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NBA, infortunio Steph Curry: verrà rivalutato tra due settimane

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©Getty

I Golden State Warriors hanno confermato la diagnosi iniziale dell’infortunio di Steph Curry, definendolo come una distorsione al legamento del piede sinistro. Nel comunicato stampa hanno annunciato che il due volte MVP verrà rivalutato tra due settimane, portandolo quindi a saltare le prossime sette partite di cui cinque in trasferta. Rimane ottimismo per vederlo in campo ai playoff

Undici minuti. È quanto rischiano di aver giocato Steph Curry, Klay Thompson e Draymond Green assieme nel corso di questa regular season, con la speranza di averli quantomeno assieme ai playoff. L’infortunio di Curry nella partita contro i Boston Celtics è stato confermato dalla diagnosi della squadra, che in un comunicato ha definito il suo problema come una distorsione del legamento del piede sinistro. I tempi di recupero annunciati dalla franchigia parlano di una "rivalutazione" tra due settimane, ma c’è la concreta possibilità che la sua regular season sia già conclusa, anche perché le prossime due settimane saranno cruciali per il posizionamento playoff.

Il calendario degli Warriors senza Curry

Golden State affronterà San Antonio in casa nella notte tra domenica e sabato e poi si imbarcherà per una difficile trasferta da cinque partite consecutive che li porterà in Florida (Orlando e Miami in back-to-back), dopodiché ad Atlanta e successivamente a Washington e a Memphis di nuovo in due serate consecutive, con quest’ultima partita come scontro diretto cruciale per giocarsi il secondo posto a Ovest (con una vittoria di Memphis sarebbe pressoché assicurata la seconda piazza per i Grizzlies, campioni divisionali a differenza degli Warriors). Come se non bastasse, al ritorno a casa gli Warriors si troveranno due squadre del livello di Phoenix e Utah, prima di una trasferta nella vicina Sacramento e una gara interna contro i Lakers, chiudendo infine in trasferta a San Antonio e a New Orleans. Un calendario non semplice per le tempistiche prima ancora che per le avversarie, e che potrebbe risultare in uno scivolamento verso la quarta o la quinta piazza a Ovest, visto che la squadra di coach Kerr ha solo tre gare di vantaggio su Utah e quattro su Dallas.

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Le previsioni e il record di Golden State senza la superstar

Le previsioni dei modelli statistici di ESPN danno comunque gli Warriors in vantaggio sulle dirette concorrenti con un record di 53-29 a fine stagione (vorrebbe dire chiudere la stagione con 6-6), e anche quello di FiveThirtyEight li vede arrivare davanti a Jazz e Mavericks pur finendo dietro a Memphis. Vorrebbe dire affrontare i Denver Nuggets al primo turno ed eventualmente una tra Grizzlies e la prima vincente del torneo play-in (Minnesota o LA Clippers) al secondo turno, prima dell’eventuale arrivo in finale di conference. Ma prima di guardare così in là, bisognerà vincere senza Steph Curry, impresa che si è rivelata ardua nelle ultime due stagioni: quando non hanno potuto contare sul loro numero 30 gli Warriors hanno vinto solo due delle sei partite disputate quest’anno (con un differenziale di -7.3 punti su 100 possessi) e sono andati ancora peggio lo scorso anno con 2-7 (e -13 di differenziale). Insomma, la strada verso l’anello si è fatta improvvisamente più complicata, ma non tutto è ancora perduto.

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