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NBA, Miami: Butler contro Haslem e Spoelstra, scoppia la lite in panchina

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Grande tensione sulla panchina degli Heat nel corso della partita persa contro Golden State. Nel terzo quarto, durante un parziale negativo di 19-0, gli animi si sono surriscaldati tra Jimmy Butler e il veterano Udonis Haslem. E' scoppiato un forte litigio che ha coinvolto anche coach Spoelstra, con gli altri giocatori costretti a tenere separati i tre

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Momento decisamente difficilie in casa Miami. Contro Golden State è arrivata la seconda sconfitta in fila, la quarta nelle ultime sette, e il nervosismo è esploso in una furiosa lite in panchina con Jimmy Butler da una parte e Udonis Haslem e coach Erik Spoelstra dall'altra. Il terzo quarto si è aperto con un parziale negativo di 19-0 per Miami e durante un time out è volata qualche parola di troppo tra Butler e il super veterano Haslem: tensione alle stelle con i due che sono stati tenuti a distanza dai compagni per evitare guai peggiori. Coinvolto anche coach Spoelstra che si è rivolto a sua volta duramente contro l'ex Philadelphia, scagliando violentemente la lavagnetta a terra verso di lui. I due hanno battibeccato a lungo fino alla ripresa del gioco.

La faccia di coach Spoelstra nel video social dice tutto: "Vuoi davvero picchiarmi?"

A far discutere riguardo quanto accaduto in panchina a Miami è stato anche un video diffuso sui social e ripreso da diversi giornalisti (e anche da Kyle Kuzma, che ha commentato in maniera polemica come fosse “la prima volta che sentiva parlare degli Heat”, nonostante siano al vertice da settimane). Nelle immagini si vede la panchina ripresa da dietro, con Jimmy Butler visibilmente arrabbiato che dice qualcosa di sconveniente a coach Spoelstra che cambia completamente espressione nel giro di qualche istante: una smorfia e poi una frase che si coglie in maniera impercettibile - “Vuoi davvero fare a botte con me?”. Una situazione di incredulità e sospensione rotta dall’intervento di Udonis Haslem che a quel punto sfida il suo compagno di squadra e gli spiega - in maniera non molto conciliante: “Ti rompo il c***”. Una scena inedita, che lascerà certamente degli strascichi in spogliatoio.

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Le parole nel post-partita: "Abbiamo grandi cose da realizzare, il resto non conta"

A fine partita il coach di Miami, dopo 35 lunghi minuti passati con la squadra nello spogliatoio, ha cercato di minimizzare l'accaduto. "Abbiamo cose più grandi da realizzare, vogliamo solo giocare meglio, tutto il resto non conta", ha detto Spoelstra. "Inizia tutto con la nostra leadership - ha poi spiegato - i nostri veterani devono guidare gli altri. Dobbiamo giocare in modo più coerente e questo è davvero tutto quello che conta. So come potrebbe apparire all'esterno, ma questo è il nostro modo di essere rispetto al giocare senza passione o senza durezza. Puoi usare certi momenti durante la stagione per ricaricarti, tirare fuori insieme frustrazioni e delusioni. Le squadre possono anche non andare dalla parte giusta, ma non vedo questo con il nostro gruppo". Sulla stessa lunghezza d'onda Kyle Lowry. "I nostri ragazzi vogliono davvero vincere le partite - ha spiegato -  e abbiamo giocatori che lavorano molto duramente. A volte viene fuori la passione, escono il fuoco e le emozioni. Ma come ho detto, per noi non è niente. Abbiamo discusso e ora continueremo a costruire".

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