
NBA, risultati della notte: i Lakers battono i Nets, Clippers rimonta folle da -35
LeBron James con 33 punti guida i Lakers alla vittoria sul campo dei Nets, ritrovando anche Anthony Davis dopo 17 partite di assenza. I Clippers rimontano 35 punti di svantaggio (seconda rimonta più ampia dal 1996) e vincono a Washington, Boston umilia Sacramento rifilandole 53 punti di scarto. Embiid (42 punti) e Jokic (28+21) dominano, tutto facile per Golden State contro Dallas. Successi per Toronto, San Antonio e Minnesota

PHILADELPHIA 76ERS-NEW ORLEANS PELICANS 117-107 | Nonostante le tante assenze in casa Pelicans, i Sixers rimangono sotto nel punteggio per due quarti e mezzo e a 7 minuti dalla fine sono in parità sul 95-95. Da lì in poi però sale in cattedra Joel Embiid, che segna 12 punti nel solo ultimo quarto e spinge i suoi alla dodicesima vittoria nelle ultime quindici, cominciando al meglio una striscia di cinque gare interne consecutive
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Il centro camerunense è in un momento semplicemente magico della sua stagione: per lui alla fine ci sono altri 42 punti con 14 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate in 33 minuti di gioco, campeggiando in lunetta (18/20 ai liberi) e trascinandosi dietro tutti i Sixers. Per Embiid si tratta della 19^ partita disputata consecutivamente, nelle quali ha viaggiato a 33.3 punti di media e Philadelphia ha vinto 13 gare a fronte di 6 sconfitte
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Ad accompagnare lo sforzo di Embiid ci sono i 33 punti e 11 rimbalzi di Tobias Harris, sempre al centro di voci di mercato ma produttivo con 13/19 al tiro e un perfetto 3/3 dalla lunga distanza, sopperendo alle assenze di Seth Curry, Danny Green e Shake Milton alle prese con vari infortuni. Oltre a lui ed Embiid ci sono 13 punti per Furkan Korkmaz e 10 per Tyrese Maxey
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New Orleans è però riuscita a rimanere in partita nonostante le assenze pesanti di quattro titolari come Devonte’ Graham, Josh Hart, Brandon Ingram e Jonas Valanciunas, oltre ovviamente a Zion Williamson sul quale non ci sono novità. A trascinare gli ospiti sono stati i 31 punti di Nickeil Alexander-Walker e i 29 di Willy Hernangomez, meritandosi i complimenti di coach Willie Green: “Non esistono vittorie morali, ma siamo tutti estremamente orgogliosi di quello che ha fatto il nostro gruppo”
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DETROIT PISTONS-DENVER NUGGETS 105-110 | A proposito di centri dominanti: Nikola Jokic continua ad accumulare prestazioni eccellenti alla sua candidatura per il premio di MVP, firmando la quarta doppia doppia da 20+20 in stagione (28 punti e 21 rimbalzi, a cui aggiunge anche 9 assist) per guidare i Nuggets a una vittoria più tirata del previsto contro Detroit, avendo bisogno di quattro tiri liberi di Monte Morris negli ultimi 11.5 secondi per avere ragione dei Pistons
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I Pistons non sono riusciti però ad approfittare delle 25 palle perse avversarie (che sono valse 38 punti) e dei soli 13 punti realizzati dai Nuggets nel quarto periodo, trovando però la miglior prestazione stagionale di Cade Cunningham: 34 punti, 8 rimbalzi e 8 assist per la prima scelta assoluta, meritandosi i complimenti di coach Malone. "Che giocatore. Ha dimostrato ancora quanto diventerà speciale in questa lega. Detroit ha preso una stella"
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TORONTO RAPTORS-CHARLOTTE HORNETS 125-113 | Vittoria wire-to-wire per i Raptors, che non vanno mai sotto nel punteggio e controllano il match agevolmente, nonostante le assenze pesanti di Fred VanVleet e Scottie Barnes. A farne le veci è stato Pascal Siakam partito nominalmente come point guard e autore alla fine di 24 punti con 12 assist (massimo in carriera) mancando la tripla doppia solamente per un rimbalzo
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A guidare i Raptors nel tabellino è stato però Gary Trent Jr. con 32 punti, suo massimo stagionale, tirando 11/21 dal campo di cui 5/10 da tre, a cui si aggiungono i 24 di OG Anunoby. Niente da fare per gli Hornets, a cui non bastano i 25 punti con 7 assist di LaMelo Ball e i 22 di Miles Bridges per sopperire alle assenze di Gordon Hayward e Jalen McDaniels, facendosi avvicinare in classifica dai Raptors
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WASHINGTON WIZARDS-L.A. CLIPPERS 115-116 | Non c’è mai un vantaggio al sicuro se in campo ci sono i Clippers. La partita più folle della notte va in scena nella capitale, dove gli Wizards vanno avanti di 35 lunghezze nel primo tempo ma vengono incredibilmente rimontati e battuti nel quarto periodo. Merito soprattutto di Luke Kennard, autore di 7 punti negli ultimi 9 secondi di partita: prima una tripla per il -3 e poi il gioco da quattro punti per il sorpasso a 1.9 dalla fine, intervallati da un’infrazione di cinque secondi dei padroni di casa
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Si tratta della seconda rimonta più ampia in NBA dal 1996-97 (solo i Jazz nel 1996 fecero di meglio rimontandone 36 ai Nuggets) nonché la terza da oltre 20 punti di svantaggio dei Clippers nel solo mese di gennaio, avendone già ripresi 24 ai Nuggets e ai Sixers. A fine gara sono 25 i punti di Kennard e 29 per Amir Coffey (massimo in carriera), eroi di una serata davvero incredibile tanto per loro quanto per Washington, con Bradley Beal (23 punti) decisamente pensieroso: “Onestamente, cosa stiamo cercando di raggiungere qui? Che squadra vogliamo essere?”
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BOSTON CELTICS-SACRAMENTO KINGS 128-75 | Dominio assoluto dei Celtics, che travolgono Sacramento con 53 punti di scarto. Partita praticamente già in ghiaccio dopo il primo quarto, vinto dai biancoverdi 38-13 (+25), con anche un parziale di 16-0. Il vantaggio dei padroni di casa tocca anche il più 60, grazie anche a un ottimo 20/45 dall’arco (44.4%). Assoluto il dominio a rimbalzo per i Celtics (67 a 45), che centrano la seconda vittoria in fila e si avvicinano alla zona playoff
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Le stelle dei Celtics approfittano dell'arrendevole difesa di Sacramento tirando con ottime percentuali. Jaylen Brown segna 11 dei suoi 19 tiri dal campo, con un ottimo 5/12 da tre per 30 punti totali. Nella sua partita anche 10 rimbalzi in soli 24 minuti sul parquet. Ne cattura addirittura 17 Robert Williams (7 in attacco), che ci mette anche 13 punti e 2 stoppate
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Il miglior marcatore dell'incontro è però Jayson Tatum. Il numero 0, reduce dai 51 punti segnati contro Washington, mette a referto 36 punti tirando 14/23 dal campo e 7/14 dall'arco. Per lui anche 6 assist e 4 rimbalzi. Josh Richardson ne mette 14 con 8 rimbalzi. Per i Kings, privi di DeAaron Fox, l'unico giocatore ad andare in doppia cifra è Buddy Hield, con 11 punti in uscita dalla panchina
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BROOKLYN NETS-LOS ANGELES LAKERS 96-106 | I Lakers ritrovano Anthony Davis e ritrovano la vittoria, mandando a schiacciare il loro lungo di riferimento sul primo possesso della partita per testare le condizioni del ginocchio. Non sono stati però i suoi 8 punti in 25 minuti a fare la differenza nel successo di prestigio dei Lakers sul campo dei Nets, trovando buone serate dalla panchina di Malik Monk (22) e Carmelo Anthony (13) a cui si aggiungono i 15 con 6 rimbalzi e 4 assist di Russell Westbrook
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Non c’è vittoria dei Lakers però senza che LeBron James giochi da LeBron James. Anche a Brooklyn (davanti a molti tifosi dei Lakers, va detto) il Re ha dominato chiudendo con 33 punti, 7 rimbalzi e 6 assist con 14/21 dal campo pur con 2/8 da tre, aggiungendo anche 3 recuperi e 2 stoppate alla sua prestazione a tutto tondo. Dopo una stoppata con schiacciata nel quarto periodo, James è stato travolto da AD esultando durante il timeout — sintomo che quel ginocchio sta proprio bene
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Senza Durant e ovviamente Irving, ai Nets non è servita la tripla doppia da 33 punti, 12 rimbalzi e 11 assist di James Harden per rimanere aggrappati alla partita, tornando al massimo a -2 prima di essere ricacciati indietro dai gialloviola. Finiscono in doppia cifra solo Patty Mills (15 punti) e De’Andre Bembry (12), in una serata offensivamente spenta con il 26% scarso da tre punti e ben 18 palle perse
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HOUSTON ROCKETS-SAN ANTONIO SPURS 104-134 | San Antonio travolge i Rockets con 30 punti di scarto nel derby texano. Partita già indirizzata nel primo quarto, vinto dagli Spurs 34-23. A guidare la squadra di Popovich ci pensano Dejounte Murray e Jakob Poeltl, autori rispettivamente di 19 punti e 10 assist e 18 punti e 9 rimbalzi in tre quarti di gioco (tenuti a riposo negli ultimi 12 minuti). Gli Spurs surclassano gli avversari nella percentuale dal campo, con un clamoroso 57.4% rispetto al misero 41.1% di Houston
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GOLDEN STATE WARRIORS-DALLAS MAVERICKS 130-92 | Doveva essere la supersfida tra Curry e Doncic, ma si è trasformata rapidamente in un massacro in favore degli Warriors. Curry ha comunque finito con 18 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, ma è stato il rookie Jonathan Kuminga a prendersi i riflettori nel quarto periodo chiudendo con 22 punti, a cui si aggiungono i 15 del rientrante Klay Thompson. Niente da fare per Dallas a cui non servono i 25 di Doncic, perdendo Tim Hardaway Jr. per un infortunio al piede
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 107-109 | Blazers e T’Wolves danno vita a una partita combattutissima e risolta solo all’ultimo possesso, con D’Angelo Russell capace di arrivare ad appoggiare al tabellone un tiro stoppato irregolarmente da Anfernee Simons, che ha poi sbagliato il tiro del controsorpasso. Minnesota supera così il totale di vittorie della scorsa stagione (24 contro 23), rendendo inutile la sesta doppia doppia consecutiva di Jusuf Nurkic (20+14)
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Il protagonista del match è però Anthony Edwards, capace di toccare quota 40 punti e 9 rimbalzi con 14/27 al tiro e 5/13 da tre punti in meno di 39 minuti, accompagnato dai 17 con 17 rimbalzi di Karl-Anthony Towns e i 22 di D’Angelo Russell. Ai padroni di casa non sono bastati i 20 punti di Nassir Little, i 17 di Simons e i 15 di CJ McCollum, che aveva pareggiato i conti con una tripla dal palleggio a meno di 10 secondi dalla fine
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