Mercato NBA, Cam Reddish ai Lakers? I gialloviola ci hanno provato: ecco l’offerta
MERCATO NBADopo il passaggio di Cam Reddish ai New York Knicks, The Athletic ha svelato che anche i Los Angeles Lakers (oltre a Indiana, Cleveland e Detroit) avevano provato a prendere il talentuoso esterno offrendo due seconde scelte al Draft. Atlanta però ha sempre tenuto duro chiedendo una prima scelta, arrivata dai Knicks tramite gli Charlotte Hornets
Non era un segreto che gli Atlanta Hawks avrebbero ceduto Cam Reddish entro la deadline del mercato, sia per motivi cestistici (il suo impatto in campo era il peggiore di tutto il roster) che per le richieste dello stesso giocatore (che aveva chiesto di essere ceduto dove avrebbe avuto più spazio per meritarsi il contratto che pensa di poter ottenere). Per tutto il tempo però la dirigenza degli Hawks ha mantenuto ferma la propria volontà di ricevere una prima scelta al Draft, possibilmente vicina alla decima che è stata spesa nel 2019 per selezionare il prodotto di Duke. Negli ultimi mesi ci hanno provato gli Indiana Pacers, i Cleveland Cavaliers e i Detroit Pistons, ma soprattutto — secondo quanto rivelato da The Athletic — anche i Los Angeles Lakers hanno provato il colpaccio mettendo sul piatto due seconde scelte al Draft.
Troppo poco per convincere il GM di Atlanta Travis Schlenk, che ha atteso l’arrivo dei Knicks (ai quali aveva chiesto il rookie Quentin Grimes, senza successo) per ricevere la prima scelta che aspettava, la quale arriverà dagli Charlotte Hornets se questi ultimi sceglieranno tra la 19^ e la 30^ posizione (attualmente sarebbero alla 20, perciò ora come ora la pick finirebbe nelle mani di Atlanta). I Lakers non hanno il controllo sulle proprie prime scelte al Draft fino al 2026, ma avrebbero potuto teoricamente cederne una nel 2027 o nel 2028 se avessero ritenuto meritevole l’investimento per Reddish, che può firmare un’estensione di contratto quest’estate o diventare restricted free agent nel 2023 — un contratto che sarebbe pesato enormemente sui Lakers già in luxury tax, nonostante sia passato nella scorsa estate nella scuderia di Rich Paul e Klutch Sports, notoriamente la stessa agenzia di LeBron James, Anthony Davis e altri giocatori gialloviola.