NBA, risultati dell'ultimo giorno di regular season: Boston 2^ a Est, Utah è 5^ a Ovest

NEW YORK KNICKS-TORONTO RAPTORS 105-94 | Le prestazioni da record di Obi Toppin e Immanuel Quickley - il “nuovo” che avanza in casa Knicks - sono un messaggio di buon auspicio con cui la squadra di New York saluta il pubblico del Madison Square Garden al termine di una stagione pessima sotto l’aspetto dei risultati e delle ambizioni: dopo i playoff dello scorso anno, niente post-season per i ragazzi di coach Thibodeau che si sbarazzano dei Raptors nonostante i 21 punti in uscita dalla panchina di Chris Boucher

“È pazzesco perché io e Quick aspettavamo questo momento da tempo: ne parlavamo in macchina mentre stavamo venendo alla partita. Avere l’opportunità di fare una cosa del genere è una fortuna per noi”. Parla così Obi Toppin a fine gara, protagonista in questo finale di stagione con i Knicks in cui ha raccolto 27 punti e sei rimbalzi di media nelle ultime cinque gare. L’ultima gli è riuscita però particolarmente bene: 42 punti - nuovo massimo in carriera - con 10 rimbalzi, 16/28 al tiro, tre assist e 6/14 dall’arco in 40 minuti sul parquet

Una vera e propria serata “tra amici” a cui ha voluto partecipare anche Immanuel Quickley, diventato il più giovane giocatore della storia dei Knicks a raccogliere una tripla doppia con almeno 30 punti a referto (la seconda in assoluto nella sua carriera, entrambe raccolte nel giro di una settimana): per lui sono 34 con 10 rimbalzi e 12 assist, nella speranza che anche per lui questo sia soltanto l’inizio

MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHICAGO BULLS 120-124 | Anche in questo caso, entrambe le squadre erano certe del loro piazzamento playoff e play-in - rispettivamente 7^ a Ovest e 6^ a Est - e hanno dunque potuto approfittare del match per valutare lo stato di forma dei giocatori che scendono meno spesso in campo. Il risultato è stato un match divertente, che ha portato in dote ai Bulls la settima vittoria delle ultime 21 gare - un periodo terribile che Chicago spera di lasciarsi alle spalle a partire dal prossimo weekend

Da segnalare la super prestazione a livello realizzativo di Patrick Williams - autore di 35 punti (nuovo massimo in carriera) con 10/21 al tiro in 41 minuti trascorsi sul parquet, anche lui a caccia della forma migliore. Benissimo anche Ayo Dosumnu da 26 punti in 45 minuti in campo con 9/18 al tiro e tre triple a bersaglio. In casa T’Wolves invece il miglior realizzatore è Nathan Knight con 17 punti in uscita dalla panchina: se non lo conoscete, non preoccupatevi. Non siete gli unici

ORLANDO MAGIC-MIAMI HEAT 125-111 | Nulla in palio per le due squadre della Florida, giunte in maniera diametralmente opposta a questo finale di regular season: i Magic, già certi di avere uno dei tre peggiori record della stagione, si tolgono la soddisfazione di salutare il proprio pubblico e i propri tifosi con una vittoria - mandando tutto il quintetto in doppia cifra, guidati dai 21 punti a testa di Mo Bamba (10 rimbalzi) e Markelle Fultz (15 assist). L'appuntamento con loro e con altre nove squadre è con la Lottery di maggio

La nota lieta della serata dei Miami Heat - certi del loro primo posto a Est - è la prestazione eccezionale a livello realizzativo di Victor Oladipo; in campo insieme alle “riserve” per mettere minuti e carica nelle gambe. L’ex Pacers chiude con 40 punti a referto - terzo quarantello in carriera, il primo dal 2017 a oggi - a cui aggiunge 10 rimbalzi. Coach Spoelstra trova il modo poi di dare spazio anche a Udonis Haslem: 20 minuti in uscita dalla panchina, due punti segnati e -23 di plus/minus. Nel suo caso l’impatto è relativo: l’importante è esserci

PHILADELPHIA 76ERS-DETROIT PISTONS 118-106 | Restano a riposo James Harden e Joel Embiid (sicuro del suo titolo di miglior realizzatore dopo che anche Giannis Antetokounmpo non è sceso in campo nell’ultima sfida stagionale), dato che sul parquet bastano e avanzano i 25 punti di Tyrese Maxey e Paul Reed (nuovo massimo in carriera), mentre Shake Milton ne aggiunge 30 a gara in corso contro la difesa Pistons - in difficoltà come in tutto il resto della regular season, giunta al termine di una stagione pessima a livello di risultati

L.A. CLIPPERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 138-88 | I Clippers chiudono la stagione mettendo in fila cinque successi e travolgendo i Thunder, toccando le 42 vittorie in regular season nonostante i grandi problemi a livello di infortunio per Kawhi Leonard e Paul George. Una partita letteralmente mai in discussione, vinta con 50 punti di distanza e nella quale i Thunder hanno schierato soltanto sei giocatori - con un tabellino inquietante con giocatori con -50 e -51 di plus/minus in 45 minuti sul parquet

Nel “liberi tutti” dell’ultimo giorno di regular season, spicca in casa Clippers la prestazione da 35 punti con 7/10 dall’arco e 13 rimbalzi di Amir Coffey - che firma così il suo nuovo massimo in carriera e fa felice il pubblico di L.A., che aspetta ora con ansia la sfida contro i T’Wolves che determinerà l’accesso ai playoff. In caso di passo falso e di sconfitta, i Clippers avranno una seconda opportunità contro la vincente del match tra New Orleans e San Antonio. Basterà vincerne una per godersi almeno altre due settimane di stagione

NEW ORLEANS PELICANS-GOLDEN STATE WARRIORS 107-128 | In una serata in cui molte squadre non avevano molto da giocarsi, c’era chi come Golden State aveva bisogno di una vittoria per consolidare la propria classifica e confermarsi terza forza a Ovest. Un successo arrivato senza grande affanno, segnando 41 punti nel solo secondo quarto e approfittando del fatto che i Pelicans abbiano tenuto a riposo i titolari in vista della partita decisiva da affrontare tra due giorni contro San Antonio e determinante per l’accesso alla post-season

L’uomo della serata è Klay Thompson - scatenato con i piedi oltre l’arco e autore di 41 punti con 16/29 dal campo e 7/14 dall’arco in soli 31 minuti di gioco. Fa tutto lui a livello offensivo, raccogliendo un convincente +25 di plus/minus e trovando ottima intesa anche con un Jordan Poole da 22 punti e 4/9 dalla lunga distanza. Convincente in uscita dalla panchina anche Jonathan Kuminga: 18 punti con 7/10 al tiro - anche lui tornerà sicuramente utile nella sfida al primo turno playoff contro i Nuggets che aspetta Golden State

DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 130-120 | I Mavs dovevano vincere per provarci, ma non sono riusciti a scalare una posizione in classifica - mantenendo la quarta a Ovest e sfidando così gli Utah Jazz al primo turno, avendo il fattore campo a proprio favore. Agli Spurs non bastano i 24 punti di Keldon Johnson e i 17 con sette assist di Dejounte Murray - in campo per 32 minuti per ritrovare il ritmo in vista della sfida da dentro o fuori contro i Pelicans da giocare tra 48 ore

La notizia terribile per Dallas - che ha schierato i suoi titolari - è l’infortunio di Luka Doncic che tiene con il fiato sospeso i texani: dopo che la NBA gli aveva tolto il 16° fallo tecnico della sua stagione, il n°77 sloveno aveva potuto prendere parte all’ultima gara dell’anno: 26 punti, otto rimbalzi e nove assist prima di lasciare il campo sul finire di terzo quarto a causa di un dolore al polpaccio sinistro che a Dallas sperano di rimettere a posto nel giro di una settimana. I playoff sono ormai alle porte

PHOENIX SUNS-SACRAMENTO KINGS 109-116 | Quando si parla di vittorie inutili, i Kings trovano sempre il modo di dimostrare di essere grandi esperti in materia: è quanto accaduto a Phoenix, con i Suns che lasciano spazio alle riserve (27 punti di Landry Shamet e ben sette giocatori in doppia cifra), mentre dall’altra parte Sacramento parte forte e si tiene stretto il vantaggio accumulato in avvio grazie tra gli altri ai 18 punti e 15 assist di Davion Mitchell e dei 19 a testa firmati da Justin Holiday e Damian Jones

PORTLAND TRAIL BLAZERS-UTAH JAZZ 80-111 | Tutto facile per Utah che va sotto nel primo quarto e poi recupera senza problemi contro i Blazers - la peggior squadra NBA del post All-Star Break - guidata dai 18 punti e 13 rimbalzi di Rudy Gobert e dai 14 realizzati da Mike Conley, con i Jazz che si prendono la vittoria che vale il 5° posto a Ovest anche senza Donovan Mitchell. Dall’altra parte sono 20 punti di Reggie Perry in quella che è la sconfitta n°11 in fila - il modo migliore per descrivere la stagione Blazers

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 141-146 OT | Si chiude con una vittoria in rimonta all’overtime la stagione dei Lakers, in un match che - vista la contemporanea vittoria dei Jazz - perde di senso strada facendo per i Nuggets, che tengono a riposo Nikola Jokic e non vanno oltre i 25 punti di Markus Howard e i 24 di Bryn Forbes partito in quintetto, insieme al duo Hayland-Cousins che raccoglie 17 punti a testa in 24 minuti di gioco ciascuno. Nel finale Denver crolla: il +17 nell’ultimo quarto diventa prima overtime e poi sconfitta

I Lakers vincono così in quella che probabilmente è stata l’ultima gara di coach Frank Vogel da allenatore dei Lakers, tenendo a riposo tutte le star e guidati dalla tripla doppia - tutta composta da massimi in carriera - di un Austin Reaves da 31 punti, 16 rimbalzi e 10 assist, a cui si aggiungono i 41 (anche questi mai messi prima a referto in NBA) realizzati da un Malik Monk da 7/14 dall’arco. Le riserve gialloviola fanno festa: la testa per loro ormai è già in vacanza, mentre toccherà alla dirigenza provare a ricostruire sui cocci di una pessima regular season

BROOKLYN NETS-INDIANA PACERS 134-126 | Brooklyn realizza 76 punti nel primo tempo, il migliore della sua stagione, ma deve soffrire fino all'ultimo contro Indiana, tenendo aperta la partita più di quanto fosse davvero necessario contro un avversario senza nulla da chiedere. Oshea Brissett firma altri 28 punti e Buddy Hield ha bisogno di 23 tiri per segnarne 21, ma la spinta dei Pacers si esaurisce nella ripresa

Kevin Durant si rende conto di non essere in serata al tiro (5/17 dal campo di cui 0/6 da tre) e allora decide di dare fondo al suo incredibile talento: in 41 minuti in campo chiude una tripla doppia da 20 punti (10/10 ai liberi), 10 rimbalzi e 16 assist, il suo nuovo massimo in carriera per passaggi vincenti. È lui a ispirare un quintetto tutto in doppia cifra in cui ci sono anche la doppia doppia da 20+13 di Andre Drummond, i 21 di Bruce Brown e 10 di Kessler Edwards, a cui si aggiungono i 14 di Nic Claxton dalla panchina

Kyrie Irving si tiene il meglio per la fine realizzando 35 punti con un semi-perfetto 15/20 al tiro, a cui aggiunge anche 7 rimbalzi e 5 assist in altri 40 minuti di gioco. Coach Steve Nash infatti ha bisogno di spremere le sue stelle fino all'ultimo anche solo per battere Indiana, ma ciò che conta è il risultato: ora i Nets avranno due chance in casa per assicurarsi un posto ai playoff, la prima contro i Cleveland Cavaliers già battuti pochi giorni fa

CLEVELAND CAVALIERS-MILWAUKEE BUCKS 133-115 | Giannis Antetokounmpo, così come buona parte dei titolari dei Bucks, non c'è e i Cavaliers ne approfittano, segnando 46 punti nel solo primo quarto contro le terze linee dei Bucks. Il vantaggio vola a quota +30 all'intervallo e si mantiene tale nella ripresa, portando a casa una comoda vittoria nonostante un parziale di 18-0 dei Bucks nel quarto periodo

Kevin Love è assolutamente on fire: 18 punti nei primi 6 minuti in campo nel primo quarto, 32 alla fine con 10/16 al tiro e 8/11 da tre in appena 15 minuti di gioco, prendendo anche 10 rimbalzi. Lauri Markkanen ne aggiunge 23 e Evan Mobley 18+10 per la facile vittoria dei Cavs, a cui non riescono a opporsi i vari Sandro Mamukelashvili (28+13), Thanasis Antetokounmpo (27) e Jordan Nwora (24+10) per i campioni in carica, che lasciano a disposizione il secondo posto a Est

La partita di Jrue Holiday è durata davvero poco: giusto il tempo di cominciare la 67^ partita da titolare della sua stagione e assicurarsi il bonus da 306.000 dollari previsto dal suo contratto, facendo fallo immediatamente e andando a sedersi dopo 8 secondi di partita. Un momento festeggiato anche dai suoi compagni di squadra una volta rientrato in panchina, dove erano già presenti tutti i titolari a partire da Giannis Antetokounmpo

HOUSTON ROCKETS-ATLANTA HAWKS 114-130 | Atlanta fa il suo: controlla il match dal primo all'ultimo minuto mandando tutto il quintetto in doppia cifra, guidato dai 28 punti con 11 assist di Trae Young, dai 22 di De'Andre Hunter e i 18+13 dell'ex Clint Capela, alla sua prima da avversario a Houston. Bogdan Bogdanovic ne aggiunge 14 in momenti decisivi della partita per assicurarsi il nono posto a Est

Danilo Gallinari gioca un primo tempo pressoché perfetto da 7/8 al tiro, chiudendo alla fine con 26 punti in 32 minuti realizzando 9 dei 14 tiri tentati di cui 6/8 dalla lunga distanza. La sua presenza in quintetto stabilizza l'attacco di Atlanta, che basta e avanza per vincere la partita contro una squadra che non aveva più nulla da chiedere alla stagione. Anzi, solamente una cosa

Jalen Green suggella la sua ottima seconda parte di stagione con il primo quarantello della carriera: 41 punti con 14/26 al tiro e 9/11 ai liberi, festeggiando l'ultimo canestro a segno con compagni e tifosi nonostante la sconfitta già acquisita per i suoi Rockets. Insieme a lui ci sono i 26 di Kevin Porter Jr. e i 14 di Garrison Matthews, salutando il pubblico di Houston sperando in una scelta alta al prossimo Draft

CHARLOTTE HORNETS-WASHINGTON WIZARDS 124-108 | Charlotte giochicchia per tre quarti permettendo a Washington di rimanere in partita più del dovuto con 21 punti di Rui Hachimura e 20 di Corey Kispert, ma poi accelera nel quarto periodo e porta a casa il successo grazie ai 25 punti di Terry Rozier e la tripla doppia sfiorata da LaMelo Ball (24 punti, 10 rimbalzi e 9 assist). Gli Hornets rimangono però decimi a Est: serviranno due vittorie in trasferta per raggiungere i playoff

Questa la situazione al termine della regular season: quattro accoppiamenti playoff già decisi, altri quattro che attendono i risultati delle sfide del play-in, con Milwaukee che sfiderà Chicago al primo turno e Philadelphia che sarà impegnata contro Toronto. Nell'altra Conference invece Golden State dovrà vedersela contro i Nuggets di Nikola Jokic, mentre gli Utah Jazz sfideranno i Mavericks di Luka Doncic