
NBA, Kevin Durant e il documentario che omaggia le "point god" di New York City. FOTO
Nelle vesti di produttore, insieme al suo agente Rich Kleiman, la superstar dei Brooklyn Nets confeziona un documentario che rende omaggio al periodo d'oro delle point guard newyorchesi, che dall'asfalto della Grande Mela arrivavano spesso e volentieri a dominare i parquet della NBA. Da Mark Jackson a Rod Strickland, da Kenny Anderson a Stephon Marbury, senza dimenticare le leggende dei playground come Rafer "Skip to my Lou" Alston e "Smush" Parker, la lista dei protagonisti è lunga e prestigiosa

"NYC POINT GODS" | Il termine "guards" tramutato in "Gods" (divinità) e un sottotitolo che spiega il resto, citando Frank Sinatra: "Ce l'hanno fatta qui. Ce la possono fare ovunque". Quel qui ovviamente è la Grande Mela, New York City, la città che soprattutto durante la fine degli anni '80 e i primi anni '90 ha recitato il ruolo della "Mecca" della pallacanestro

SAM ELIAD (REGISTA) | Prima di firmare "NYC Point Gods", Eliad si era messo in luce alla regia di un documentario intitolato "Days after your departure"

BOBBITO GARCIA | Tantissimi gli ospiti intervenuti alla première del documentario, e se si parla di New York non si può prescindere da Bobbito Garcia, leggendario DJ e grandissimo appassionato di basket, protagonista da oltre 40 anni della scena newyorchese, esperto di sottoculture e testimone in prima persona della loro affermazione (dall'hip hop allo skateboarding, passando anche per il basket di strada)

PAUL PIERCE | Tatum non era l'unica leggenda dei Celtics presente: ecco "The Truth", Paul Pierce

SABRINA IONESCU | Orgoglio locale, ora che gioca per le New York Liberty della WNBA, dopo essere nata in California ed essersi affermata al college a Oregon. Sabrina Ionescu è una delle giocatrici di basket più forte in circolazione

NANCY LIEBERMAN | Prima giocatrice, poi allenatrice, per lei basti dire che da anni è già nella Hall of Fame di Springfield. Un gigante della pallacanestro femminile

KENNY SMITH | Quando vai al college ad Archbishop Molloy High School e sei allenato da coach Jack Curran, hai il pedigree perfetto del giocatore newyorchese. Poi a North Carolina per un'ottima carriera NCAA, prima di sbarcare nella NBA (6^ scelta assoluta nel 1987) e arrivare al titolo NBA nel 1994 e nel 1995 da protagonista con gli Houston Rockets. Oggi lavora per TNT all'interno dello show Inside the NBA

MARK JACKSON | Altro giocatore che più newyorchese non si può. Dalla nascita (Brooklyn, NY) al liceo (Bishop Loughlin Memorial HS, nel suo quartiere), fino al college con St. Johns e poi anche nella NBA, scelto alla 18^ chiamata nel 1987 proprio dai Knicks. Rookie dell'anno nel 1988, già All-Star la stagione successiva, ha guidato la lega per assist nel 1997 e il suo nome è molto in alto nella graduatoria dei passatori all-time. Anche lui oggi coinvolto come ottimo analista televisivo per ABC insieme a Jeff Van Gundy e Mike Breen

TALIEK BROWN | Ai tifosi NBA forse il suo nome non dice nulla, perché nella lega non ci è mai arrivato, ma dopo il liceo nel Queens Brown si è laureato campione NCAA con UConn nel 2004

OMAR COOK | New York 100% anche per questo ragazzo nato a Brookyn, andato al liceo a Christ The King e poi al college a St. John's. Scelto al secondo giro dagli Orlando Magic al Draft 2001, la sua carriera NBA è stata di sole 22 partite, tra Portland e Toronto, mentre quella europea si è sviluppata a lungo, portandolo anche in Italia dove ha giocato per l'Olimpia Milano nel 2011-12

METTA WORLD PEACE & OMAR COOK | E qui Cook è in posa con un'altra leggenda del basket newyorchese, l'ex Ron Artest, oggi Metta World Peace

METTA WORLD PEACE | Nato a Queensbridge, New York (nel Queens), l'allora Ron Artest resta a casa al college - scegliendo St. John's - e poi sbarca nella NBA nel 1999, 16^ scelta dei Chicago Bulls. Nel 2004, mentre gioca con gli Indiana Pacers, è un All-Star e viene votato miglior difensore NBA; nel 2010, con la maglia dei Lakers, è campione NBA al fianco di Kobe Bryant e Pau Gasol

"SMUSH" PARKER | Anche lui ha giocato al fianco di Kobe Bryant in una versione dei Lakers meno "nobile". Ma la sua reputazione newyorchese la deve a uno dei playground più famosi in città ("The Cage, ovvero West 4th") dove era presenza fissa, prima di andare al college nel Bronx, a Fordham. Per lui cinque stagioni NBA e tante annata oltreoceano

KENNY ANDERSON | Come Kenny Smith è stato allenato da Jack Curran ad Archbishop Molloy HS, l'eccellenza dei licei per ogni giocatori newyorchese. Ha incantato al college a Georgia Tech, meritandosi la seconda chiamata assoluta al Draft 1991 da parte dei New Jersey Nets. All-Star nel 1994, ha giocato ottime stagioni NBA anche con i Boston Celtics (insieme a Paul Pierce) e i Portland Trail Blazers

RAFER ALSTON | Ha raggiunto anche una finale NBA, con gli Orlando Magic nel 2009 (dopo essere stato scelto da Milwaukeel al Draft del 1998), ma la sua reputazione la deve al suo soprannome, con cui è meglio conosciuto ("Skip to my Lou") e al tour streetball di And1 che negli anni '90 ha riportato di gran moda in tutto il mondo la pallacanestro di strada. Autentica leggenda del basket made in NYC, con una solida carriera NBA

ANDRE BARRETT | Dal Bronx (dove è nato) fino alla NBA, dove non ha lasciato il segno ma dove è riuscito negli anni a vestire comunque cinque maglie. Dopo il liceo alla Rice HS, dal 2000 al 2004 è stato una delle point guard migliori d'America a livello collegiale con la maglia di Seton Hall, nel vicino New Jersey

ROD STRICKLAND | Un altro prodotto del Bronx, capace di una grande carriera NCAA a DePaul tale da meritargli la chiamata al Draft 1988 (19^ scelta) da parte proprio dei New York Knicks, dove gioca assieme a Mark Jackson (preferito poi a lui dalla dirigenza bluarancio). Gli anni migliori in NBA Strickland allora li spende a Portland e poi anche a Washington, dove nel 1998 è leader NBA per assist

GOD SHAMMGOD | Fin dal nome di battesimo, qui siamo nel territorio delle leggende newyorchesi: la sua reputazione al college (a Providence) è altissima, tale da fargli meritare la chiamata al secondo giro al Draft NBA nel 1997. Nella lega giocherà solo una manciata di gare a Washington, prima di imbarcarsi in una lunga carriera internazionale, ma ancora oggi il movimento in palleggio che porta il suo nome "the Shammgod" è tra quelli più apprezzati in ogni campetto d'America

STEPHON MARBURY | Non poteva non mancare un altro newyorchese DOC all'interno di "NYC Point Gods": Marbury nasce a Coney Island (a Brooklyn, dove va al liceo), segue le orme di Kenny Anderson a Georgia Tech e poi sbarca nella NBA con la quarta scelta assoluta nel 1996. Fa coppia con Kevin Garnett a Minnesota, poi gioca tanto per i Nets (dove segna anche 50 punt in una gara) che per i Knicks. Due volte All-Star, è uno dei primi a diventare protagonista anche in Cina, dove a Pechino ha la sua propria statua personale