Negli anni '90 i Sonic Youth erano una delle band più in voga a New York e nel mondo. Negli anni '90 anche i Knicks viaggiavano ai piani alti NBA, per merito di Patrick Ewing e John Starks. Un video che in qualche modo unisce i due mondi e che per anni si era considerato perso (introvabile anche su YouTube) è tornato oggi alla luce
Era il 17 maggio 1994. Era una New York City diversa. Ed erano dei New York Knicks diversi. Erano sul 2-2 nella serie di semifinale di conference contro i Bulls, ad esempio (anche se Michael Jordan non c'era più, impegnato a inseguire il suo sogno nel baseball). Il giorno dopo - il 18 maggio - avrebbero vinto gara-5, ma avrebbero avuto bisogno della settima gara (e di una vittoria 87-77) per eliminare Chicago e - dopo aver fatto lo stesso con Indiana - raggiungere le finali NBA. Era la squadra allenata da Pat Riley in panchina, con Patrick Ewing sotto canestro ovviamente, ma anche quella di Charles Oakley e Anthony Mason, i due "enforcer" che rispecchiavano al meglio lo spirito da duri di una squadra e di una città che aveva anche uno strano eroe: John Starks. Segnava quasi 20 punti di media a sera, nonostante non fosse stato neppure mai scelto al Draft NBA. Per questo piaceva così tanto ai tifosi e a... Kim Gordon. Sì, la voce dei Sonic Youth, un gruppo culto a metà anni '90, newyorchese nel DNA, formatosi solo all'inizio di quel decennio, ma già capaci di costruirsi un nome e meritarsi un invito su uno dei palcoscenici più famosi in città, quello del Late Show con Dave Latterman (che andava in scena al celebre Ed Sullivan Theater, all'angolo tra Broadway e la 53^ Strada). E quella sera, quel 17 maggio 1994, i Sonic Youth da Letterman suonano uno dei loro inni, "Bull in the heather", e Kim Gordon davanti alle telecamere di CBS imbraccia il basso e canta indossando la canotta n°3 di John Starks.
"Nessuno nella storia della tv ha raggiunto la bellezza di Kim Gordon che indossa la maglia dei Knicks", si dice. Quel video, però, per anni sparisce dal web, introvabile, nonostante fosse una delle performance live più chiacchierate di sempre. Fino a che non viene riscoperto solo recentemente grazie a quelli di Digg, un aggregatore che si prefigge di "scavare nel caos di Internet". E scavando recupera il video (perduto) di un'esibizione che nel frattempo aveva assunto contorni leggendari, perché - come è stato scritto (esagerando giusto quel "filo") - quei pochi minuti vengono addirittura considerati da alcuni "il punto più alto della civilizzazione". Anche per merito della canotta bluarancio di John Starks.