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NBA, Draymond Green: "Ho fallito come uomo e leader". E lascia per qualche giorno

PAROLE
©Getty

Dopo il pugno al compagno di squadra Jordan Poole e il video diventato di dominio pubblico, Draymond Green ha parlato in conferenza stampa scusandosi per le sue azioni: "Ho fallito come uomo e leader, ora devo riconquistare la fiducia che ho perso. Sto affrontando delle cose nella mia vita privata che non avrei dovuto portare in campo. Mi prenderò dei giorni lontano dalla squadra per ricalibrarmi, non so quanto starò lontano"

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A tre giorni dalla notizia del suo pugno a Jordan Poole e, soprattutto, all’indomani della pubblicazione del video di quanto accaduto in allenamento, Draymond Green ha deciso di rompere il silenzio. E non lo ha fatto attraverso il suo podcast, come in molti si aspettavano, ma ha scelto di parlare in conferenza stampa per poter anche rispondere alle domande dei giornalisti, senza volersi nascondere da quello che ha fatto. "Mercoledì ho sbagliato. Mi sono scusato con la squadra e con Jordan. Dopo la pubblicazione del video provo enorme imbarazzo non solamente per aver commesso quelle azioni, ma anche per quello che Jordan deve sopportare, quello che la squadra deve sopportare, quello che l'organizzazione deve sopportare e anche la famiglia di Jordan. Mi sono scusato anche con sua madre e suo padre per quello che hanno dovuto vedere". Green ha poi continuato: "Sono un essere umano con molti difetti e li conosco meglio di chiunque altro. Ho lavorato molto su me stesso, ma c’è ancora molto da fare. Mercoledì ero in un momento davvero, davvero brutto mentalmente: ci sono cose con cui sto facendo i conti nella mia vita privata che non avrei dovuto portare in campo. Ho fallito come uomo e come leader: dovrò riguadagnarmi il rispetto e la fiducia dello spogliatoio".

Green lontano dagli Warriors: "Mi prenderò del tempo, non so quanto"

Green ha anche detto che si allontanerà dalla squadra per qualche giorno per concentrarsi su se stesso e per permettere alla squadra di "guarire" da quanto successo, ma anche che non sa quanto a lungo durerà questa sua assenza (anche in attesa di capire quale sarà la punizione della squadra). Ci ha però tenuto a sottolineare che la situazione contrattuale sua e di Poole (entrambi in attesa di un’estensione di contratto che potrebbe non concretizzarsi) non ha influito su quanto accaduto: "Non sono quel tipo di persona che conta i soldi nel portafoglio degli altri. Vorrebbe dire odiare qualcuno, e non è una cosa che faccio".

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Il quattro volte campione NBA ha anche commentato il fatto che il video sia diventato di dominio pubblico: "Penso che sia una stro...a: i video di quando proviamo gli schemi non diventano pubblici. Ho visto il video almeno 15 volte, forse di più. E mi sono detto: 'Appare davvero brutto, persino peggio di quanto pensassi. Patetico'. Ma il video è stato fatto trapelare proprio per farlo sembrare così. È stato tagliato perché si vedesse il momento in cui io mi avvicino a lui, non c’è l’audio, perciò ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato. Mi ha fatto dire: 'È orribile, bruttissimo'. E quello che ho fatto è effettivamente orribile e bruttissimo in base a quello che si vede. Ringrazio gli Warriors per aver lanciato un'investigazione: non era un atto dovuto, sono contento che vogliano andare fino in fondo”.

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