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NBA, Butler torna a Miami tra fischi e applausi: "Ringrazio tutti, ma per me è finita"

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Dopo la trade che l’aveva portato dagli Heat agli Warriors, nella notte Jimmy Butler è tornato per la prima volta a Miami. Prima della partita gli è stato tributato il consueto video celebrativo, accolto dai tifosi sugli spalti con un mix di fischi e applausi, ma una volta sul campo a dominare sono stati i padroni di casa e il grande ex, protagonista di una prestazione modesta, ha ringraziato il pubblico del Kaseya Center ribadendo però di aver voltato pagina

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“Non ho niente da dire a Pat Riley e Pat Riley farebbe meglio a non avere niente da dirmi”. Il ritorno di Jimmy Butler a Miami dopo la trade che ormai quasi due mesi fa lo aveva portato a Golden State era iniziato con una dichiarazione tutt’altro che amichevole nei confronti del massimo dirigente degli Heat, con cui il giocatore si era più volte scontrato negli ultimi mesi di permanenza a South Beach. E che la serata non sarebbe stata come tutte le altre lo si è poi capito al momento dell’ormai classico video-tributo lanciato sugli schermi del Kaseya Center e accolto dal pubblico sugli spalti con un mix di fischi e applausi. Stessa reazione arrivata quando Butler è stato presentato come ultimo membro del quintetto degli Warriors, arrivati alla sfida di Miami senza la loro stella Steph Curry. E l’assenza di Curry è pesata parecchio durante la partita, di fatto dominata dai padroni di casa e vinta per 112-86, mentre la prestazione del grande ex, oggetto di contestazioni piuttosto rumorose ogni volta che ha toccato la palla, è stata modesta con 11 punti, 6 rimbalzi e 5/12 al tiro in poco meno di 29 minuti giocati

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Jimmy e Miami: una storia finita

Butler non era l’unico ex di serata, perché nella trade dello scorso febbraio, a fare il percorso inverso era stato Andrew Wiggins, accolto con grandi abbracci da tutta la squadra e dal coaching staff di Golden State. Abbracci che non sono mancati nemmeno per Butler, trattenutosi a lungo soprattutto con Kevin Love, che dopo la gara ha dichiarato: “Ho sempre ricevuto grande affetto da questa città e da questi tifosi, lo apprezzo molto e credo che non sarei diventato il giocatore che sono oggi se non fossi passato da qui”. Dopo aver ammesso di essere deluso dall’andamento della partita, Butler ha poi però voluto confermare di aver voltato pagina: “Si tratta di un capitolo chiuso, sono grato per gli anni vissuti qui, per i legami maturati e non ho nulla contro nessuno agli Heat, quella vissuta a Miami rimarrà per sempre una parte importantissima della mia carriera”. 

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