacanestro e come divertentissimo personaggio televisivo, ma c’è un altro lato della sua debordante personalità che spesso passa sotto traccia: quella del business. Shaq infatti ha un enorme portafoglio di investimenti in catene come Papa John’s, Auntie Anne’s, Krispy Kreme e Five Guys, e prima di molti altri si è lanciato su Google e su Ring che è stata poi acquisita da Amazon, per non parlare della sua linea di scarpe vendute nei supermercati Walmart per un totale di oltre 150 milioni di dollari. Eppure se i suoi figli vorranno ereditare e prendere in mano l’impero messo in piedi da papà avranno vita piuttosto difficile: "I miei figli sono cresciuti oramai e sono un po’ arrabbiati con me" ha detto la scorsa estate in un’intervista su un palco con Rashad Bilal e Troy Millings, conduttori del podcast Earn Your Leisure. "Cioè, non sono proprio arrabbiati, ma non capiscono. Io glielo ripeto sempre: noi non siamo ricchi, io sono ricco". Shaq ha ammesso che con le sue figlie Taahirah, Me’arah e Amirah potrebbe essere un po’ più "morbido" in futuro, ma i suoi figli maschi Shaqir, Shareef e Myles non avranno vita facile se vorranno seguire le orme imprenditoriali del padre: "Devono procurarsi una laurea o un master e poi, se vorranno che io investa nelle loro compagnie, dovranno presentarmi un piano dettagliato di quello che intendono fare. Non darò loro soldi tanto per darglieli. Ho sei figli: mi piacerebbe che diventassero dottori, farmacisti, avvocati, imprenditori, anche per prendere in mano quello che ho creato. Ma non gli darò niente solo perché sono miei figli: se lo devono guadagnare".