NBA, Steve Nash: "Il minutaggio di Kevin Durant non è sicuro, né sostenibile"
le paroleIl n°7 di Brooklyn è il quarto giocatore più utilizzato dell’intera NBA in questi primi due mesi e sta trascinando i Nets al primo posto a Est: un risultato che a New York potrebbero pagare a caro prezzo - parola di Steve Nash, preoccupato dal suo eccessivo utilizzo: “Dobbiamo trovare il modo di fargli tirare il fiato, lo stiamo caricando troppo in questa fase di stagione”
Steve Nash è preoccupato, seriamente, per le condizioni fisiche di Kevin Durant. L’All-Star n°7 di Brooklyn sta bene, è in splendida forma e sta giocando da MVP: il problema però è l’eccessivo utilizzo a cui l’allenatore di Brooklyn è stato costretto a ricorrere negli ultimi due mesi - a causa di un roster ridotto prima dagli infortuni, poi dalle assenze e ora dal COVID. Il risultato è che Durant continuerà, almeno nel breve termine, a restare a lungo sul parquet: “È un argomento di dibattito importante, stiamo caricando troppo la squadra sulle sue spalle in questa fase di stagione. So bene che lui si diverte a giocare, che è in grado di trascinare i compagni al successo, che le responsabilità non gli pesano: è incredibile sotto questo punto di vista. Ma al tempo stesso non è sicuro, né sostenibile per il suo fisico. Dobbiamo fare delle considerazioni e capire come farlo rifiatare”.
Durant sta giocando quasi 37 minuti di media in questa regular season - il quarto giocatore più impiegato dell’intera NBA alle spalle dei soli Fred VanVleet e OG Anunoby dei Raptors e, come sempre, a LeBron James (anche se il dato della star dei Lakers è viziato dalle numerose assenze dovute agli infortuni). Considerando l’infortunio che lo ha tenuto fuori un anno intero - e non solo quello - appare quantomeno avventato costringere KD a giocare il maggior numero di minuti in media dei suoi ultimi otto anni (quando a OKC chiuse con 38.5 minuti e oltre 32 punti di media, vincendo il titolo di MVP). A 33 anni è arrivato anche a giocare 48 minuti contro i Raptors nella vittoria all’overtime conquistata grazie alla sua tripla doppia, ma il primo posto a Est dei Nets dopo due mesi di regular season sta costando davvero caro in termini di energie spese. In 26 partite giocate Durant ha superato i 40 minuti d’impiego in cinque occasioni - un utilizzo più da playoff che da inizio regular season: “Faccio solo quello che mi viene richiesto: voglio giocare e vincere, tutto parte dalla mia volontà di impormi sul parquet. Sono disposto a fare tutto ciò che serve per farcela”. Eventualmente anche gli straordinari in campo, sperando di non risentirne troppo nel corso dell’anno.