NBA, le opinioni dei dirigenti avversari sul caos in casa Brooklyn Nets
Anche all’interno della NBA non si fa altro che parlare di quanto sta accadendo in casa Brooklyn Nets, tra la sospensione di Kyrie Irving e quello che potrebbe succedere con Kevin Durant. The Athletic ha chiesto in forma anonima a diversi dirigenti e proprietari di altre squadre la loro opinione sul presente e sul futuro delle due stelle
DIRIGENTE 1 SU IRVING | "La sua carriera non è vicina alla conclusione. È come Latrell Sprewell in passato: indipendentemente da quanto oltraggioso sia qualcosa, c’è sempre qualcuno che esiste un Gesù là fuori che può salvarli"
DIRIGENTE 2 SU IRVING | "Non lo prenderemo nella nostra squadra, ma qualcuno lo farà. Ci sarà sempre qualcuno che lo vorrà col suo talento"
DIRIGENTE 3 SU IRVING | "Il problema è: ma sarà in grado di giocare?. Non importa quale sia il motivo per cui non puoi giocare, ma per essere un giocatore bisogna essere in campo. E anche prima di tutto quello che è successo prima del Covid, metà delle volte non aveva voglia di giocare a basket. Bisogna anche considerare che ha un’età per la quale gli infortuni si faranno più frequenti. È probabilmente uno dei primi dieci giocatori della lega, ma anche un enorme rischio"
DIRIGENTE 4 SU IRVING | "Ci vuole un’organizzazione speciale e un allenatore serio per gestirlo. Viene in mente che Miami potrebbe essere l’ideale, ma anche loro potrebbero non volerlo. Se non hai la giusta struttura, non ha senso prendere un giocatore così difficile da gestire. Non si sa mai quando giocherà. Già non era il giocatore più sano del mondo, ma ora l’opposto di un bene, che è quello che vorresti avere da uno pagato così tanto: una persona di cui puoi fidarti che ti dia esattamente quello per cui paghi"
DIRIGENTE 5 SU IRVING | "Ci sarà sempre una squadra abbastanza disperata da vendere la sua anima per uno così anche solo con un contratto breve, pensando di avere la giusta leadership per gestirlo. Ma penso che comunque da adesso in poi andrà avanti con contratti di un anno. Non credo che nessuno voglia dargli un accordo lungo… come puoi giustificarlo, considerando che non gioca mai una stagione intera? Non ci si può fidare che faccia la cosa giusta"
DIRIGENTE 6 SU IRVING | "Non so cosa succederà, ma la situazione è molto brutta. Ciò nonostante, non credo che la sua carriera sia finita, anche se di sicuro è un ostacolo. Ha fatto del male a se stesso, il mercato per lui sarà certamente ridotto. E per qualsiasi giocatore ha la sua importanza: con l’andare del tempo, diventa sempre più difficile. Penso comunque che un paio di squadre lo prenderebbero, forse anche qualcuna di più"
DIRIGENTE 4 SU KD | "Considerando la storia di Sean Marks e quello che ha fatto a Brooklyn, e considerando i giocatori che ci sono in questo Draft, non vedo come non possa distruggere tutto e ricominciare da capo. Forse c’è pressione da parte della proprietà per vincere. Ma se fosse tutto nelle sue mani, sarebbe naturale aspettarsi che scambino Durant"
DIRIGENTE 7 SU KD | "Fossi in loro, cercherei una giovane stella e un mucchio di scelte per ripartire. Lo hanno già fatto in passato e possono farlo di nuovo. In estate la situazione era diversa, ora a stagione iniziata alcune squadre vedono delle crepe nelle loro fondazioni e cominciano a pensare che qualcuno come Kevin Durant potrebbe cambiare completamente la loro traiettoria"
DIRIGENTE 6 SU KD | "Immagino che ci sia un qualche tipo di accordo con KD dicendogli: ‘Se vuoi essere scambiato, ti scambieremo. E non ti manderemo a New Orleans, Sacramento o Indiana’. E se il meglio che possono trovare i Nets sono i Lakers, allora fossi nei Lakers aspetterei che la situazione precipiti ancora di più"
DIRIGENTE 8 SU KD | "Non li vedo rinunciare a Durant, non ancora. Sono arrivati fino a questo punto, adesso vorranno vedere fino a dove possono arrivare, specialmente con un nuovo allenatore in arrivo"
DIRIGENTE 5 SU KD | "La sospensione di Irving è un ulteriore passo per liberarsene, che sia tagliandolo scambiandolo. E non mi immagino che KD voglia rimanere lì, non tanto per il suo rapporto con Kyrie, ma perché il talento che avrebbe attorno in quel roster sarebbe inferiore al punto in cui è nella sua carriera. Non ce lo vedo a dire ‘Sì, voglio rimanere qui e finire all’ottavo posto a Est nei prossimi tre anni’. A quel punto chiederebbe di nuovo di essere scambiato"