
NBA, risultati della notte: perdono tutte le big senza le stelle, Shai condanna i Clippers
Tutte le candidate al titolo escono sconfitte dalle partite della notte, in buona parte per le assenze delle loro stelle. Golden State senza Curry, Green e Wiggins perde a Toronto, e anche Brooklyn senza 9 giocatori per Covid in casa con Orlando. Cleveland batte Milwaukee senza i Big Three e si prende la sesta vittoria consecutiva, Washington sorprende Utah (al completo) con 37 punti di Bradley Beal. Shai Gilgeous Alexander sulla sirena condanna i Clippers, Boston supera New York nonostante il reintegro di Walker

TORONTO RAPTORS-GOLDEN STATE WARRIORS 119-100 | La sfida tra Raptors e la versione B degli Warriors dura meno di un quarto, giusto il tempo di prendere le misure e di veleggiare verso una vittoria senza mai andare sotto nel punteggio per i padroni di casa. Guidati dai 27 punti e 12 assist di Fred VanVleet e dai 21 di Scottie Barnes, i canadesi hanno così vinto la quinta partita nelle ultime sette, diventando la prima squadra a segnare col 50% contro gli Warriors in tutta la stagione
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Senza Curry, Green, Wiggins, Iguodala, Porter e Poole (quest’ultimo nel protocollo anti-Covid), gli Warriors hanno preferito rimandare le loro stelle a casa evitando una possibile esposizione al Covid-19 e una quarantena da passare in Canada. Ad approfittarne è stato il rookie Jonathan Kuminga, che ha chiuso con il suo massimo stagionale da 26 punti tirando 9/15 dal campo e 4/6 da tre, seppur con 1 solo rimbalzo e 6 palle perse. “Con le sue capacità atletiche, non può finire con un solo rimbalzo” ha detto coach Kerr, comunque soddisfatto

BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 93-100 | Non per scelta ma per necessità, anche i Nets hanno dovuto schierare la squadra B (se non C) contro i Magic, peraltro anche loro alle prese con numerose assenze. Senza 10 giocatori nel protocollo Covid (tra cui tutti i Big Three), coach Nash ha chiesto gli straordinari a Patty Mills autore di 23 punti, ma si sono dovuti arrendere davanti ai 20+10 di Robin Lopez, decisivo per interrompere una striscia di 7 sconfitte in fila di Orlando — che ha spezzato la parità a 2:30 dalla fine con un parziale di 7-0
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MILWAUKEE BUCKS-CLEVELAND CAVALIERS 90-119 | Alla seconda serata di un back-to-back, i campioni in carica già privi di Antetokounmpo e Middleton hanno tenuto a riposo anche Jrue Holiday, autore di 40 punti la sera prima nella sconfitta a New Orleans. I Cavaliers ne hanno approfittato per estendere a sei la loro striscia di vittorie, sopravanzando i Bucks al terzo posto a Est grazie ai 23 punti di Cedi Osman e i 22 di Darius Garland, rendendo inutili i 28 di Jordan Nwora
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UTAH JAZZ-WASHINGTON WIZARDS 103-109 | La sconfitta più sorprendente della notte è allora quella interna (già la sesta su 16 partite disputate) degli Utah Jazz contro gli Wizards, che interrompono così una striscia di quattro sconfitte in fila. Ai padroni di casa mancava solamente Mike Conley, tenuto a riposo per gestire il suo fisico, ma hanno patito enormemente la mancanza del playmaker specialmente nel finale di gara
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Donovan Mitchell non è riuscito a farne le veci nonostante i 32 punti con cui ha chiuso la sfida, seguito dai 18 di Bojan Bogdanovic e la doppia doppia da 11+19 di Rudy Gobert (anche 6 stoppate, massimo stagionale). Per i Jazz si tratta della seconda sconfitta in fila dopo aver vinto otto partite consecutive, pagando a caro prezzo le 16 palle perse che sono valse 18 punti agli avversari
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Dopo aver fatto spaventare tutti tenendosi il ginocchio nel terzo quarto a seguito di una brutta caduta, Bradley Beal si è rialzato e ha concluso una delle sue migliori prestazioni stagionali, chiudendo con 37 punti frutto di un ottimo 13/24 al tiro con 9/10 ai liberi. Insieme a lui ci sono i 13 di un Kentavious Caldwell-Pope decisivo con la tripla del +5 a 11.6 secondi dalla fine dopo che Raul Neto (15 punti e 7 rimbalzi) aveva vinto una palla a due con Donovan Mitchell
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OKLAHOMA CITY THUNDER-L.A. CLIPPERS 104-103 | Questa volta l’highlight di serata è tutto di Shai Gilgeous-Alexander. Dopo aver visto il suo incredibile canestro contro New Orleans essere sorpassato dalla folle prodezza di Devonte’ Graham da 18 metri sulla sirena, il leader dei Thunder si è preso la soddisfazione di realizzare il buzzer beater che ha deciso la vittoria dei suoi sugli L.A. Clippers, esultando con quella che ha ribattezzato come la "Lamar Odom Dance" in onore dell’ex giocatore di Clippers e Lakers
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SGA ha segnato il canestro in step back sopra le braccia protese di Nicolas Batum, realizzando gli ultimi tre della sua prova da 18 punti a cui ha aggiunto anche 6 assist, dietro solamente ai 29 di Lu Dort e insieme alla doppia doppia senza punti di Josh Giddey (18 rimbalzi e 10 assist con soli 8 punti). Ai Clippers privi di Marcus Morris (protocollo) oltre che di Paul George non bastano i 27 di Luke Kennard e i 18 di Terance Mann
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BOSTON CELTICS-NEW YORK KNICKS 114-107 | Sopra di 15 all’intervallo, i Celtics vanno vicini a perdere una partita che sarebbe stata drammatica contro un avversario con soli 8 giocatori a disposizione, costringendo addirittura Tom Thibodeau a reintegrare Kemba Walker dopo 10 partite in fila in panchina. Al netto dei 25 punti di Jayson Tatum e dei 23 di Jaylen Brown, a salvare i Celtics sono stati soprattutto i 27 dalla panchina di Josh Richardson, al suo massimo stagionale con 5/7 da tre

I due ex di serata, Walker e Evan Fournier, si sono caricati il grosso delle responsabilità offensive per i Knicks, senza però riuscire a evitare la quinta sconfitta nelle ultime sei. Walker ha chiuso con 29 punti prima di uscire per sei falli, superato solamente dai 32 di Fournier e accompagnato dai 20 punti di Julius Randle, protagonisti nel parziale di 23-5 nel terzo quarto che ha riaperto la partita, ma non abbastanza per conquistare la vittoria
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DETROIT PISTONS-HOUSTON ROCKETS 107-116 | Partita a senso unico in Michigan, con i padroni di casa costretti a inseguire invano per 48 minuti Houston e incapace di evitare la 14^ sconfitta in fila. A condannare i Pistons le palle perse (ben 20) e il 49.5% al tiro concesso a Houston, che chiude con sette giocatori in doppia cifra guidati dai 21 punti di Christian Wood e dai 18 di Eric Gordon. Non bastano a Detroit i 21 punti, 11 assist e 7 rimbalzi di Cade Cunningham
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