Era 0/11 al tiro nelle ultime 5 partite prima di segnare dall'angolo a tre minuti dalla fine contro Charlotte. Ma nel frattempo coach Doc Rivers ha mandato Tucker in marcatura su alcuni dei migliori realizzatori della lega, da Markkanen ad Antetokounmpo, da Towns a Durant. E i risultati sono stati straordinari
Un canestro nelle ultime cinque partite (tre delle quali vinte). Due punti in 166 minuti trascorsi in campo. Sono statistiche che getterebbero nella disperazione chiunque - sono invece un punto di orgoglio per P.J. Tucker. Non che l'ala dei Sixers non amerebbe segnare di più e contribuire maggiormente anche in attacco, ma da sempre la sua specialità è la difesa e l'ultima serie di cinque partite disputate è lì una volta di più a dimostrarlo. Il canestro mandato a segno a meno di tre minuti dalla fine nel ko subìto da Philadelphia a Charlotte (1/4 in serata al tiro per lui), è il primo negli ultimi 12 tentativi: Tucker infatti non aveva tirato neppure una volta (in 30 minuti) nella gara contro Utah, per poi concludere con 0/1 (in 32 minuti) contro Milwaukee, 0/1 (in 33) contro Minnesota e con 0/6 (in 37) contro Brooklyn. Ma il minutaggio che coach Rivers continua a dare al neo-arrivato in casa Sixers è segno dell'importanza fondamentale di Tucker nell'altra metà campo, quella difensiva. E c'è un dato che lo testimonia: i giocatori da lui marcati nelle 4 gare precedenti a quella con gli Hornets sono sempre andati sotto media - e si parla di alcuni dei migliori realizzatori di questa lega.
La "cura" Tucker per Markkanen, Antetokounmpo, Towns e Durant
Con Tucker alle calcagna, da difensore primario, Lauri Markkanen ha sfoggiato un misero 2/4 al tiro (in una serata da 15 punti, oltre i 7 sotto la sua media stagionale); Giannis Antetokounmpo si è fermato a 6/14 per 14 punti (dei 25 totali, 5 sotto media), Karl-Anthony Towns addirittura è stato lasciato senza canestri (0/4 contro Tucker, in una gara da 12 punti, quasi 10 sotto la sua media) e Kevin Durant a 4/7 (per 10 dei suoi 20 punti, pure lui quasi 10 sotto media). Markkanen, Antetokounmpo, Towns e Durant: quattro grandi attaccanti, contro un solo, grande difensore. Philadelphia ha trovato quello che cercava, a Miami sentono molto la sua mancanza.