NBA, Bagley: guerra aperta contro Walton e i Kings: si rifiuta di entrare in campo. VIDEO
NBADopo le parole di fuoco dell'agente del giocatore verso il front office dei Kings, nella penultima gara (contro Phoenix) l'ex scelta n°2 al Draft ha rifiutato l'invito di coach Walton a entrare in campo. Un campo che Bagley quest'anno ha calcato per soli 10 minuti, incassando poi 11 DNP-CD. Che evidentemente ha accettato poco volentieri
Scuote la testa una prima volta, si tocca la mascherina che quasi nasconde il suo viso, scuote la testa una seconda volta: e poi si riaccomoda in panchina, non prima di aver scambiato due parole con Doug Christie, uno degli assistenti allenatori di Luke Walton sulla panchina di Sacramento. Il protagonista della scenetta è Marvin Bagley, e il suo rifiuto di entrare in campo - fanno sapere dalla California - è l'ultimo atto di una guerra in corso tra il giocatore (e il suo agente) e i Sacramento Kings, colpevoli di aver rifiutato di scambiare il giocatore nonostante diverse offerte durante l'estate, tenendolo ostaggio di una situazione all'interno della quale l'ex n°2 al Draft 2018 continua a non trovare spazio. Fin qui la miseria di 10 minuti in tutto, nella seconda gara stagionale, contro Utah. Poi una serie quasi interminabile di DNP-CD, quando cioè il giocatore non entra in campo "per scelta tecnica". Che "tecnica" nel suo caso è solo in parte, perché ovviamente ora è in corso un autentico braccio di ferro tra giocatore e società, scontro che nella penultima partita disputata dai Kings, in casa contro Phoenix, è esplosa nel plateale rifiuto di Bagley di entrare in campo di fronte alla esplicita richiesta del suo capo allenatore, Luke Walton.
Le parole di coach Walton: "Io e Marvin comunichiamo regolarmente"
Che incalzato su quanto successo, si è rifiutato di affrontare apertamente con la stampa locale l'argomento: "Quello che succede all'interno del nostro gruppo deve restare all'interno del gruppo. Io e Marvin comunichiamo costantemente, ma lui - come qualsiasi altro giocatore - sa benissimo che abbiamo bisogno di tutti, e tutti devono farsi trovare pronti in ogni momento". Dichiarazioni di circostanza che però non risolvono quello che ormai, in seno ai Kings, è a tutti gli effetti un caso, dopo le parole dell'agente del giocatore, Jeff Schwartz, molto critiche nei confronti del front office di Sacramento. Una trade potrebbe a questo punto essere imminente, ma i Kings prima vogliono un'offerta adeguata in cambio.