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Coronavirus, focolaio Covid negli Charlotte Hornets: in quattro nel protocollo

CORONAVIRUS
©Getty

Gli Charlotte Hornets hanno annunciato che LaMelo Ball, Terry Rozier, Jaden McDaniels e Mason Plumlee sono entrati nel protocollo anti-Covid, il primo focolaio esteso di questa stagione NBA. Tutta la squadra e lo staff è stato mandato in isolamento per prevenire ulteriori contagi: per poter scendere in campo domenica sera ad Atlanta sono stati richiamati tre giocatori dalla G-League

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Gli Charlotte Hornets sono la prima squadra di questa stagione NBA a dover fare i conti con un possibile focolaio di Covid-19 all’interno della propria squadra. Ben quattro giocatori — LaMelo Ball, Terry Rozier, Jaden McDaniels e Mason Plumlee — sono entrati nel protocollo Salute e Sicurezza della lega, e i primi due in particolare potrebbero essere positivi al Covid-19. La franchigia ha deciso di rimandare a casa tutti i giocatori e i membri dello staff per evitare ulteriori contagi, in attesa di capire la situazione in vista della partita nella notte tra domenica e lunedì contro gli Atlanta Hawks. Al momento Charlotte ha a disposizione più degli otto giocatori richiesti per poter scendere in campo in una partita NBA, ma ha richiamato anche tre giovani (James Bouknight, Vernon Carey Jr. e Kai Jones) dalla G-League per allungare la rotazione a disposizione di coach Borrego. Oltre alla trasferta di Atlanta, gli Hornets — attualmente settimi nella Eastern Conference con un record di 13-11 — dovranno giocare anche contro Philadelphia in casa (due volte in fila) e Sacramento (nella notte tra venerdì e sabato). Se non avranno due tamponi negativi nello spazio di 24 ore è possibile che dovranno affrontarle senza Ball e Rozier, la coppia di guardie titolari, che se positivi al Covid-19 dovranno rimanere in isolamento almeno 10 giorni senza alcuna attività fisica e poi superare una serie di test prima di tornare a disposizione.

La situazione della NBA con il Covid-19

La NBA ha annunciato che oltre il 97% dei suoi giocatori è attualmente vaccinato, ma sta anche spingendo affinché tutti ricevano anche il "booster" (la cosiddetta terza dose, anche se molti hanno usato il vaccino Johnson & Johnson che prevede una sola dose) per poter fortificare ulteriormente la protezione dal Covid-19. Dall’inizio della stagione sono più di 20 i giocatori entrati nel protocollo salute e sicurezza, quasi sempre per un caso di positività, con alcuni giocatori (come nel caso di Joel Embiid) rimasti fuori per circa tre settimane. Lo scorso anno furono 30 le partite rimandate per motivi legate al Covid, anche se nessuna è stata del tutto cancellata: quest’anno non c’è ancora stato bisogno di apportare alcuna modifica al calendario.