L'anomalia del Draft di quest'anno (in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW nella notte di domani, giovedì 23 giugno) deriva dalle sanzioni inflitte dalla lega a due franchigie - Milwaukee Bucks e Miami Heat - che si sono viste negare la propria scelta al secondo giro
Due giri, 30 squadre, 30 chiamate, 60 giocatori scelti: l'aritmetica del Draft NBA (che si svolgerà nella notte di domani al Barclay Center di Brooklyn, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW) è semplice ma quella del Draft 2022 presenta un'eccezione che è meglio spiegare. Quest'anno infatti le chiamate totali compiute dal podio dal commissioner per conto delle squadre saranno soltanto 58 e non 60 per un motivo molto semplice: le scelte n°54 e n°55 - appartenenti rispettivamente a Milwaukee Bucks e Miami Heat - non saranno effettuate perché le due franchigie hanno perso il diritto alla selezione in seguito a una sanzione da parte della NBA relativa a un'infrazione di cosiddetto "tempering" (il disturbo di una trattativa di mercato in periodi illegali).
La violazione per i Bucks è occorsa nel novembre 2020 nel tentativo di convincere Bogdan Bogdanovic (poi finito invece agli Atlanta Hawks) a lasciare Sacramento per andare a Milwaukee, mentre per gli Heat la punizione è frutto delle tempistiche nell'annuncio della firma di Kyle Lowry nell'agosto dello scorso anno, firma annunciata pochi minuti dopo il via del mercato e quindi frutto di trattative necessariamente svoltasi nel periodo ancora "vietato" da parte della lega. Per questi motivi, quindi, al Draft 2022 si passerà dalla scelta n°53 (al momento in mano ai Boston Celtics) a quella n°56 (degli Washington Wizards).