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NBA, Gregg Popovich a Sky: "Il basket europeo ha migliorato il basket USA"

INTERVISTA

L'allenatore cinque volte campione NBA si è concesso ai microfoni di Flavio Tranquillo per Sky Sport: "In Europa si gioca una pallacanestro di fondamentali: gli stranieri in NBA ci hanno fatto tornare alle basi, all’ABC del gioco". Il coach dei San Antonio Spurs era presente al Forum di Assago per Italia-Grecia, assistendo al match a bordocampo con Ettore Messina e James Borrego

La presenza di Gregg Popovich, ovunque si muova, non passa mai inosservata. Normale quando un allenatore cinque volte campione NBA e vincente anche con la nazionale statunitense negli ultimi Giochi Olimpici si presenta a bordo campo prima di una grande partita europea come è stata Italia-Grecia. La processione al suo cospetto è impressionante: tantissime personalità diverse vanno a salutarlo, da dirigenti e rappresentanti della FIBA a ex giocatori come Marco Belinelli (che con Popovich ha vinto il suo titolo NBA nel 2014) a Luis Scola (i cui diritti NBA sono stati per anni nelle mani degli Spurs, senza mai portarlo a San Antonio). Popovich, accompagnato dal "padrone di casa" Ettore Messina e da un altro ex capo allenatore NBA come James Borrego, ha salutato tutti con grande calore, seguendo poi il match dalla linea laterale per godersi lo show della sfida tra Giannis Antetokounmpo e Simone Fontecchio.

Popovich, Messina e Borrego

Popovich: "L'Europa e i giocatori europei hanno cambiato la NBA"

Nel corso della sua settimana milanese Popovich ha anche trovato il tempo di concedersi ai microfoni di Flavio Tranquillo per Sky Sport, spiegando come la pallacanestro europea (che coach Pop non ha mai nascosto di apprezzare enormemente) ha cambiato quella USA: "Dieci anni fa il basket americano era principalmente fatto di tiri da tre e schiacciate, e con l’arrivo del basket nelle tv europee, credo fossero tutti molto esaltati da questo. In Europa al contrario si giocava una pallacanestro più di fondamentali: un basket di movimento, in cui ci si muove con la palla e senza la palla, e altre cose di questo genere. Credo che però un po’ i due mondi siano stati lontani, ma adesso ci stiamo riavvicinando. Tutti noi, soprattutto allenatori e dirigenti, iniziamo a capirlo. E grazie all’arrivo di tanti giocatori stranieri nella NBA, abbiamo visto molti più giocatori orientati ad avere grandi fondamentali, abilità diverse, soprattutto per quanto riguarda il tiro e molto disciplinati. In questo senso abbiamo imparato a tornare alle basi, all’ABC del gioco".

Popovich: "Chi è un buon compagno di squadra ha più possibilità di vincere"

Nel corso della sua chiacchierata, Popovich si è anche soffermato sul concetto di "get over yourself", cioè la capacità che hanno i migliori giocatori di mettere il gruppo al di sopra della propria individualità — indicata come una delle chiavi per vincere. "Noi allenatori cerchiamo sempre giocatori che possano essere buoni compagni di squadra: persone che possano andare oltre la loro individualità, perché il gruppo è più importante dei singoli individui. È facile a dirsi: in realtà ti accorgi presto che alcuni riescono a farlo, e altri meno. Tuttavia, se sei un buon compagno di squadra hai molte più possibilità di creare quel senso di squadra che può produrre passione e rispetto l’uno per l’altro in spogliatoio. Alla fine tutto questo ti dà una chance in più di vincere".