Mercato NBA, Magic Johnson su DeMar DeRozan: "Voleva andare ai Lakers"
le paroleL'Hall of Famer da sempre molto legato ai Lakers ha raccontato che la squadra di Los Angeles stava per mettere sotto contratto DeMar DeRozan, ma poi ha scelto di puntare su Westbrook (dopo i suoi contatti con LeBron James): ennesima conferma che le cose sarebbero potute andare in un modo diverso per la franchigia di L.A.
Tra le tante scelte fallimentari fatte in questa stagione dai Lakers e che hanno portato all’ormai probabile esclusione dei gialloviola anche dal play-in, c’è certamente quella di aver puntato la scorsa estate sul giocatore sbagliato: sì a Russell Westbrook (su consiglio di LeBron James e Anthony Davis) e no a DeMar DeRozan - che invece ha disputato la sua miglior regular season in carriera dati alla mano. Indiscrezione già filtrata nelle scorse settimane e confermata anche da Magic Johnson nelle scorse ore: “DeRozan voleva giocare con i Lakers e quando io ho telefonato al suo agente, poi ho subito sentito la franchigia gialloviola e ho sottolineato: “Hey, DeRozan vuole tornare a casa”, e non ci sarebbero stati grossi problemi nel farlo diventare un giocatore dei Lakers al posto che uno dei Bulls. Un accordo poteva essere comodamente trovato, ma quando Westbrook ha iniziato a parlare con LeBron, le cose sono cambiate, l’accordo è stato annullato e hanno preferito puntare su Westbrook - diventato un giocatore dei Lakers al posto di DeRozan”. Parole pronunciate davanti a una telecamera senza alcun timore di smentita.
Una ricostruzione postuma che prova a sottolineare come il roster dei Lakers sarebbe potuto essere ben diverso: secondo Magic infatti i Lakers, prendendo DeRozan, avrebbero dovuto rinunciare soltanto a Kyle Kuzma per arrivare a Buddy Hield e rendere competitivo un gruppo che a quel punto sarebbe stato da titolo: “Avresti messo insieme un gruppo che, non soltanto in questa stagione, ma anche nelle due successive sarebbe stato in grado di vincere il titolo: il tutto perché DeRozan e Hield sono giovani e avrebbero dato nuova linfa ed energia a LeBron e AD”. In realtà il primo ha 32 anni e il secondo 29 (Westbrook ne ha 33, per intenderci, non che ci sia questa grande differenza) e soprattutto sarebbe stato impossibile per ragioni salariali tenere tutto insieme (Magic in realtà cita anche Kentavious Caldwell-Pope e Alex Caruso). Al netto delle imprecisioni però, il concetto resta: a Los Angeles avrebbero potuto compiere scelte diverse, ma hanno deciso di non percorrere quella strada. E adesso ne stanno pagando le conseguenze.