
Playoff NBA, risultati della notte: Dallas e Philadelphia pareggiano sul 2-2
Philadelphia pareggia i conti nella serie contro Miami affidandosi a un James Harden da 31 punti e ai 24 con 11 rimbalzi di un Joel Embiid in netto miglioramento; a Miami non bastano i 40 punti di Jimmy Butler e i 21 di Bam Adebayo, pagando un pessimo 7/35 da tre punti. Nella serata italiana pareggiano anche i Mavericks, che superano i Suns complice l'uscita per falli di un Chris Paul fuori fase: sono 26 i punti di Luka Doncic con 11 assist, ma a fare la differenza sono le 8 triple di Dorian Finney-Smith

DALLAS MAVERICKS-PHOENIX SUNS, GARA-3 111-101 (SERIE 2-2) | Battono un altro colpo i Mavericks, belli e vincenti anche nel secondo match giocato in Texas e dominato sin dalla palla a due: Dallas segna 68 punti nel solo primo tempo (il migliore dal punto di vista realizzativo della serie per i Mavs), si tengono stretti la doppia cifra di vantaggio nella ripresa e approfittano del 20/44 di squadra dalla lunga distanza per ricacciare indietro i tentativi di rimonta Suns. Tra 48 ore gara-5 - la pivotal game per eccellenza, il match che può decidere una stagione
IL RACCONTO E GLI HIGHLIGHTS DI GARA-4
Nella partita più importante della sua giovane carriera NBA, Luka Doncic risponde presente a modo suo - da leader di un gruppo che riesce a dargli una mano per 48 minuti, garantendo ritmo e alternative sul perimetro anche in uscita dalla panchina: alla sirena finale sono 26 punti con 25 tiri per lo sloveno (unico impreciso dall’arco, con il suo 1/10), ma conditi con 7 rimbalzi, 11 assist, 4 recuperi e un paio di giocate e canestri decisivi nell’ultima frazione

Al suo fianco da sottolineare la prestazione di un Dorian Finney-Smith enciclopedico su entrambi i lati del campo: in difesa prende in consegna Booker, mentre in attacco chiude con 8/12 dall’arco e 24 punti a referto. Sono 18 invece quelli realizzati da Jalen Brunson (con lui in campo, +16 di plus/minus) e ben 35 quelli raccolti a gara in corso. Con questo supporting cast e questo livello d’esecuzione, Dallas può sognare anche di andare a battere a domicilio i vice-campioni NBA in carica nella serie finora più equilibrata di questi playoff
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Dall’altra parte Phoenix insegue invano per oltre 40 minuti, non facendo definitivamente scappare Dallas grazie a un Devin Booker da 35 punti con 12/13 dalla lunetta e sette assist - chiamato a dirigere il quintetto nei 43 minuti trascorsi in campo, con Deandre Ayton in doppia doppia da 14 e 11 rimbalzi, mentre sono 15 i punti realizzati da Jae Crowder in una squadra che fatica a trovare alternative in uscita dalla panchina (11 punti di Cameron Johnson e davvero poco altro a gara in corso)
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Il grande assente di gara-4 invece è Chris Paul - limitato da quattro falli commessi nel solo primo tempo (il peggiore avvio da questo punto di vista della sua intera carriera NBA). A inizio terzo quarto arriva il quinto, mentre il sesto lo costringe a restare a guardare da bordocampo gli ultimi 10 minuti: per lui 5 punti, 5 rimbalzi e 7 assist, in quella che è la 14^ volta in cui non conclude il match per raggiunto limite di falli. Il record di vittorie delle sue squadre in questa situazione? 0-14, con la speranza per Phoenix che non accada di nuovo ai playoff

PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT GARA-4 116-108 (SERIE 2-2) | Nel momento più importante, James Harden batte un colpo. Dopo le critiche delle ultime settimane, il Barba si carica i Sixers sulle spalle e trascina i suoi alla vittoria insieme a Joel Embiid, pareggiando i conti nella serie contro Miami. Dopo un quarto e mezzo di equilibrio, Philadelphia prende il controllo del match a metà secondo quarto e non si volta più indietro, toccando anche il +14 nel quarto periodo e respingendo ogni ritorno degli Heat
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Harden sceglie il momento migliore per firmare la sua prima gara da 30+ punti in maglia Sixers ai playoff (e la seconda da quando è arrivato a Philadelphia) segnando 16 dei suoi 31 punti nel solo ultimo quarto, aggiungendo anche 7 rimbalzi e 9 assist alla sua partita e chiudendo con 6/10 dalla lunga distanza in 41 minuti di gioco. Il tipo di produzione che i Sixers si aspettano da lui e che finalmente è riuscito a realizzare, anche se per lui la differenza è stata “che stavolta i tiri sono entrati”
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La notizia migliore per i Sixers (e peggiore per gli Heat) è che Joel Embiid sembra sempre più a suo agio, chiudendo con 24 punti e 11 rimbalzi mettendone 14 nel solo primo periodo per mettersi in partita. "Non penso neanche che abbiamo giocato la nostra miglior pallacanestro finora" ha detto a fine gara, che ha concluso con 7/13 al tiro e 9/13 dalla lunetta, in un quintetto in doppia cifra in cui ci sono anche i 18 di Tyrese Maxey, i 13 di Tobias Harris e gli 11 di Danny Green, in una serata da 16/33 da tre di squadra

Miami invece sembra aver lasciato l’attacco a South Beach. Dopo i soli 79 punti di gara-3, gli Heat incappano in un’altra serata da 7/35 dalla lunga distanza, tenuti in piedi a lungo dalla difesa capace di forzare 10 palle perse ai Sixers nel primo tempo e dagli sforzi di Jimmy Butler. Sono 40 i suoi punti a fine gara con 13/20 al tiro e 12/13 ai liberi, accompagnato però solo dai 21 di Bam Adebayo e dai 26 della coppia Oladipo-Herro (rispettivamente 15 e 11+10) dalla panchina. "Abbiamo avuto buoni tiri, li abbiamo sbagliati" ha ammesso coach Spoelstra
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Questa la situazione nel tabellone playoff dopo le partite della notte. Anche nelle altre due serie Boston e Memphis cercano la vittoria della parità contro Milwaukee e Golden State: la sfida tra Bucks e Celtics sarà in diretta su Sky Sport NBA e in streaming su NOW nella notte tra lunedì e martedì all'1.30 con commento originale e in replica nella giornata di martedì con telecronaca di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna