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NBA, niente più obbligo vaccinale nel 2022-23: cosa cambia per Kyrie Irving (e non solo)

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©Getty

La lega ha deciso di non rifarsi più alle regole sanitarie di ogni città, ma di permettere ai giocatori di accedere in campo nella prossima stagione anche qualora abbiano scelto di non vaccinarsi: una "buona notizia" per Kyrie Irving, mentre il nodo restano le trasferte in Canada per sfidare i Raptors

Nonostante la NBA continua a impegnarsi in prima linea nel consigliare a giocatori, allenatori e staff di proseguire con la vaccinazione per limitare il contagio da COVID-19, la lega non introdurrà nella prossima stagione l’obbligo vaccinale per chi dovrà accedere alle arene o scendere in campo: i giocatori non vaccinati in particolare verranno sottoposti a test periodici, con una frequenza e seguendo modalità che verranno definite nelle prossime settimane d’accordo con la NBPA - il sindacato che rappresenta gli atleti della lega. Dopo che la scorsa stagione la decisione era stata demandata all’ordinamento previsto nelle singole città - creando “scompensi” come nel noto caso di Kyrie Irving, costretto a restare fuori in tutte le gare casalinghe dei Nets dato l’ordinamento restrittivo previsto dalle autorità sanitarie di New York - la NBA toglierà l’obbligo, ben consapevole che oltre il 95% dei giocatori si è già sottoposto alla vaccinazione e ai richiami.

Il problema con i Raptors: le trasferte in Canada richiedono la vaccinazione

Una notizia che potrebbe cambiare in parte gli scenari di mercato riguardanti proprio Irving - che ha prolungato di un anno il suo accordo con i Brooklyn Nets sfruttando la player option prevista dal suo contratto, ma che al momento non rientra nei piani della squadra di New York che sta cercando la giusta trade per liberarsi di lui. Riguardo la questione vaccinale invece il nodo cruciale resta quello legato ai Toronto Raptors, visto che il Canada a oggi mantiene ancora in vigore una regolamentazione che permette soltanto ai vaccinati di superare il confine: nel caso in cui le indicazioni sanitarie non dovessero cambiare, per Irving, per Thybulle (così come successo ai playoff lo scorso aprile) e non solo, le partite in trasferta contro i Raptors resteranno le uniche da non poter disputare.

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