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NBA, Sacramento Kings, tornano a suonare campane (in allenamento). E che show Brown. VIDEO

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"Un modo per premiare in allenamento tutte le giocate che non finiscono nel boxscore": Jay Triano descrive così al suo collega Mike Brown (che si è improvvisato reporter per una volta) la scelta di mettere una campanella da suonare in allenamento dopo ogni azione che permette di aiutare i compagni. Soprattutto un modo per evocare un passato vincente lontano ormai due decenni, nella speranza che quelle soddisfazioni possano essere vissute di nuovo

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I Sacramento Kings non vincono un titolo NBA dal 1951, quando erano ancora conosciuti come Rochester Royals, ma Harrison Barnes è stato il primo in qualche modo a far sì che nel campo d’allenamento della squadra californiana si tornasse a parlare di “ring”. La parola anello infatti in inglese è la stessa che si declina come verbo quando tocca suonare una campana - il nuovo oggetto spuntato in casa Kings e con cui a Sacramento vogliono premiare simbolicamente in allenamento tutte quelle giocate d’intensità fondamentali per la resa del gruppo che non finiscono però sul foglio delle statistiche. L’onore di aprire le danze è toccato a Barnes, con la campanella che poco dopo si è parzialmente lesionata (prima di essere prontamente sostituita e riutilizzata).  “Vogliamo premiare i giocatori e dare un riconoscimento a chi si impegna per il gruppo, sappiamo bene che esiste un significato simbolico e un legame tra Sacramento e le campane”, ha sottolineato l’assistente allenatore Jay Triano, intervistato per l’occasione da coach Mike Brown che si è improvvisato reporter (scatenando l'ilarità generale, come mostra il video in testa all'articolo). Allusione a quanto accadde nel 2022 quando Phil Jackson - allora odiato allenatore Lakers - definì Sacramento una città di “vecchie mucche” e i tifosi in risposta si presentarono muniti di campanacci all’interno dell’arena durante le finali di Conference tra le due squadre. Non solo dunque un simbolo, ma anche una chiave per rievocare in parte quell'atmosfera: chissà se funzionerà per ritrovare almeno speranze di tornare a giocare i playoff.