NBA, i risultati della notte: pazzesco Jokic, Denver vince all'OT. Memphis ko a sorpresa
Tripla doppia clamorosa da 46 punti per Nikola Jokic che domina nel finale - 30 punti tra quarto periodo e overtime - con Denver che batte New Orleans nonostante i 38 punti di Brandon Ingram. Torna subito al successo Utah (11 triple a segno per Bojan Bogdanovic), mentre Memphis si ferma a Houston e scivola al 3° posto a Ovest. Esordio vincente per Kristaps Porzingis con Washington, Cleveland vince contro Toronto ma perde Jarrett Allen per infortunio. Nelle gare della serata, successi per Boston e Milwaukee
BOSTON CELTICS-BROOKLYN NETS 126-120 | C’è un grosso problema che si aggira nella Eastern Conference, veste il numero 0 e si chiama Jayson Tatum. Tutti i Celtics però giocano un’ottima partita, trovando contributi importanti anche dal rientrante Jaylen Brown (21 punti e la tripla della staffa), Marcus Smart (14 con 9 assist) e Al Horford (13, 7 rimbalzi e 4 assist) per conquistare la quinta vittoria nelle ultime sei partite, continuando la risalita nella Eastern Conference cominciata dal 7 gennaio in poi, quando erano undicesimi nella conference
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La stella dei Boston Celtics però merita tutti i riconoscimenti: è in un momento di forma spettacolare, come dimostra il massimo in stagione realizzato ai danni dei Brooklyn Nets: 54 punti con 16/30 al tiro, 8 triple a segno su 15 tentativi e 14/17 in lunetta, aggiungendo anche 5 rimbalzi e 3 assist alla sua prestazione maestosa, con attimi di assoluta onnipotenza lungo tutta la partita e una prestazione “Durantesca” davanti proprio a Kevin Durant
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Niente da fare invece per i Nets, che pur avendo a disposizione sia Durant (eccellente con 37 punti, 6 rimbalzi e 8 assist tirando 12/21 dal campo) che il fischiatissimo ex Kyrie Irving (19 ma con 8/18 al tiro e un solo viaggio in lunetta) non riescono a evitare la quarta sconfitta consecutiva, pur riuscendo a segnare 120 punti sul campo della miglior difesa della lega. Sia Bruce Brown (16 punti) che LaMarcus Aldridge (14) si fanno trovare pronti, ma a mancare è soprattutto un giocatore in grado di opporsi a Tatum
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MILWAUKEE BUCKS-PHOENIX SUNS 132-122 | L’ultima volta che Bucks e Suns si erano incontrate a Milwaukee era stato Giannis Antetokounmpo a scrivere il suo nome nei libri di storia con una prestazione memorabile da 50 punti per conquistare il titolo NBA. Questa volta contava infinitamente di meno, ma è stato l’altro All-Star dei Bucks a decidere la rivincita delle Finals: Khris Middleton ha piegato la resistenza di Phoenix che, nonostante le assenze pesantissime (oltre a Paul e Booker non era disponibile neanche Cam Johnson), ha dato battaglia fino all’ultimo
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I Bucks hanno però cambiato marcia paradossalmente quando un Giannis Antetokounmpo sottotono (19 punti e 13 rimbalzi con 8/13 al tiro) è andato a sedersi per problemi di falli, trovando le giocate decisive di Middleton (44 punti con 16/27 dal campo) e di Jrue Holiday (24 con 9 assist e mille giocate perfette in difesa). Bene anche Serge Ibaka in doppia doppia con 14+10 dalla panchina e Jordan Nwora con canestri in momenti cruciali per non far andare mai via i Suns e conquistare la quarta vittoria consecutiva
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Agli ospiti rimane comunque l’onore di una partita giocata col coltello fra i denti dal primo all’ultimo minuto, trovando 30 punti da un chirurgico Deandre Ayton (14/19 dal campo con 8 rimbalzi), 23 da Cameron Payne e 19 da Jae Crowder, mentre Mikal Bridges si è acceso nel finale chiudendo con 14 punti per dar man forte ai 17 di Landry Shamet. È mancato l’apporto della panchina, ma con 7.5 partite di vantaggio sulla seconda a Ovest ci si può permettere un passo falso
WASHINGTON WIZARDS-INDIANA PACERS 133-123 | Debutto vincente per Kristaps Porzingis - autore di 25 punti alla sua prima in maglia Wizards, completamente recuperato dall’infortunio al ginocchio e d’impatto nonostante i soli 21 minuti in campo: “Sono felice di essere finalmente in campo dopo un mese di stop: sono rimasto calmo, senza strafare e giocando nel modo giusto”. Decisivi anche i 23 punti di Kyle Kuzma e il 39-26 di parziale del terzo quarto, mentre a Indiana non bastano i 27 punti di Malcolm Brogdon per evitare il ko n°11 nelle ultime 14
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HOUSTON ROCKETS-MEMPHIS GRIZZLIES 123-112 | Kevin Porter Jr. chiude con 29 punti, Christian Wood ne aggiunge 28 con 13 rimbalzi e i Rockets riscono grazie a un ottimo secondo tempo a battere a sorpresa i Grizzlies e interrompere così una striscia di 12 sconfitte (il primo sorriso dal 2 febbraio). Passo falso per Memphis, in back-to-back, in trasferta e incapace di sfruttare al meglio i 28 punti di Desmond Bane, i 22 di Ja Morant con sei assist e i 23 punti - massimo in stagione - di Steven Adams conditi con 12 rimbalzi. Gli ospiti scivolano al 3° posto a Ovest
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CLEVELAND CAVALIERS-TORONTO RAPTORS 104-96 | Evan Mobley è dominante con i suoi 20 punti e 17 rimbalzi, Lauri Markkanen ne aggiunge 22 e i Cavs si prendono così la seconda vittoria nelle ultime otto gare e battono un’avversaria diretta come i Raptors - che raccolgono 24 punti da Siakam e 21 da Boucher. Inutile la rimonta canadese da -18 nell’ultima frazione, con Cleveland seriamente preoccupata per l’infortunio a Jarrett Allen - la pessima notizia della serata: un dito fratturato che lo terrà fuori a tempo indeterminato
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OKLAHOMA CITY THUNDER-UTAH JAZZ 103-116 | I Jazz si scrollano di dosso il terribile passaggio a vuoto contro i Pelicans di 48 ore prima (battuti 124-90) e superano a domicilio i Thunder, chiudendo la pratica con un primo tempo chiuso ben oltre la doppia cifra di vantaggio. Utah si prende così la 10^ vittoria nelle ultime 12, risalendo a Ovest una classifica che ora li vede al 4° posto, ma distanti due partite e mezza dai Memphis Grizzlies e con lo stesso margine alle proprie spalle su Dallas e Denver che inseguono
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Il protagonista del successo in casa Jazz è Bojan Bogdanovic, primo giocatore all-time nella storia NBA a segnare almeno 11 canestri trovando il fondo della retina soltanto con i piedi oltre l’arco: 11/18 da tre punti, nuovo record di franchigia. Oltre a lui Utah raccoglie anche 24 punti e 10 assist da Donovan Mitchell, i 12 punti e 17 rimbalzi di Rudy Gobert e i 20 con 21 tiri in uscita dalla panchina di Jordan Clarkson
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Senza gli infortunati Josh Giddey (problema all’anca, ne avrà per un altro paio di settimane) e Lu Dort (stiramento alla spalla sinistra), OKC si aggrappa come sempre a uno Shai Gilgeous-Alexander tuttofare e autore di 33 punti con sette rimbalzi e otto assist, uniti alla doppia doppia di un Aleksej Pokusevski che sta provando a sbocciare in un contesto in cui prova a farsi spazio nel suo secondo anno in NBA: 12 punti e 11 rimbalzi per uno dei prospetti più intriganti e di prospettiva in casa Thunder
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DENVER NUGGETS-NEW ORLEANS PELICANS 138-130 | Prestazione leggendaria e letteralmente mai vista prima a livello statistico da parte di Nikola Jokic - sempre più trascinante e fondamentale per Denver per riacciuffare una gara inizialmente dominata (anche +21 in avvio) e poi complicata dall’espulsione di coach Malone nel terzo quarto e da un crollo verticale da parte del resto del roster, ma non dell’MVP in carica. I Nuggets si tengono così stretti il 6° posto a Ovest con due gare e mezzo di vantaggio sui T’Wolves che incalzano alle loro spalle
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Nikola Jokic segna 30 punti tra quarto periodo e overtime in un match chiuso in tripla doppia con 46 punti, 12 rimbalzi, 11 assist, tre recuperi e quattro stoppate - cifre mai fatte registrare tutte insieme da nessuno in precedenza dal 1973 a oggi. Il centro serbo tira 16/22 dal campo, con tanto di tripla decisiva a 90 secondi dalla sirena del supplementare - degno compimento della 17^ tripla doppia della sua stagione, recordman anche in questo in una regular season al limite della perfezione
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Un ko che ferma la risalita dei Pelicans (interrotta la striscia di 4 vittorie), sempre più vicini al 9° posto occupato dai Lakers: non bastano a New Orleans i 38 punti con 9 assist di Brandon Ingram con 12/24 al tiro e tre triple a bersaglio, a cui si aggiungono i 24 punti di CJ McCollum e i 19 con 14 rimbalzi di Jonas Valanciunas. “Soltanto” sette punti per il rookie Herbert Jones invece - realizzatore da 9 punti di media in stagione, ma sempre particolarmente ispirato contro Denver - avversario contro cui aveva raccolto nelle prime tre uscite 21 punti di media
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L.A. CLIPPERS-NEW YORK KNICKS 93-116 | RJ Barrett chiude con 24 punti e nove rimbalzi, miglior realizzatore di un match dominato dagli ospiti (34-18 il parziale del secondo quarto) che permette così ai Knicks di interrompere una striscia di sette sconfitte. Immanuel Quickley aggiunge 21, mentre sono 17 quelli realizzati da Cam Reddish in un match mai in discussione. I Clippers invece naufragano dopo cinque vittorie in fila contro un avversario più che abbordabile: 16 punti per Amir Coffey in uscita dalla panchina e poco altro da salvare
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