NBA, LeBron James: "Il segreto della vittoria dei Lakers? Ho dormito 12 ore"
LE PAROLEIl campione n°6 dei Lakers, reduce da un’altra serata da record e dal successo Lakers contro i Magic, ha spiegato in conferenza stampa come faccia a 37 anni a essere determinante ogni volta che scende in campo - il riposo: “La scorsa notte ho dormito da mezzanotte fino alle 8 di mattina. Mi sono alzato, ho fatto colazione e sono tornato a letto dalle 8.30 alle 12.30”. Semplice, no?
Battere record di longevità per il n°6 dei Lakers non è più una novità, anzi: LeBron James continua a incantare e a essere decisivo sul parquet anche alla soglia dei 37 anni da compiere tra pochi giorni (il prossimo 30 dicembre) e a trascinare i gialloviola con le sue prestazioni di assoluto livello. Con la tripla doppia da 30 punti messa a referto nel successo contro Orlando, ha superato Kobe Bryant diventando il giocatore più anziano in tripla doppia con così tanti punti realizzati. Come si può fare la differenza in questo modo? Oltre la genetica, il talento e la predisposizione, è lo stesso James a indicare la chiave e il segreto che gli permettere di essere così decisivo ogni volta che scende sul parquet: “La scorsa notte ho dormito da mezzanotte fino alle 8 di mattina. Mi sono alzato, ho fatto colazione e sono tornato a letto dalle 8.30 alle 12.30”. Dodici ore di sonno filate: non c’è modo migliore per ricaricare le batterie, ritrovare energia in una stagione estenuante come quella NBA che non lascia mai spazio per rifiatare a nessuno. Non illudetevi però: anche dormendo così a lungo da domani, difficilmente riuscirete a diventare determinanti e longevi come James. C’è anche molto altro oltre al riposo.
Da buon padre di famiglia, il n°6 dei Lakers ha aggiunto poi una chiosa al discorso, approfittando così per l’ennesima volta dei riflettori puntati su di lui per dare spazio anche alle prodezze di Bronny James - suo figlio che sta crescendo (e impressionando) a Sierra Canyon. LeBron, approfittando dell’ennesima ottima prestazione di un talento che spera un giorno possa raggiungerlo in NBA, ha spiegato: “È lui la mia fonte di ispirazione”. L’obiettivo, neanche tanto nascosto, è quello di scendere un giorno sul parquet insieme a lui - chissà se James riuscirà a compiere anche questa impresa.