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Mercato NBA, perché i Miami Heat non hanno fretta di estendere Tyler Herro

MERCATO NBA
©Getty

Pur potendo estenderlo sin dall’inizio dell’estate, i Miami Heat fino a questo momento non hanno mostrato alcuna fretta nel voler allungare il contratto di Tyler Herro. Tra i motivi di questa scelta non c’è solo una cavalcata ai playoff al di sotto delle aspettative, ma anche questioni di mercato legate alle tempistiche

Nel corso dell’estate, diversi dei giocatori scelti nel Draft del 2019 hanno esteso i loro accordi con le rispettive squadre. Da quelli al massimo salariale di Zion Williamson, Ja Morant e Darius Garland a quelle di Keldon Johnson e Terance Mann, diversi giocatori si sono già assicurati il proprio futuro. Tra essi però non figura Tyler Herro: dopo un’annata da rookie che sembrava proiettarlo verso un futuro da All-Star Game e un’ultima regular season in cui ha facilmente vinto il premio di Sesto Uomo dell’Anno, la situazione della giovane guardia ha raggiunto in realtà un punto di stallo. Gli ultimi playoff, infatti, sono stati piuttosto deludenti, perdendo un po’ la fiducia di coach Erik Spoelstra (da 32.3 a 25.4 minuti di media) complici delle percentuali dal campo davvero terribili (41% dal campo e il 23% da tre punti), senza considerare i problemi difensivi che la sua presenza in campo comporta. Non a caso, nella conferenza stampa di fine stagione Pat Riley ha sottolineato la necessità che diventi un giocatore capace di giocare in entrambe le metà campo prima di poter essere considerato un titolare. E fino a quando non lo dimostrerà, difficilmente gli Heat gli proporranno l’estensione di contratto che Herro cerca.

Secondo quanto scritto dal reporter Ira Winderman del Sun-Sentinel, non ci sono motivazioni solo tecniche per la scelta degli Heat di aspettare. “Se gli Heat aspettano ad estenderlo, Herro può essere inserito in qualsiasi scambio, diventando una pedina utile da qui alla deadline di febbraio. Il rischio è quello di perderlo nell’estate del 2023 come restricted free agent, ma non accade quasi mai, come dimostra la vicenda di Deandre Ayton in questa estate. In ogni caso, una decisione non arriverà prima della deadline per le estensioni del 18 ottobre: semplicemente non c’è alcuna fretta da parte degli Heat in questo momento”. Se Herro dovesse firmare un’estensione di contratto, infatti, non potrebbe essere scambiato fino al 15 di gennaio e avrebbe potere di “veto” su ogni trade per un anno dal momento della firma, legando le mani alla franchigia sul mercato — anche perché, in caso di scambio per Kevin Durant o Donovan Mitchell, Herro sarebbe certamente incluso nella trade.

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