
NBA, risultati della notte: Lakers travolti dai T’Wolves, Warriors passano a Boston
I Lakers vengono spazzati via da Towns e dai T'Wolves, perdendo anche Anthony Davis per un infortunio al ginocchio. Golden State continua a vincere passando anche a Boston con 30 punti di Steph Curry, San Antonio sorprende Utah e interrompe la loro striscia di 8 successi in fila. Atlanta perde in casa con Denver (8 punti per Gallinari), Portland torna a vincere con 43 punti di Damian Lillard. Successi per New Orleans, Miami e Memphis

BOSTON CELTICS-GOLDEN STATE WARRIORS 107-111 | Golden State interrompe una striscia di cinque sconfitte consecutive contro i Celtics vincendo la terza gara su quattro del suo giro a Est — regalando a Steve Kerr la vittoria numero 400 in carriera, in sole 576 partite allenate. Dopo aver toccato il +20 nel secondo quarto, gli Warriors hanno visto dissolversi tutto il vantaggio fino a concedere ai Celtics il sorpasso, rispondendo però con un nuovo +10 e controllando il finale
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A fare la differenza, col senno di poi, è stato un fallo commesso da Marcus Smart su un tentativo sulla sirena del secondo quarto di Steph Curry da oltre metà campo, portando coach Ime Udoka a un fallo tecnico: quei quattro punti alla fine sono stati lo scarto finale, con Curry che ha aggiunto altre 5 triple al suo bottino (le prime due con i primi due tiri della partita) chiudendo con 30 punti, 5 rimbalzi e 4 assist pur uscendo per falli, seguito dai 27 di Andrew Wiggins
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Senza cinque giocatori fuori per protocollo anti-Covid, coach Udoka ha allungato la sua rotazione a dieci uomini, mandandone cinque in doppia cifra tra cui Jayson Tatum con 27, 8 rimbalzi e 6 assist (seppur con 3/10 da tre), Jaylen Brown con 20 e Marcus Smart con 19, oltre a Josh Richardson con 15 e Aaron Nesmith con 11. Golden State non manderà a Toronto buona parte dei suoi titolari a partire da Curry, Green e Wiggins, già rimandati sulla Baia per i prossimi impegni interni

UTAH JAZZ-SAN ANTONIO SPURS 126-128 | Sopra di 14 lunghezze all’intervallo, sembrava tutto apparecchiato per un’altra comoda vittoria dei Jazz; invece la squadra di coach Snyder per una volta si è distratta, concedendo agli Spurs di tornare in partita e di vincere con un canestro di Lonnie Walker a 15 secondi dalla fine, interrompendo così la loro striscia di 8 successi in fila. Gli sforzi di Donovan Mitchell (miglior realizzatore con 27 punti) non sono bastati, con l’All-Star che ha fallito per due volte il canestro del sorpasso nei secondi finali
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Sono addirittura sette i giocatori in doppia cifra per gli Spurs, guidati dalla quinta tripla doppia stagionale di Dejounte Murray (16 punti, 11 rimbalzi e 11 assist) e altri due compagni sopra quota 20, con i 24 di Keldon Johnson e i 22 di Derrick White a cui si aggiungono i 19 di Lonnie Walker. Merito soprattuto di un terzo quarto in cui i texani hanno tirato 15/23 dal campo per 41 punti complessivi, rimanendo in lotta per l’ultimo posto per il torneo play-in con Sacramento e Portland
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ATLANTA HAWKS-DENVER NUGGETS 115-133 | Gli Hawks continuano a veleggiare nella mediocrità perdendo la sesta partita consecutiva in casa contro i Nuggets, in controllo totale del match dalla metà del secondo quarto in poi grazie a una frazione da 43 punti. A guidare gli ospiti al loro massimo stagionale non è solamente Nikola Jokic (20 punti, 10 rimbalzi e 7 assist) o Jeff Green con 20, ma i 21 di Monte Morris e soprattutto il massimo in stagione da 24 del rookie Bones Hyland, autore di 8 canestri su 11 tentativi
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Dopo aver vinto le ultime cinque gare in trasferta, il campo di Atlanta si conferma stregato per gli Hawks, a cui non sono servite le doppie doppie da 34 punti con 10 assist di Trae Young, da 20+10 di John Collins e da 15+11 di Clint Capela per evitare la pesante sconfitta, concedendo agli avversari di veleggiare con il 58% al tiro e il 45% da tre punti (17/38). L’unica nota lieta è il debutto stagionale di Onyeka Okongwu, autore di 10 punti in poco meno di 14 minuti di gioco
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Okongwu è l’unica riserva a fare meglio di Danilo Gallinari, che realizza la maggior parte dei suoi 8 punti dalla lunetta (5/6) complice una serata storta al tiro da 1/7 (di cui 1/3 da tre) in 21 minuti e mezzo di gioco. Il suo -19 di plus-minus è meglio solamente del -20 di Cam Reddish, complici anche i 51 punti realizzati dalla panchina degli avversari — che hanno ritrovato anche Austin Rivers uscito dal protocollo Covid
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NEW ORLEANS PELICANS-MILWAUKEE BUCKS 116-112 OT | I Pelicans approfittano delle tante assenze in casa Bucks per battere una delle migliori squadre della NBA, aggrappandosi di nuovo all’Eroe di OKC Devonte’ Graham. Il playmaker ha chiuso infatti con 26 punti frutto di 8 triple a segno, realizzando anche i due tiri liberi decisivi nel supplementare. Insieme a lui ci sono i 24 punti di Jonas Valanciunas, i 22 di Brandon Ingram e i 17 del rookie Herb Jones, superando con difficoltà la difesa a zona dei Bucks
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Senza Antetokounmpo e Middleton, a caricarsi la squadra sulle spalle è stato il miglior Jrue Holiday della carriera, autore di 40 punti con 18/36 al tiro (seppur 1/8 da tre) in 44 minuti di gioco contro la sua ex squadra. Ad accompagnarlo ci sono i 25 punti di Grayson Allen e i 14 con 13 rimbalzi di Jordan Nwora, partito in quintetto insieme a Pat Connaughton e DeMarcus Cousins (entrambi a quota 9). Il fallo flagrant di Nwora su una tripla di Ingram si è rivelato poi il punto di svolta del supplementare

ORLANDO MAGIC-MIAMI HEAT 105-115 | Il Derby della Florida e delle assenze va agli Heat, che si affidano ancora una volta ai loro comprimari per compensare le mancanze di Butler, Adebayo e Herro. A farla da padrone è il tiro da tre punti, con la squadra di coach Spoelstra capace di segnarne altre 19 salendo a quota 91 in 5 partite — nuovo record nella storia della franchigia. Abbastanza per battere i Magic, privi non solo di cinque giocatori per protocollo anti-Covid ma anche di altri sei per infortunio
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A rendere inutili i 27 punti del rookie Franz Wagner è stata la grande serata di Max Strus e Gabe Vincent. Il primo ha realizzato il suo massimo in carriera da 32 punti segnando 8 delle 11 triple tentate, mentre il secondo — già decisivo a Philadelphia — ha ritoccato ulteriormente il suo massimo in carriera con 27 punti a referto, imbeccato dai 15 assist di Kyle Lowry e accompagnati dai 28 punti della coppia Dedmon-Tucker

SACRAMENTO KINGS-MEMPHIS GRIZZLIES 105-124 | Successo in rimonta per i Grizzlies, che dopo essere stati sotto anche di 15 lunghezze a metà secondo quarto si danno una mossa e vincono i successivi 20 minuti per 68-27, conquistando la sesta vittoria in fila in trasferta. Ai 24 punti di Desmond Bane, i 23 di Dillon Brooks e i 21 di Jaren Jackson Jr. si aggiungono i 19 dalla panchina di De’Anthony Melton, mentre i Kings — falcidiati dalle assenze — mandano tutto il quintetto in doppia cifra con 21+10 di Haliburton
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-CHARLOTTE HORNETS 125-116 | I Blazers vanno fin dove li porta il loro leader e allora c'è voluta una gran partita di Damian Lillard per interrompere finalmente a 7 la striscia di sconfitte consecutive. Particolarmente calda la mano dei tiratori di coach Billups, con 16 triple già a segno nel primo tempo (81-55 il punteggio) e Ben McLemore capace di chiudere con 6/8 dall'arco e 28 punti. Portland ha chiuso con 21/47 da tre una gara praticamente sempre condotta: 27 i punti di LaMelo Ball al suo ritorno in campo
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In una stagione fin qui complicata, i 43 punti di Damian Lillard contro gli Hornets potrebbe anche essere il segno di una svolta. Il massimo stagionale del n°0 dei Blazers arriva grazie a un primo quarto strepitoso da 17 punti e da una prestazione che lo vede tirare 12/19 dal campo, 6/11 da tre punti e 13/14 dalla lunetta, contribuendo anche al successo dei suoi con 8 assist e 4 rimbalzi
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-LOS ANGELES LAKERS 110-92 | Per la seconda volta su due i Lakers vengono spazzati via dal campo dai T’Wolves, che pur privi di Anthony Edwards (protocollo Covid) non hanno alcun problema a superare i gialloviola, rimanendo in vantaggio dall’inizio alla fine e scollinando sopra i 20 punti di vantaggio nell’ultimo quarto. Il tutto grazie a un dominante Karl-Anthony Towns (28 punti e 10 rimbalzi) insieme ai 17 a testa di D’Angelo Russell e Malik Beasley
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C’è davvero poco da salvare per i Lakers da questa trasferta, nella quale hanno ritrovato Russell Westbrook (liberato dal protocollo Covid) ma in cui hanno tirato col 38% dal campo e il 28% da tre punti, seppur con un LeBron James da 18 punti e 10 rimbalzi. Meglio di lui ha fatto alla fine Isaiah Thomas al suo nuovo debutto in NBA: 19 punti in 22 minuti per il playmaker con 5/12 al tiro (2/6 da tre) e 7/9 ai liberi, con un plus-minus di -1 — il migliore di squadra tra quelli che hanno giocato almeno 20 minuti

La peggior notizia in assoluto per i Lakers è però il modo in cui Anthony Davis è crollato a terra tenendosi il ginocchio sinistro dopo che Jaden McDaniels è crollato sulla sua gamba nel tentativo di difendere contro LeBron James. Davis si è immediatamente tenuto il ginocchio e nel suo tentativo di tornare sulle sue gambe nello spogliatoio si è accasciato a terra in evidente dolore fisico: in attesa di ulteriori esami strumentali a cui si sottoporrà a Chicago, i Lakers l’hanno definita solo come una contusione