NBA, le voci su coach Vogel, l'intesa con Westbrook: LeBron James non nasconde le sue idee
NBANon è un momento facile per i Lakers: mediocri in classifica (12 vinte, 12 perse), reduci da una sconfitta nel derby contro i Clippers, a L.A. si fanno sempre più insistenti le voci di chi vorrebbe dei cambiamenti. E allora LeBron James non si nasconde, dicendo la sua sulle responsabilità di Frank Vogel e sullo stato della sua intesa con Russell Westbrook
I Lakers continuano a far fatica, hanno un record appena in parità (12 vinte e 12 perse) e dopo aver perso il derby contro i Clippers attendono ora un'altra sfida classica, quella contro i rivali di sempre di Boston. Le voci attorno a Frank Vogel - per la prima volta riportate da Marc Stein - che vorrebbero l'allenatore di L.A. a rischio licenziamento continuano ad agitare l'ambiente gialloviola e forse per questo è voluto intervenire sulla questione in prima persona LeBron James. "Le critiche fanno parte del nostro mestiere, e anche del suo. Ma Frank [Vogel] ha una grande forza mentale e sta a noi, come suoi giocatori, fare meglio in campo". Parole confermate dallo stesso allenatore, che ha negato di sentire una particolare pressione sulle sue spalle: "Ci sono abituato. Le critiche agli allenatori fanno parte del nostro lavoro, e io faccio il capo allenatore da 10 anni. Ho visto e sentito di tutto". Figurarsi quello che ha visto e sentito LeBron James: "Siamo una squadra e un'organizzazione che non si fa influenzare troppo da quello che dice la gente in giro, perché a Los Angeles è sempre così", insiste il n°6 gialloviola.
L'intesa con Westbrook? La risposta di LeBron è sibillina
Un ambiente e una città che conosce benissimo anche Russell Westbrook, l'altro grande imputato di casa Lakers. "Non abbiamo ancora giocato abbastanza partite assieme per poter dire come funziona la nostra intesa. Abbiamo bisogno di più minuti in campo assieme per capire cosa possiamo fare meglio, per esprimerci al massimo ma soprattutto per far rendere la squadra al meglio. Quello che mi piace - ha però evidenziato James - è ciò che riusciamo a fare in transizione: la nostra capacità di vedere il campo, di trovarci sul parquet e di coinvolgere i nostri compagni fin qui mi ha soddisfatto: c'è parecchio dinamismo quando siamo in campo assieme". Anche se, ammette LeBron, il n°6 non è certo ancora al meglio fisicamente (dopo aver saltato esattamente la metà delle 24 gare disputate fin qui dai Lakers): "Dal punto di vista fisico mi sento appena decentemente: devo ancora tornare al mio consueto livello". Non c'è troppo tempo da pardere perché, come conferma Vogel, "nessuno in squadra è contento di dove siamo in classifica al momento: ci dev'essere un senso di urgenza più pressante, e ci dev'essere ogni volta che scendiamo in campo, perché è così che giocano i veri campioni. Non sempre è stato così - ha concluso Vogel - ma ultimamente ho visto dei miglioramenti". Da confermare già nella notte nella sfida contro i Celtics, l'ultima in casa prima di 5 trasferte nelle successive 6 gare.