NBA, i risultati della notte: super Joel Embiid batte DeMar DeRozan, vincono Mavs e Bucks
Joel Embiid (40 punti e 10 rimbalzi) è scatenato contro i Bulls - 10-0 il record in carriera contro Chicago - e condanna al ko DeMar DeRozan nonostante i 45 punti segnati. Tripla doppia di Doncic e Dallas supera Atlanta, Milwaukee spazza via i Clippers, Cleveland batte Indiana e avvicina la vetta a Est. Boston vince anche contro Orlando e fa 5 in fila, New Orleans si sbarazza di Houston torna definitivamente in corsa per il play-in. La tripla doppia di Jokic condanna Brooklyn all’ottavo ok in fila
DENVER NUGGETS-BROOKLYN NETS 124-104 | Denver e Brooklyn danno vita a un primo tempo in cui sono nettamente gli attacchi a dominare sulle difese, ma non appena i padroni di casa cominciano anche a difendere emerge l'enorme differenza di profondità tra le due squadre. Il parziale di 31-16 nel terzo quarto apre in due la gara in favore dei padroni di casa, che ritrovano il successo dopo tre sconfitte in fila e si mantengono al sesto posto nella Western Conference
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Merito soprattutto di un Nikola Jokic al limite della perfezione: 27 punti (solo tre errori al tiro con 12/15), 12 rimbalzi e 10 assist per la quattordicesima tripla doppia della sua stagione, chiudendo con +27 di plus-minus nei 29 minuti e 49 secondi in cui ha spiegato pallacanestro. Insieme a lui tutto il quintetto in doppia cifra con 21 per Will Barton e 17 per un ispirato Aaron Gordon
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Niente da fare invece per i Nets, la cui notizia più importante di serata sono state le parole di Steve Nash nel confermare che non scambieranno James Harden prima della deadline: Kyrie Irving fa il suo con 27 punti, 11 assist e diverse giocate da prestigiatore, ma neanche i 20 punti di Cam Thomas e un Blake Griffin da 19 punti e 5 triple (tutte nel primo tempo) può impedire l'ottava sconfitta consecutiva, complice l'assenza di Harden ancora alle prese con un problema al bicipite femorale
CHICAGO BULLS-PHILADELPHIA 76ERS 108-119 | La sfida al vertice della Eastern Conference viene controllata dall’inizio alla fine dai Sixers, concedendo al massimo agli avversari (privi di Zach LaVine oltre che di Lonzo Ball e Alex Caruso) il ritorno a -4 prima di accelerare di nuovo e portare a casa la 32^ vittoria stagionale, riavvicinandosi in classifica proprio ai Bulls che scendono a 33-20 e si fanno superare da Miami, consegnando a Erik Spoelstra la panchina nel prossimo All-Star Game
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L’All-Star dei Sixers conferma il suo momento d’oro firmando un’altra prestazione da 40 punti con 10 rimbalzi, tirando con oltre il 60% dal campo (14/23 con 2/4 dall’arco) e un semi-perfetto 10/11 ai liberi in appena 32 minuti di gioco, confermandosi la bestia nera di Chicago: 10 partite in carriera, 10 vittorie. Ad accompagnarlo ci sono i 23 di un positivo Tobias Harris, i 16 di Tyrese Maxey e i 12 di Seth Curry (pur con 5/15 al giro)
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L’assenza di Thybulle si è sentita soprattutto per la problematica marcatura di DeMar DeRozan, assolutamente incontenibile con 45 punti finali (18/30 al tiro e 9/11 ai liberi) con 9 rimbalzi e 7 assist in 41 minuti di gioco. Philadelphia ha avuto però vita facile nel contenere tutti gli altri: solo Nikola Vucevic (23 punti) e Javonte Green (17) hanno toccato la doppia cifra, in una serata in cui i Bulls hanno tirato 7/26 dalla lunga distanza
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-DETROIT PISTONS 118-105 | I T’Wolves faticano a scrollarsi di dosso i Pistons per tre quarti, poi cambiano marcia in un quarto periodo in cui segnano 35 punti e portano a casa la quarta vittoria consecutiva, tallonando Denver distante una sola vittoria. Il migliore è l’All-Star Karl-Anthony Towns con 24 punti e 12 rimbalzi eseguito dai 22 di D’Angelo Russell e i 20 di Malik Beasley, ai Pistons privi di Cade Cunningham non bastano i 24 con 6 triple di Saddiq Bey
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CLEVELAND CAVALIERS-INDIANA PACERS 98-85 | I Cavs, sempre più squadra da playoff, si prendono la vittoria in rimonta e Caris LeVert nel giro di poche ore. Cleveland, sotto anche di 20 lunghezze in avvio, ribalta il match grazie al 25-3 di parziale che a inizio quarto periodo porta i padroni di casa in vantaggio grazie ai canestri di Cedi Osman (22 punti, 18 dei quali nell’ultima frazione) e i 19 di Kevin Love - entrambi letali in uscita dalla panchina, oltre a un Jarrett Allen da 15 punti e 17 rimbalzi e un super Rondo da 15 punti e 12 assist
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La storia della partita però è segnata poche decine di minuti prima dell’ingresso in campo dei due roster dalla trattativa portata a termine da Indiana e Cleveland, con i Cavaliers che aggiungono alla rotazione anche Caris LeVert (che rimane in Ohio, ma per vestire una maglia diversa) - guardia da 20 punti a partita da poter affiancare a Darius Garland, in cambio della quale la squadra dell’Ohio ha rinunciato al contratto dell’infortunato Rubio oltre che a una scelta al primo giro del Draft 2022 e a due secondo scelte (tra cui quella Rockets sempre del 2022)
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ORLANDO MAGIC-BOSTON CELTICS 83-116 | Quinta vittoria in fila per i Celtics (mai così tante in stagione per Boston finora) che limita i Magic al 35.8% al tiro e a 5/25 dall’arco. In attacco poi ci hanno pensato i 26 punti di Jaylen Brown, i 13 con 11 rimbalzi di Al Horford e i 15 di un impreciso Jayson Tatum da 6/18 dal campo (nel match precedente contro Orlando arrivarono 50 punti). Gli ospiti non vanno oltre i 17 di Jalen Suggs e portano il loro record sullo 0-21 ogni volta che non sono riusciti a mettere a referto 100 punti
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DALLAS MAVERICKS-ATLANTA HAWKS 103-94 | Neanche i problemi di falli limitano un super Luka Doncic che tiene sempre avanti nel punteggio i Mavericks e chiude in tripla doppia - 18 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, la n°45 in carriera - un match vinto che porta Dallas a ridosso degli Utah Jazz e del quarto posto. Merito anche di un positivo Jalen Brunson - 22 punti e 4/5 dall’arco - e di un quintetto tutto in doppia cifra; costretto a fare a meno di Kristaps Porzingis, fuori per la quarta partita in fila per un dolore al ginocchio destro
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Altro passo falso per Atlanta, che rallenta in parte la sua corsa e la risalita verso la zona playoff: non bastano i 22 punti realizzati da John Collins con 18 rimbalzi e i 17 punti con 11 assist di un Trae Young spuntato da 6/19 dal campo e mai a bersaglio dalla lunga distanza. Danilo Gallinari invece è l’unico in doppia cifra in uscita dalla panchina: 11 punti, 4/8 al tiro, 5 rimbalzi e un impatto che non ha cambiato l’inerzia del match
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HOUSTON ROCKETS-NEW ORLEANS PELICANS 107-120 | New Orleans batte un altro colpo, vince la terza gara in fila, condanna al sesto ko consecutivo i Rockets e si prende il 10° posto a Ovest (che vale virtualmente l’accesso al play-in a discapito di Blazers e Kings). Con Eric Gordon fuori a causa di un infortunio al piede - e in attesa di capire quale sarà il suo futuro sul mercato nei prossimi tre giorni - la squadra texana non va oltre i 22 punti di Christian Wood e i 18 a testa di Jalen Green e Garison Mathews
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Una delle ragioni della risalita dei Pelicans è certamente il rendimento di un sontuoso Brandon Ingram - autore di 33 punti con 12 assist (nuovo massimo in carriera), all’ottava prestazione in stagione da almeno 30 punti, accompagnato dai 21 di un positivo Jaxson Hayes sotto canestro e dai 18 di Jonas Valanciunas. Determinanti i loro canestri nella terza frazione, quella da 38-23 di parziale con cui New Orleans ha segnato la sfida
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L.A. CLIPPERS-MILWAUKEE BUCKS 113-127 | Giannis Antetokounmpo chiude con 28 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, Jrue Holiday ne aggiunge 27 con 13 assist in un quintetto tutto in doppia cifra che conta anche 24 punti e 11 rimbalzi di Bobby Portis e così i Bucks - che tirano con oltre il 54% di squadra dal campo, terminando con 19 triple a bersaglio e travolgono i Clippers in un match mai in discussione nell’ultima mezz’ora. I campioni NBA in carica fanno un altro passettino verso la vetta a Est e si confermano la squadra da battere
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Esordio amaro con sconfitta per Norman Powell e Robert Covington, entrambi in doppia cifra in uscita dalla panchina: il primo chiude addirittura con 28 punti a referto e 9/16 al tiro, mandando a bersaglio quattro triple - una in più di quelle realizzate da Covington, che prova a dare una mano anche in difesa oltre ad aggiungere 13 punti al suo bottino personale. Canestri e giocate che fanno ben sperare i Clippers, che proveranno così ad andare oltre le assenze e gli infortuni, continuando a inseguire un posto ai playoff
TUTTI I DETTAGLI DELLA TRADE TRA CLIPPERS E BLAZERS