NBA, Steph Curry assolve Marcus Smart dopo l'infortunio: "Non è stato sporco"
PAROLESteph Curry ha parlato per la prima volta con la stampa dopo l’infortunio della scorsa settimana con i Boston Celtics, aggiornando sulle sue condizioni: "Miglioro di giorno in giorno, ma devo avere pazienza. Sono ottimista per esserci ai playoff. Smart? Ha fatto quello che ha fatto, ma non è stato intenzionale o sporco"
I Golden State Warriors sono entrati nella fase cruciale della loro stagione, dovendo affrontare le ultime dodici gare di regular season senza poter contare su Steph Curry. La prima è andata male, perdendo in casa contro i San Antonio Spurs con il canestro rocambolesco di Keldon Johnson a 3 decimi dalla fine, e ora la squadra di coach Kerr (che ha perso Draymond Green per doppio fallo tecnico nel terzo quarto) si imbarcherà in una difficile trasferta da cinque gare consecutive sulla costa est, prima di tornare a San Francisco e affrontare Phoenix e Utah. Se non altro, Steph Curry ha offerto aggiornamenti incoraggianti sulle sue condizioni: pur presentatosi all’arena con un tutore al piede e una camminata ancora zoppicante, il due volte MVP è apparso ottimista sulle sue condizioni parlando con la stampa per la prima volta dopo l’infortunio.
"Sicuramente è stato doloroso all’inizio, ma sto migliorando giorno dopo giorno" ha detto il leader degli Warriors. "Stiamo cercando di valutare il recupero momento per momento, provando a capire quanto possiamo spingere giorno dopo giorno. Devo solo rimanere paziente sapendo che non può fare altro che migliorare, ma non possiamo permetterci di accelerare troppo nelle prime fasi della riabilitazione. È adesso che si hanno i migliori progressi, così che quando rimetterò le scarpe per scendere in campo non abbia dolori fuori di testa. Perché se spingi troppo, può diventare davvero una noia". Secondo Steph Curry, comunque, la speranza di vederlo in campo per i playoff che cominceranno il prossimo 16 aprile sono concrete, se non anche prima: "Penso che abbiamo abbastanza tempo per riuscirci, ma io sono ottimista di natura".
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Talmente ottimista che non ha voluto puntare il dito contro Marcus Smart, accusato da molti — in primis dal suo allenatore Steve Kerr — di aver causato l’infortunio con il suo tuffo sulla gamba di Curry. "Ha fatto la giocata che ha fatto, ma non penso che fosse né intenzionale né sporco" ha detto il miglior tiratore nella storia del gioco su quanto fatto dalla guardia dei Boston Celtics. Un episodio che rischia di pesare sulla stagione di Golden State, ma come detto da Curry c’è ancora abbastanza tempo per rimediare.