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NBA, rivoluzione Knicks: Thibodeau cambia e fa fuori Kemba Walker dalla rotazione

NBA
©Getty

Clamorosa decisione del capo allenatore dei Knicks che non solo toglie alla sua (ormai ex) point guard titolare un posto in quintetto ma sceglie di relegarlo fuori dalle rotazioni di squadra. "Decisione difficile, perché ho rispetto per Kemba come uomo e come giocatore. Ma devo fare quello che penso sia giusto per la squadra". Ma a New York spunta già una incredibile voce di mercato...

Passare da playmaker titolare a riserva non dev'essere facile, ma dall'essere una delle stelle della squadra a non trovare più spazio in essa è sicuramente più brutale. È quello che sta succedendo ai Knicks a Kemba Walker, che il suo allenatore Tom Thibodeau ha deciso di escludere completamente dalle normali rotazioni di squadra: il suo posto in quintetto è andato a Alec Burks (23 punti nella sua prima apparizione da titolare contro Atlanta) e ora per Walker - arrivato in estate con un contratto biennale da 18 milioni di dollari - si preannuncia un momento davvero duro. "È una decisione difficile da prendere ma devo fare ciò che credo sia meglio per la squadra", ha provato a spiegare Thibodeau. "Per me Kemba è un titolare, ma è dura giocare con tre piccoli e oggi abbiamo bisogno di più centimetri, di aver maggior impatto difensivo. Ho molto rispetto per Kemba, come persona e come giocatore, per tutto quello che è stato capace di fare in questa lega, ma lo ripeto: devo fare quello che è meglio per la squadra". E le cifre della point guard 31enne nata e cresciuto proprio a New York, nel Bronx, vengono incontro alla decisione dell'allenatore dei Knicks: Walker è ai minimi di carriera per punti (11.1), assist (3.1), rimbalzi (2.6) e tiri tentati (9.8) - oltre che per minuti in campo, 24.5 - e paga un novembre concluso con il 39% al tiro e ancora peggio da tre punti (29%). 

Le cifre condannano Walker: il nuovo quintetto dei Knicks

Ma c'è di più: con lui in campo i Knicks collezionano il peggior defensive rating di squadra concedendo oltre 116 punti per 100 possessi, dato che scende a 99.0 (2° miglior dato di squadra) quando Walker è in panchina a osservare i compagni. In generale a New York le cifre di tutto il quintetto base sono state atroci fin dal via della stagione e coach Thibodeau ha evidentemente individuato in Walker il problema principale, scegliendo di partire dalla sua rimozione (non solo dal quintetto, ma per il momento proprio dalla rotazione dei Knicks) per dare una scossa alla squadra. Anche i numeri del plus/minus, ovvero il differenziale di punti quando è in campo (un pessimo -122 in 441 minuti), sono ancora più difficili da sostenere in contrasto al +113 in 390 minuti del suo cambio naturale, quel Derrick Rose da sempre uno dei beniamini di coach Thibodeau. Rose che comunque continuerà a uscire dalla panchina, mentre il nuovo quintetto dei Knicks vedrà Burks al fianco di Evan Fuournier e R.J. Barrett, con Julius Randle e Mitchell Robinson sotto canestro. Mentre quello di Kemba Walker potrebbe presto diventare un nome appetibile sul mercato.

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New York sulle tracce di John Wall?

Qualcuno ad esempio si è spinto già a immaginare uno scambio di point guard (ex All-Star) sull'asse New York-Houston, che potrebbe portare Walker in Texas e John Wall nella Grande Mela. Da qui a febbraio, data della trading deadline, sicuramente le voci non mancheranno anche se per la grande disparità nei due contratti (il biennio rimanente per Wall supera di oltre 70 milioni di dollari il valore del contratto di Walker) New York dovrebbe mettere sul piatto anche molto altro, e trovare un accordo con Houston non sarà sicuramente facile. Altrettanto dubbia, in prospettiva trade, è la decisione di estromettere completamente Walker dalle rotazioni di squadra: mentre Houston pare propensa, ad esempio, a mettere in qualche modo in vetrina Wall, il destino opposto appare aspettare il n°8 dei Knicks, il cui valore di mercato così rischia di scendere ancora e suscitare pochissimi interessi in giro per la lega.

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