
NBA, i risultati della notte: Golden State ferma Phoenix, il derby di L.A. è dei Clippers
Golden State interrompe la striscia di 18 successi in fila di Phoenix, dominando il match e riprendendosi il primo posto a Ovest. I Lakers, nonostante i 50 punti combinati dal duo James&Davis, perdono in volata il derby contro i Clippers, Durant segna 30 punti e il canestro decisivo per battere Minnesota. Philadelphia passa ad Atlanta (18 punti di Gallinari), Utah batte Boston nonostante i 37 punti di Tatum. Miami senza All-Star vince a Indianapolis. Dallas crolla contro New Orleans, vincono Cleveland e Houston

WASHINGTON WIZARDS-CLEVELAND CAVALIERS 101-116 | Non si ferma la corsa playoff dei Cavs, giunti al quarto successo consecutivo da quando è rientrato sul parquet Evan Mobley - vero ago della bilancia e fattore determinante per la franchigia dell’Ohio (anche quando segna soltanto 6 punti con 3/12 al tiro). Agli ospiti basta il parziale da 31-17 arrivato nel secondo quarto per sbarazzarsi degli Wizards che in una modesta serata del quintetto titolare non vanno oltre i 14 punti di Bradley Beal e i 12 di Kyle Kuzma
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Il protagonista in casa Cavaliers è Darius Garland, autore di 32 punti con 11/17 al tiro, 5/6 dall’arco, 8 rimbalzi e 10 assist - cifre che a alla sua età a Cleveland soltanto LeBron James e Kyrie Irving sono riusciti a mettere a referto nella storia della franchigia. Determinante anche il contributo di Jarrett Allen, come sempre efficace con il suo 13/17 al tiro per 28 punti e 13 rimbalzi, mentre sono 15 quelli realizzati da Lauri Markkanen che aggiunge anche quattro canestri pesanti della lunga distanza. I Cavs al momento sono sesti e meritatamente ai playoff
VIDEO | GUARDA I 32 PUNTI DI DARIUS GARLAND
INDIANA PACERS-MIAMI HEAT 104-113 | Reduci da due sconfitte e senza quattro giocatori fondamentali (tra cui Butler e Adebayo), gli Heat si affidano a Kyle Lowry e soprattutto al tiro da tre punti - 16/34 di squadra dall’arco - per battere Indiana e riprendere al meglio il cammino playoff, in un finale in cui Miami ha toccato anche le 20 lunghezze di margine. Alla sirena finale sono 26 punti per l’ex Raptors e 24 quelli realizzati da Tyler Herro, ai Pacers invece non bastano i 27 di un ispirato Caris LeVert con Sabonis sesto uomo dalla panchina
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
ATLANTA HAWKS-PHILADELPHIA 76ERS 96-98 | Joel Embiid segna il jumper decisivo a 42 secondi dalla sirena per regalare ai Sixers il primo e decisivo vantaggio della ripresa nel match che permette a Philadelphia di beffare Atlanta (che con Danilo Gallinari sbaglia il potenziale canestro della vittoria dall’arco). Fondamentale il 20-9 di parziale degli ultimi 9 minuti, con gli Hawks crollati e incapaci di muovere la retina e gli ospiti aggrappati ai 28 punti e 12 rimbalzi di Embiid che guida un quintetto tutto in doppia cifra (18 punti Seth Curry, 13 Georges Niang)
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
In una serata complicata al tiro per Atlanta che ritrova coach McMillan - rientrato dopo aver affrontato il protocollo COVID - Trae Young interrompe la sua striscia di cinque partite da 30 punti e 10 assist, segnando “soltanto" 25 con un modesto 8/22 dal campo. Chi invece sorride nonostante il ko è Danilo Gallinari, autore della sua miglior prestazione a livello realizzativo in stagione: 18 punti in 28 minuti con 5/12 dal campo, un paio di triple a bersaglio, 8 rimbalzi e 3 assist - con lui sul parquet +11 di +/-, peccato per l'errore finale
VIDEO | GUARDA I 18 PUNTI DI DANILO GALLINARI
HOUSTON ROCKETS-ORLANDO MAGIC 118-116 | Eric Gordon firma 24 punti e il canestro decisivo a 1.6 secondi dalla sirena per regalare ai Rockets il quinto successo in fila e lasciarsi definitivamente alle spalle i 15 ko consecutivi. Per i texani ci sono anche 20 punti e 14 rimbalzi di Christian Wood, 16 di Garrison Mathews e 15 con 7 rimbalzi di Jae’Sean Tate. Agli ospiti invece non basta mandare tutto il quintetto in doppia cifra, guidato dai 26 punti e 7 assist di Cole Anthony e i 18 in uscita dalla panchina di Terrence Ross
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
BROOKLYN NETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 110-105 | I Nets si confermano la miglior squadra della Eastern Conference battendo in volata i T’Wolves grazie al jumper mandato a segno a 11 secondi dalla sirena da Kevin Durant, letale anche dalla lunetta (12/13 a cronometro fermo) e abile ad approfittare dell’assenza dell’infortunato Karl-Anthony Towns - alle prese con i problemi alla schiena dopo la terribile caduta contro Washington. Agli ospiti non bastano i 21 punti e 11 assist di D’Angelo Russell e i 19 a testa realizzati da Reid e Edwards
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Brooklyn invece si gode la sesta vittoria nelle ultime sette sfide arrivata grazie ai 30 punti, 10 rimbalzi e 6 assist del “giocatore del mese” Kevin Durant, a cui si aggiungono i 23 realizzati da Patty Mills (4/9 dall’arco), mentre James Harden gioca una partita da simil-tripla doppia, tirando meno del solito (4/11 alla sirena finale, senza bersagli dal perimetro) e raccogliendo 20 punti, 9 assist e 7 rimbalzi con ben 15 viaggi in lunetta. I Nets arrivano così con un successo alla decisiva partita con i Bulls
VIDEO | GUARDA I 30 PUNTI DI KEVIN DURANT
DALLAS MAVERICKS-NEW ORLEANS PELICANS 91-107 | Brandon Ingram segna 24 punti, ritocca al rialzo il suo massimo in carriera per assist (12) e guida New Orleans nella vittoria del riscatto - 48 ore dopo la sconfitta da 32 punti incassata proprio contro Dallas. Troppo brutti per essere veri i Mavericks del 2° tempo, che concedono 63 punti agli avversari e non vanno oltre i 21 realizzati da Luka Doncic, che aggiunge 10 rimbalzi, ma tira 7/20 e perde 7 pesanti palloni che alimentano il decisivo parziale Pelicans nella ripresa
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
UTAH JAZZ-BOSTON CELTICS 137-130 | Jazz e Celtics danno vita a una partita intensissima e ad alto punteggio, con 12 parità e 20 avvicendamenti alla guida della gara. A spuntarla sono i padroni di casa, che sopperiscono alle 19 palle perse di squadra con il loro massimo stagionale per triple segnate (27 con il 53% al tiro) e si aggrappano a tre canestri in fila di Donovan Mitchell per mettere definitivamente la testa avanti nel finale di gara
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Il leader dei Jazz ha chiuso con 34 punti e 6 assist, firmando le giocate decisive della gara per salire a +7 a meno di due minuti dalla fine — lo scarto con cui si è poi conclusa la partita. Insieme a lui ci sono i 29 punti con 7 assist di Mike Conley e i 18+12 di Rudy Gobert, con i Jazz che erano partiti meglio (9 triple nel solo primo quarto, ritrovando Royce O’Neale in quintetto) toccando anche il +14 nel corso del primo tempo, salvo farsi riprendere dagli ospiti
VIDEO | GUARDA I 34 PUNTI DI DONOVAN MITCHELL
Ai Celtics, privi di Jaylen Brown ancora alle prese con un fastidio al bicipite femorale, non bastano i 37 punti di un eccellente Jayson Tatum (anche 6 rimbalzi e 5 assist, pur tirando 2/11 da tre), i 26 di Dennis Schröder e i 21 con 6 rimbalzi e 9 assist di Al Horford, a cui si aggiungono i 15 di Marcus Smart. I biancoverdi sono però andati sotto a rimbalzo (44-30) e hanno pagato a caro prezzo la super serata al tiro degli avversari, capaci di realizzare il loro massimo stagionale sia nel primo quarto (38 punti) che nel terzo (41)
VIDEO | GUARDA I 37 PUNTI DI JAYSON TATUM
LOS ANGELES LAKERS-L.A. CLIPPERS 115-119 | I Clippers fanno gara di testa per 48 minuti, pur andando al massimo a +12 e concedendo tre volte di tornare in parità. Alla fine a decidere la partita in un finale tirato sono gli errori dei Lakers (che per due volte hanno avuto i liberi del sorpasso nelle mani di Anthony Davis) e soprattutto la precisione di Luke Kennard, autore di due triple decisive negli ultimi 72 secondi di partita, a cui ha fatto seguito quella di Marcus Morris a 7.6 secondi dalla fine per chiudere definitivamente i conti
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Sono proprio Kennard (17 dei suoi 19 punti nel solo secondo tempo) e Morris (21 con 6/9 da tre) i due miglior realizzatori dei Clippers insieme ai 19 con 8 rimbalzi e 9 assist di Paul George e i 16 con 8 assist di Reggie Jackson, sfruttando alla grande il 45.7% di squadra dall’arco per vincere il derby e sorpassare i "cugini" gialloviola in classifica, prendendosi il sesto posto solitario a Ovest e interrompendo la striscia di tre sconfitte in fila

Niente da fare per i Lakers, a cui non sono serviti i 27 punti con 10 rimbalzi di Anthony Davis, i 23+11 di LeBron James alla prima gara dopo la falsa positività al Covid-19 (9/23 al tiro di cui 2/8 da tre) e i 20 punti tutti nella ripresa di Malik Monk, mentre Westbrook si è fermato a 10 punti con 9 assist in 36 minuti di gioco. Neanche l’inserimento di Dwight Howard in quintetto è servito a cambiare le sorti della squadra di coach Vogel, che ha utilizzato una rotazione ridotta lasciando in panchina Avery Bradley e DeAndre Jordan

GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 118-96 | Bastano e avanzano agli Warriors i 23 punti di Steph Curry con 6/11 dall’arco per sbarazzarsi dei Suns, interrompere la striscia da record di 18 successi di Phoenix e riprendersi il primo posto a Ovest. Una vittoria arrivata soprattutto grazie alla difesa, oltre che ai 19 punti a testa realizzati da Andrew Wiggins e Gary Payton II - letale con il suo 7/9 al tiro - mentre sono 17 i punti realizzati da Juan Toscano-Anderson; che firma la giocata simbolo del match con una super schiacciata sulla testa di McGee
VIDEO | GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Phoenix invece, ancora senza l’infortunato Devin Booker, non va oltre i 23 punti di Deandre Ayton (con 7/16 al tiro) e i 12 con 8 assist di un opaco Chris Paul - arrivato anche un po’ stanco all’ennesima partita di un primo mese e mezzo al limite della perfezione per i Suns. Preoccupano poi le condizioni di Mikal Bridges - costretto a uscire nel primo tempo per un infortunio alla mano destra, poi fortunatamente rivelatosi meno grave del previsto (tanto da farlo tornare sul parquet). Nelle prossime ore prima della gara con gli Spurs si capirà l’entità del problema