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NBA, LeBron James duro dopo il ko con i Clippers: "La nostra difesa è stata uno schifo"

LE PAROLE
©Getty

Con LeBron James schierato in emergenza da centro, i Lakers sono andati in enorme sofferenza a protezione del ferro, perdendo poi il derby con i Clippers: "Siamo stati terribili in difesa", sottolinea il n°6 gialloviola, tornato in extremis in campo dopo giorni di isolamento. "In passato ha funzionato, stavolte le cose non sono andate per il meglio", si giustifica invece coach Vogel

Non manca mai l’occasione per James, anche durante le interviste a fine partita, di “regalare” titoli ai giornalisti in questa stagione in altalena dei Lakers - in cui a una vittoria fa seguito quasi sempre un passo falso. L’ultimo arrivato contro i Clippers in un match perso nel finale ha visto i gialloviola andare in affanno soprattutto negli spezzoni di gara in cui coach Vogel ha schierato LeBron (recuperato in extremis dopo giorni di isolamento a causa di un tampone risultato positivo) nella posizione di centro: “La nostra difesa è stata uno schifo in quei frangenti di gara”, sottolinea il n°6 dei Lakers, aggiungendo poi però che in realtà le cose potrebbero iniziare a funzionare non appena i compagni riusciranno ad abituarsi al suo modo di comunicare alle loro spalle. Con il solo Dwight Howard a roster, i Lakers hanno provato anche questa mossa per sorprendere l’altra squadra di Los Angeles, non riuscendo però nell’intento. La spiegazione data da coach Vogel del mancato risultato è più banale (e forse non troppo distante dalla verità): “La difesa con LeBron da centro ha funzionato bene in passato, questa volta invece le cose non sono andate per il meglio”. Una serata storta? Meglio dire 45 giorni complicati, che i Lakers non riescono a lasciarsi alle spalle.

La cosa che più manca a LeBron in questo momento però è la continuità, in una regular season in cui ancora non è riuscito a giocare quattro match consecutivi: “È stato un avvio in salita, avevo trovato ritmo una volta rientrato dall’infortunio e mi sono dovuto fermare di nuovo a causa del tampone positivo. Guardando ai prossimi mesi, non posso che sperare che le cose migliorino e vadano per il meglio”. La questione COVID infatti è l’altro grande argomento affrontato in conferenza stampa: “Gli ultimi giorni sono stati frustranti, confusi, in cui mi sono arrabbiato parecchio. Non ho potuto fare altro che starmene seduto in isolamento da lunedì sera in poi, in attesa di capire cosa potessi fare. Questa mattina a poche ore dalla palla a due del derby sono tornato a toccare di nuovo un pallone da basket, a quasi una settimana di distanza dalla sfida contro Detroit. “Tutta la situazione però è stata gestita molto male”, chiosa provando a lasciarsi alle spalle tamponi positivi, sconfitte e difese che non funzionano.

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