NBA, a New York il problema è il quintetto base: e Thibodeau lo spedisce tutto in panchina
NBAI titolari di coach Thibodeau (il quintetto fin qui più utilizzato in tutta la lega) assieme non sembrano proprio funzionare. E allora contro Milwaukee l'allenatore di New York perde la pazienza e li lascia in panchina per tutti gli ultimi 14 minuti. "Dobbiamo capire cosa non va", dice. E sotto accusa ci sono tutti
Il record di New York è ancora vincente (7-5) ma nelle ultime 6 gare sono arrivate 4 sconfitte - nella notte contro Milwaukee - e nella Grande Mela, si sa, la pazienza è sempre ridotto. Per questo in casa Knicks è già partita una sorta di caccia ai colpevoli e l'allenatore di New York, Tom Thibodeau, non ci ha messo molto a individuarli: tutti i membri del quintetto base. Che non funziona - le statistiche lo dimostrano impietosamente - e che contro i Bucks ha visto i vari Kemba Walker, Evan Fournier, R.J. Barrett, Julius Randle e Mitchell Robinson finire tutti, contemporanemente in panchina, già con 2 minuti ancora da giocare nel terzo quarto, punizione poi continuata per tutto il periodo conclusivo. Mossa che ha portato i suoi risultati, visto il parziale di 29-7 per i Knicks generato dalle seconde linee in campo al posto dei titolari, che poi però sono arrivate comprensibilmente stanche nel finale e si sono dovute arrendere di fronte ai campioni NBA in carica. "I titolari non hanno giocato bene: per questo li ho tolti. Qualcosa non funziona, dobbiamo capire cosa", le parole dell'head coach dei Knicks a fine gara.
Ai membri del suo staff addetti delle statistiche avanzate non saranno sicuramente sfuggiti alcuni dati: il quintetto base di New York (il più utilizzato per numero di minuti in questo avvio di stagione) va sotto di 14.4 punti per 100 possessi quando è in campo e ha un defensive rating di oltre 7 punti peggiore della trentesima difesa NBA (119.3 punti concessi ogni 100 possessi). Con l'innesto nei primi cinque di due giocatori come Walker e Fournier, qualcuno ha provato a predicare pazienza (dopo solo 12 gare, di cui 7 peraltro vinte), ma Thibodeau non ci sente: "Sapete come funziona: dopo 10 gare, dicono che ne servono 20 per valutare; dopo 20 dicono 30; dopo 30 dicono 40 e da lì a poco ti ritrovi con la stagione che volge al termine. Sono tutte str***ate", ha commentato lapidario l'allenatore di New York, che contro i Bucks ha quindi voluto mandare un messaggio netto e inequivocabile ai suoi titolari. Anche perché a Gotham City stampa e tifosi di pazienza ne hanno ancora meno del loro allenatore e le 4 sconfitte interne nelle 6 gare disputate al Madison Square Garden hanno lasciato un gusto amaro in città: "Non mi so proprio spiegare il nostro rendimento casalingo", ammette sconsolato anche un veterano come Derrick Rose, anche nella notte uno dei migliori dei suoi, con 22 punti, 7 assist e un ottimo 6/8 da tre. Bisogna capirlo in fretta, se New York vuole continuare a recitare da protagonista a Est.