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NBA: l'ex GM dei Mavs Donnie Nelson denuncia Dallas, Mark Cuban nega le accuse

il caso
©Getty

Le pesanti accuse del figlio dello storico coach Don Nelson riguardano Jason Lutin - braccio destro di Cuban e denunciato per molestie sessuali nei confronti del nipote di 20 anni dell’ex GM dei Mavericks; in squadra per 24 anni e allontanato proprio dopo essersi rivolto a un tribunale. Donnie Nelson dice di aver ricevuto un’offerta da Cuban di 52 milioni di dollari pur di ritirare la sua denuncia: accuse negate dal proprietario della franchigia texana

Stando a quanto riportato da ESPN, lo storico GM dei Mavericks Donnie Nelson ha citato in giudizio la sua ex franchigia, denunciando il fatto che il proprietario Mark Cuban lo ha licenziato la scorsa estate come ritorsione per aver raccontato le molestie sessuali e i tentativi di aggressione sessuale perpetrate da parte di un alto dirigente dei Mavericks nei confronti di suo nipote durante un colloquio di lavoro che risale al 2020. Nella denuncia si parla anche di un’offerta da 52 milioni di dollari fatta da Cuban a Nelson per ritirare la sua richiesta di licenziamento illegittimo e firmare una dichiarazione di riservatezza relativa alle accuse rivolte al componente del suo staff. Nei racconti dell’ex GM infatti Jason Lutin, descritto come il braccio destro della proprietà all’interno dell’organigramma della franchigia (e che ancora fa parte della squadra), viene accusato di aver tenuto degli atteggiamenti molesti nei confronti del nipote 20enne di Nelson in una camera d’albergo durante l’All-Star Weekend di Chicago del 2020 - finito in quella situazione dopo aver ricevuto un invito da parte dello stesso Lutin.

In risposta alla denuncia e interpellato da ESPN, Mark Cuban ha respinto con una mail le accuse a carico del suo dirigente: “Tutto quello che è stato dichiarato è falso, è una bugia. Abbiamo compiuto diverse investigazioni interne per verificare quanto detto è l’unica persona che non rispettava gli standard comportamentali dei Dallas Mavericks era proprio il signor Nelson. È stato licenziato per questo. Era consapevole dell’indagine, ma non ha partecipato a pieno con la stessa: ripeto, quanto viene indicato nella denuncia è una menzogna”. Parole a cui è arrivata anche la contro-replica da parte di Nelson e che hanno destato l’attenzione della NBA: “Siamo attenti riguardo ciò che sta accadendo a Dallas e a conoscenza delle indagini compiute dagli stessi Mavericks al loro interno”. Nella denuncia si parla anche di una potenziale offerta di 10 anni da 66 milioni di dollari complessivi che i Mavericks avrebbero ritirato nel settembre 2020 dopo essere venuti a conoscenza della denuncia - che ha poi portato lo scorso giugno al licenziamento del GM Nelson dopo 24 anni trascorsi con la franchigia texana; un rapporto di lavoro andato avanti ben oltre l’addio di suo padre Don dalla panchina di Dallas. Una storia che tornerà sicuramente a far discutere nei prossimi mesi.

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