NBA, risultati della notte: Brooklyn travolge Harden ed Embiid, rimonta Golden State
Vittoria di grande autorità dei Nets a Philadelphia, infliggendo all’ex James Harden la sua prima sconfitta con la maglia dei Sixers in una serata in cui toccano anche il +36. Kevin Durant è il migliore dei suoi con 25 punti, seguito dai 24 di Irving e i 22 di Curry. L'ex Ben Simmons, presente a bordocampo seppur infortunato, viene subissato di fischi sin dal riscaldamento. Rimonta vincente degli Warriors a Denver, recuperando 14 punti di svantaggio grazie ai 34 di Curry
PHILADELPHIA 76ERS-BROOKLYN NETS 100-129 | Una delle partite più attese di tutto l’anno si risolve con un blowout, ma non per la squadra che occupa il terzo posto in classifica a Est, bensì per l’ottava. I Brooklyn Nets infatti hanno travolto i Sixers a domicilio, piazzando subito un primo quarto da 40 punti chiuso sul +17 e non voltandosi più indietro, toccando anche il +36 nel corso di un match senza storia e riportandosi sopra il 50% di vittorie, mandando un messaggio all’intera NBA
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Kevin Durant ha giocato da miglior giocatore di pallacanestro al mondo, segnando 18 dei suoi 25 punti nel solo primo tempo chiuso dai Nets in vantaggio di oltre 20 lunghezze, con i fischi dei tifosi nei confronti della squadra di casa. KD ha aggiunto anche 14 rimbalzi e 7 assist alla sua prestazione dominante, accompagnato dai 24 di Seth Curry (nettamente il miglior “ex” in campo con 10/14 al tiro di cui 4/8 da tre) e i 22 di Kyrie Irving (5/11 dalla lunga distanza) per una delle migliori vittorie stagionali della squadra di Steve Nash
Difficile invece spiegare la prestazione dei Sixers, incappati in una serata orribile al tiro (30/93 di squadra, 32.3% dal campo) a partire da un Joel Embiid che ha certamente messo assieme cifre di tutto rispetto (27 punti e 12 rimbalzi) ma ha tirato 5/17 dal campo e 15/19 ai liberi nei 30 minuti in cui è rimasto in campo. Il secondo miglior realizzatore di squadra è stato Tobias Harris con 16, mentre Tyrese Maxey è stato invisibile con appena 4 punti e 2/7 al tiro in 29 minuti
A deludere più di chiunque altro è stato però James Harden, che ha perso la sua prima partita con la maglia dei Sixers disputando una pessima gara. Per lui ci sono appena 11 punti con 6 rimbalzi, 5 assist e 4 palle perse in 29 minuti, tirando con un pessimo 3/17 dal campo contro la squadra che ha deciso di lasciare un mese fa nel bel mezzo della stagione. L’unica consolazione è che i tre canestri di serata sono stati da tre, superando Reggie Miller e prendendosi il terzo posto in solitaria per triple segnate in carriera
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E Ben Simmons? Ovviamente è stato LA storia della partita, o per meglio dire del pre-partita. Inseguito dai tifosi dei Sixers sin dall’albergo in cui alloggiavano i Nets, l’australiano è stato subissato di fischi e cori sin dal riscaldamento, nel quale ha passato 20 minuti a passare il pallone al connazionale Patty Mills mentre tutto attorno lo prendevano di mira (un tifoso è stato anche allontanato dall’arena nel corso del match). Lui però è rimasto impassibile, salutando brevemente il suo ex allenatore Doc Rivers. Come si suol dire: ride bene chi ride ultimo
DENVER NUGGETS-GOLDEN STATE WARRIORS 102-113 | Dopo le due sconfitte contro Denver accumulate nelle ultime settimane (la prima facendosi rimontare 16 punti nel secondo tempo, la seconda senza i titolari in campo), Golden State si prende la rivincita sui Nuggets e vince con un grande secondo tempo da 62-42, mandando un messaggio alla squadra che affronterebbero al primo turno di playoff se la regular season finisse oggi
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Golden State finisce sotto anche di 14 lunghezze nel corso del primo tempo, ma pur senza Draymond Green ha la forza di risollevarsi affidandosi alle sue guardie. Steph Curry in particolare segna 34 punti in 38 minuti, realizzando 11 dei 21 tiri tentati (5/12 da tre) a cui aggiunge anche 9 rimbalzi, seguito dai 18 di un impreciso Klay Thompson (7/20 dal campo). A spaccare in due la partita sono stati però i 21 punti di Jordan Poole dalla panchina, con due triple decisive nell’ultimo minuto di gioco per chiudere i conti (+29 il suo plus-minus)
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Niente da fare per i Nuggets, con Nikola Jokic in versione dominante nel primo tempo chiuso a quota 16 punti ma ben controllato dalla difesa di Golden State nella ripresa, pur chiudendo a un soffio dalla tripla doppia con 23 punti, 12 rimbalzi e 9 assist per i compagni. Il suo 0/8 da tre punti si inserisce però in una serata da 7/31 dall’arco per i padroni di casa, a cui non servono altri quattro giocatori in doppia cifra tra cui Monte Morris a quota 19. Denver torna così a mezza gara di distanza dal quinto posto occupato da Dallas
Questa la situazione degli accoppiamenti al play-in e ai playoff se la regular season finisse oggi. Il torneo per gli ultimi posti della post-season comincerà il 12 aprile, mentre i playoff partiranno da sabato 16 aprile
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