NBA, la prima partita di James Harden contro i Nets è stata un disastro
PHILADELPHIAL'attesissima sfida tra James Harden e il suo recente passato si è trasformata in una serata disastrosa per la nuova stella di Philadelphia: appena 11 punti e un pessimo 3/17 al tiro in oltre 28 minuti di gioco, subendo la prima sconfitta con la nuova maglia. Una serata che ha reso amaro anche il terzo posto nella classifica all-time dei marcatori da tre punti, superando Reggie Miller
Era una delle partite più attese dell’anno, ma James Harden l’ha indiscutibilmente steccata. Il primo incontro contro i suoi ex compagni di squadra è stato disastroso per il Barba, che ha subito la prima sconfitta con la nuova maglia dei Philadelphia 76ers con una prestazione decisamente sottotono: 3/17 dal campo per appena 11 punti, con 6 rimbalzi e 5 assist e solo due tiri liberi tentati, senza neanche un canestro da due punti su 10 tentativi in 29 minuti di gioco, durante i quali i Sixers sono stati battuti di ben 30 punti (peggior plus-minus di squadra insieme a Joel Embiid). "Ho sbagliato dei tiri, non ci sono scuse. Devo essere migliore" è stata la parziale giustificazione data da Harden, che a fine gara è stato visto con una fasciatura al polpaccio sinistro mentre un fisioterapista lo massaggiava in panchina. "Da quando sono arrivato qui è andato tutto bene e abbiamo vinto, ma è pur sempre la nostra sesta partita assieme. Ci sono ancora delle cose che devo capire. Ma questa sconfitta ci farà bene: ci darà l’opportunità di fare i conti con la realtà, riguardare i filmati e continuare a migliorare". E dire che la serata era comunque cominciata bene, segnando una tripla in step back in faccia a Kyrie Irving per salire a quota 2.561 canestri da tre in carriera, prendendosi il terzo posto superando Reggie Miller (presente a bordo campo come telecronista con una maglia celebrativa per il Barba). Tutto però andato perso in una serata storta per Harden e compagni, con i fischi inizialmente rivolti a Ben Simmons che si sono tramutati in fischi per la squadra, finita anche a -36 nel corso del match.
Euforia Nets, ma Durant avverte: "Non abbiamo fatto niente"
Grande merito per la serata storta di Harden e dei Sixers bisogna però darlo anche ai Nets, apparsi concentrati e ispirati in difesa probabilmente come mai nel corso di questa stagione, segno che evidentemente c’erano motivazioni ulteriori per questa partita contro l’ex compagno di squadra. Un giocatore che nell’ultimo anno hanno imparato a conoscere decisamente bene, togliendogli tutte le sue soluzioni preferite: "Lui fa molto affidamento sui tiri liberi, arrivare al ferro e andare in lunetta lo mette in ritmo" ha spiegato Kevin Durant. "Quando può attaccare in avvicinamento diventano difficili da fermare, ma siamo riusciti a togliergli molte di quelle soluzioni". Ad ogni modo Durant ha cercato di calmare gli animi in casa Nets, reduci da due vittorie in fila dopo un periodo contrassegnato da 17 sconfitte in 20 partite. "Abbiamo vinto il titolo stasera? No. Abbiamo agganciato un posto per i playoff? No. Perciò sono sicuro che per voi da fuori la situazione legata a James e l’aspetto di intrattenimento che ne è derivato è stato importante, ma per noi è solo una questione di pensare alla prossima partita". Ma un conto è farlo con alle spalle una vittoria del genere, e un altro è farlo senza. E prima o poi farà il suo debutto anche Ben Simmons, rendendo questi Nets la squadra che nessuno vuole incontrare nella Eastern Conference.