
NBA, i risultati della notte: Joel Embiid show contro Boston, vincono Utah e Golden State
Prestazione da trascinatore per Joel Embiid che chiude con 41 punti, 10 rimbalzi e 5 assist nel successo in volata sui Celtics, i 30 punti di Steph Curry e la tripla doppia di Draymond Green invece regalano la vittoria agli Warriors contro i Kings. I Jazz superano anche gli Hornets, i Bulls si sbarazzano senza problemi dei Rockets, i Thunder vendicano la peggior sconfitta NBA all-si sempre e beffano i Grizzlies - rovinando il ritorno in campo di Ja Morant. Tripla doppia di Dejounte Murray e Clippers ko in casa

MEMPHIS GRIZZLIES-OKLAHOMA CITY THUNDER 99-102 | Shai Gilgeous-Alexander segna 23 punti, Josh Giddey ne aggiunge 19 e 11 assist e così i Thunder battono Memphis e rovinano il ritorno in campo dopo 12 partite di Ja Morant - beffati in volata da OKC che “vendica” così la peggior sconfitta all-time della storia NBA (152-79), fissata nell’ultimo incrocio tra le due squadre. Tra i padroni di casa il miglior realizzatore è Desmond Bane con 25 punti, a cui si aggiungono i 19 di Dillon Brooks. Sono 16 con 8 assist e 6/12 dal campo per il già citato Morant
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BOSTON CELTICS-PHILADELPHIA 76ERS 103-108 | Nonostante la rotazione ridotta al minimo e le tante assenze dovute alla quarantena, i Sixers tornano in campo dopo la gara sospesa e riescono a battere in volata i Celtics in un match iniziato con 7 minuti di ritardo a causa di un allarme antincendio rotto che aveva fatto pensare al peggio. Il pubblico di Boston invece è rimasto sugli spalti fino alla fine, a incitare una squadra che le ha provate tutte ma non è riuscita a fare nulla contro la furia del miglior Joel Embiid dell’anno
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Il centro camerunense realizza 17 dei suoi 41 punti nell’ultimo quarto, mandando a bersaglio tre jumper in fila nell’ultimo decisivo minuto di gioco e trovando il fondo della retina con tre liberi nei quattro secondi finali per chiudere i conti. Embiid aggiunge al suo boxscore anche 10 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi e 4 stoppate: cifre che nella storia NBA degli ultimi 50 anni ha messo a referto soltanto Kareem Abdul-Jabbar. È suo il contributo fondamentale dato dal quintetto di Philadelphia (26 punti di Seth Curry, 25 per Tobias Harris)
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Anche Boston dunque deve arrendersi in un match dalla rotazione ridotta, ma con il quintetto titolare regolarmente in campo e trascinato dai 30 punti di Jaylen Brown con 5 rimbalzi e 4 assist, mentre Jayson Tatum è ancora una volta appannato con i suoi 17 punti, 9 rimbalzi e 6 assist, ma con 5/14 dal campo. Sono 15 punti a testa invece per Enes Freedom Kanter e Marcus Smart, uno dei giocatori più chiacchierati in queste settimane di mercato che potrebbe dopo anni lasciare i Celtics
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CHICAGO BULLS-HOUSTON ROCKETS 133-118 | Sei giocatori in doppia cifra guidati dai 26 punti del solito DeMar DeRozan, un’intera gara in vantaggio nel punteggio toccando anche il +25 nel primo tempo e così i Bulls vincono la sesta gara delle ultime otto. Nulla da fare per Houston che si aggrappa invano ai 23 punti e 11 rimbalzi di Christian Wood e ai 16 realizzati da Jae’Sean Tate. A preoccupare in casa Chicago è l’infortunio di Alex Caruso, fermato nel primo quarto da un problema al piede sinistro, rientrato negli spogliatoi e non più tornato in campo
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UTAH JAZZ-CHARLOTTE HORNETS 112-102 | Rudy Gobert chiude con 23 punti (15/16 dalla lunetta) e 21 rimbalzi, Bojan Bogdanovic ne realizza 23 e i Jazz vincono senza grossi problemi contro Charlotte dopo aver iniziato forte (35-16 il parziale nel primo quarto), perso poi per strada 22 lunghezze di margine e concluso poi il match restando sempre avanti nel punteggio. Terza sconfitta in fila in trasferta per gli Hornets che non vanno oltre i 21 punti con 11 assist di LaMelo Ball e con 11 rimbalzi di Miles Bridges, mentre sono 20 con 4/10 dall’arco per Terry Rozier
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GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 113-98 | Video tributo e grande festa per Stephen Curry, tornato in campo per la prima volta al Chase Center da quando ha superato il record di triple segnate complessivamente in carriera in regular season detenuto da Ray Allen: gli Warriors hanno proiettato le immagini dei suoi canestri nel corso del primo quarto, scatenando la standing ovation del pubblico e spingendo Golden State in quello che è il 25° successo stagionale
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Una vittoria figlia neanche a dirlo dei canestri dello stesso n°30 che chiude con le marce altissime e segna 15 punti fondamentali nel solo quarto periodo, in un match per lui complessivamente da 30 con 13/27 al tiro, 4/12 dall’arco, 4 assist e +16 di plus/minus nei 36 minuti trascorsi sul parquet. Chirurgico anche il contributo di Damion Lee da 18 punti e 7/8 dal campo, mentre agli ospiti non basta mandare tutto il quintetto in doppia cifra, con Tyrese Haliburton che chiude con 24 punti e 11 assist (in quintetto al posto di De’Aaaron Fox, fuori causa COVID)

Merita invece un discorso a parte la 31^ tripla doppia in carriera in maglia Warriors di Draymond Green (record di franchigia) - messa a referto in soli tre quarti e chiusa con 16 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, in una serata in cui in panchina per Golden State si è dato da fare anche suo figlio Draymond Jr.; distribuendo asciugamani ai giocatori e andando a caccia delle attenzioni soprattutto di Curry e Thompson, che spesso e volentieri hanno beneficiato dei passaggi di suo padre
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L.A. CLIPPERS-SAN ANTONIO SPURS 92-116 | Ritorno in campo amaro dopo cinque gare saltate causa infortunio per Paul George, autore di 25 punti per i Clippers - inutili ai fini del risultato, in un match in cui la squadra di casa ha sempre inseguito invano, nonostante la doppia doppia da 12+12 di Ivica Zubac e gli 11 punti di Terance Mann. Per la squadra di coach Tyronn Lue è terza sconfitta in fila, scivolati sul 16-15 di record; lo stesso identico di Lakers e Denver con cui sembrano destinati a giocarsi l’ultimo posto utile per evitare il play-in
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A trascinare gli ospiti invece ci pensa la terza tripla doppia nelle ultime cinque partite messa a referto da Dejounte Murray, autore di 24 punti, 12 rimbalzi e 13 assist, a cui si aggiungono i 17 e 11 rimbalzi di Jakob Poeltl e i 16 punti realizzati da Doug McDermott - in un match condotto con merito dei texani dall’inizio alla fine
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