Complice l'infortunio prima di LaMelo Ball e poi anche quello di Terry Rozier, il prodotto di NC State - a lungo tra i free agent sul mercato - ha trovato spazi e minuti a Charlotte. Dopo che in estate si era messo in testa di inseguire il sogno NFL, da defensive end: "Giuro che ce l'avrei fatta"
In attesa del ritorno di LaMelo Ball, gli Charlotte Hornets sono scesi sul parquet del Madison Square Garden schierando come point guard titolare Dennis Smith Jr., l'ex scelta n°9 al Draft 2017 dei Dallas Mavs, messo sotto contratto in estate dalla squadra del North Carolina. Smith Jr. ha chiuso in doppia doppia (14 punti e 11 assist), approfittando anche della contemporanea assenza dell'altra guardia titolare degli Hornets, Terry Rozier. Un'occasione inaspettata di avere minuti (37 a New York, 34 la gara prima ad Atlanta) e visibilità per un giocatore che in estate aveva pensato - seriamente, assicura lui - di andare a giocare a football nella NFL. "Al mio ex agente l'avevo detto: se non arriva una chiamata NBA, oltreoceano io non ci vado. Se le cose non si sistemano, allora provo a giocarmi la carta NFL. Ero serio - assicura - ho lavorato tanto in sala pesi e messo su parecchi chili. Ci volevo provare davvero".
Invece è arrivato il contratto con Charlotte - annuale a 2.1 milioni di dollari - e in questo avvio di stagione si è guadagnato i complimentid di coach Clifford: "Ha talento e anche se non è più l'atleta di una volta per via degli infortuni che ho dovuto supportare rimane un prodigio fisico, anche per una lega come la NBA". E anche per la NFL, assicura il diretto interessato, convinto che un ruolo da defensive end sarebbe stato alla sua portata, dopo una carriera di tutto rispetto con protezioni e casco ai tempi del liceo: "Giuro che sarei arrivato in NFL, ne sono sicuro". Agli Hornets, oggi, sono più contenti che il suo piano B non abbia funzionato.