NBA, i risultati di oggi: Golden State ancora ko in trasferta, Jokic mostruoso da 43 punti

Dall’altra parte invece Fred VanVleet si regala un massimo stagionale da 39 punti con 13/25 al tiro, un perfetto 11/11 dalla lunetta, otto rimbalzi, ma sbaglia la tripla che a una manciata di secondi dalla sirena avrebbe regalato a Toronto il pareggio e probabilmente anche l’overtime. Super doppia doppia per Scottie Barnes, che ne mette 27 e 10 assist, con sette rimbalzi e 10/16 dal campo: buone notizie insomma per i Raptors, nonostante la terza sconfitta in fila

CHARLOTTE HORNETS-DETROIT PISTONS 134-141 OT | I Pistons rovinano il ritorno in campo di LaMelo Ball - autore di 23 punti e 11 assist con 5/13 dall’arco, uscito poi per falli sul finire dei regolamentari - battendo a domicilio gli Hornets dopo un tempo supplementare grazie ai 27 punti in uscita dalla panchina di Alec Burks e ai 25 di un Killian Hayes protagonista in quintetto al posto dell’infortunato Cade Cunningham. Interrotta così da Detroit una striscia di tre sconfitte in fila

CHICAGO BULLS-NEW YORK KNICKS 120-128 OT | Quinta vittoria in fila per i Knicks che non vogliono smettere di dimostrare di essere una squadra da playoff, rimasti aggrappati al match dopo che Julius Randle aveva mancato il canestro in step-back che sarebbe valso la vittoria della partita dopo 48 minuti e scatenati in un overtime da 11-3 in cui Chicago si ritrova senza energie - propio come accaduto contro Atlanta 48 ore fa. Per i Bulls è il quinto ko nelle ultime sette, scivolati fuori dalla zona play-in a Est

Terza gara tra le ultime quattro di Julius Randle da 30+ punti: sono 31 con 8/19 al tiro, 13 rimbalzi, sette assist e un 12/15 dalla lunetta che racconta l’aggressività con cui il giocatore di New York ha puntato il ferro. Massimo in stagione per Jalen Brunson - la vera chiave di volta del quintetto Knicks in questa stagione: 30 punti e sette assist, utili ad armare la mano di RJ Barrett (22 punti) e Quentin Grimes (14), che realizzano quattro triple a testa in un match da 18/34 di squadra dalla lunga distanza (52.9%)

Continua invece la mediocre stagione dei Bulls, che non vanno oltre i 32 punti con 8/18 al tiro di DeMar DeRozan (autore anche del bersaglio che vale il pareggio e l’overtime), che il suo contributo non lo ha fatto mai mancare ma che non riesce a dare la scossa definitiva a una squadra che raccoglie 25 punti con 23 tiri da parte di Zach LaVine. Un gruppo a cui manca ancora l’infortunato Lonzo Ball, ma che non pare aver ancora trovato la giusta chimica per iniziare a vincere con continuità

SAN ANTONIO SPURS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 112-128 | Se Damian Lillard sta bene, si vede e soprattutto si nota: tornato lui, i Blazers hanno ricominciato a vincere - cinque successi nelle ultime sei gare - con l’attacco più produttivo dell’intera NBA e gli Spurs già in enorme affanno che possono davvero poco contro una squadra lanciata come Portland. Per San Antonio alla sirena finale restano i 25 punti di Keldon Johnson, i 14 realizzati da Doug McDermott e i 13 di Keita Bates-Diop

Alla sirena finale sono 37 punti con 7/14 dall’arco per Damian Lillard, che aggiunge anche cinque rimbalzi, otto assist e un paio di recuperi, in un mese di dicembre straordinario che finora lo ha portato a segnare oltre 34 punti di media. San Antonio non riesce mai a riportarsi a contatto, in un match in cui Anfernee Simons aggiunge 23 punti e 5/9 dall’arco, mentre sono 15 con sette rimbalzi e sei assist per Jusuf Nurkic: i Blazers a Ovest fanno sul serio nell’andare a caccia di un posto ai playoff

INDIANA PACERS-GOLDEN STATE WARRIORS 125-119 | Tredicesima sconfitta su 15 gare disputate in trasferta per Golden State, che va sotto di 20 lunghezze all’intervallo complice un secondo quarto da 47 punti per i Pacers e non riesce più a rimettere in parità la sfida. Merito anche dei padroni di casa che resistono ai tentativi di rimonta degli avversari grazie ai 29 punti di Tyrese Haliburton, i 21 di Myles Turner e i 24 di Bennedict Mathurin dalla panchina, ritrovando il successo dopo due ko in fila con una serata da 16 triple a segno

Steph Curry è indemoniato nel primo tempo segnando 27 punti per sopperire alle assenze di Klay Thompson e Andrew Wiggins, ma deve alzare bandiera bianca a due minuti dalla fine del terzo quarto per un infortunio alla spalla, procuratosi nel tentativo di rubare un pallone a Jalen Smith. Per lui alla fine ci sono 38 punti in 30 minuti a cui si aggiungono i 20 di Jordan Poole, mentre Draymond Green suggella una prestazione da un punto (minimo stagionale) e 6 palle perse con due falli tecnici che gli valgono l’espulsione a inizio quarto periodo

OKLAHOMA CITY THUNDER-MIAMI HEAT 108-110 | Tyler Herro si prende palcoscenico e vittoria contro i Thunder, vestendo i panni del trascinatore nella vittoria in volata a Oklahoma City, mandando a bersaglio a 4.9 secondi dalla sirena un tiro dalla media distanza che vale il definitivo sorpasso, seguito poi dagli errori di Shai Gilgeous-Alexander (che chiude con 27 punti, otto rimbalzi e sette assist) e di Josh Giddey che mancano l’appuntamento con i due punti del pareggio e dell’overtime (con il giovane talento australiano autore di 19 punti, 11 rimbalzi e 7 assist)

Serata speciale invece per Herro che chiude con nove triple a bersaglio - mai così tante nella sua carriera - e 35 punti complessivi, in una serata da 24 canestri pesanti a bersaglio complessivi degli Heat, ancora senza Jimmy Butler tenuto a riposo a causa dei continui fastidi al ginocchio destro. Doppia doppia da 15 e 13 rimbalzi per Bam Adebayo, mentre sono 14 i punti in uscita dalla panchina per Duncan Robinson che tira 4/8 dall’arco, provando a ritagliarsi nuovamente un ruolo importante nella rotazione della squadra della Florida

DALLAS MAVERICKS-CLEVELAND CAVALIERS 90-105 | In trasferta le cose in questa stagione non sono sempre andate per il verso giusto per Cleveland, ko in otto delle precedenti nove sfide fuori casa prima di arrivare a Dallas e prendersi con merito un successo conquistato già nel primo tempo grazie a un cruciale 17-0 di parziale che ha spaccato in due la sfida. Dallas ha poi faticato non poco a inseguire, non riuscendo mai a portare in singola cifra lo svantaggio in un match mai realmente in discussione

Una piccola "vendetta" personale per Donovan Mitchell, che segna 34 punti con 13/20 al tiro e 6/9 dall’arco (con +20 di plus/minus) in quello che è il primo incrocio tra lui e Doncic dopo l’ultimo episodio della serie playoff dello scorso anno che condannò i Jazz all’eliminazione, mentre al suo fianco in un quintetto tutto in doppia cifra Lamar Stevens ne aggiunge 18 con 11 rimbalzi e 8/15 al tiro, con Evan Mobley e Jarrett Allen che ne firmano 14 a testa

Continuano dunque i soliti problemi per i Mavs, che non riescono a raccogliere il successo nonostante Luka Doncic chiuda con 30 punti, 9/23 al tiro, sei assist e la solita prestazione da trascinatore e All-Star in attacco. Ne aggiunge 20 Christian Wood in uscita della panchina, con 4/7 dall’arco e sette rimbalzi, ma la sostanza per Dallas non cambia - che incassa così la terza sconfitta nelle ultime quattro gare. A condannare i texani è soprattutto il 39.2% al campo di squadra: con percentuali del genere difficile pensare di battere i Cavaliers di questa stagione

L.A. CLIPPERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 99-88 | Un minimo di continuità non guasta per i Clippers, che con il quintetto base al completo raccolgono la terza vittoria consecutiva confermandosi al sesto posto a Ovest con due gare in più giocate rispetto a Portland e Phoenix che la precedono. I padroni di casa partono lenti sbagliando 13 dei primi 15 tiri e salgono sopra al 30% di squadra solo nel terzo quarto, ma con la difesa non permettono mai ai T’Wolves di andare via

Con le squadre appaiate a quota 71 a inizio del quarto periodo, è un parziale di 25-9 a decidere la sfida grazie alle triple di Luke Kennard (16 punti) e Nicolas Batum (13), a cui si sono poi aggiunti quattro punti di un Paul George in tripla doppia (17 punti, 11 rimbalzi e 11 assist). Il miglior realizzatore per i losangeleni è però Kawhi Leonard con 19, dominando sotto canestro (62-48 a rimbalzo) nonostante i 19 di Anthony Edwards e gli 11+13 di Rudy Gobert, infliggendo ai T’Wolves il terzo ko in fila

DENVER NUGGETS-WASHINGTON WIZARDS 141-128 | I due ex di serata Will Barton (22 punti) e Monte Morris (20) firmano entrambi il loro massimo stagionale al primo ritorno a Denver, ma neanche i 24 di Kyle Kuzma riescono a evitare l’ottava sconfitta consecutiva di Washington, complici le assenze di Beal e Porzingis. A mancare è soprattutto la difesa, visto che Denver può fare quello che le pare tirando con il 65% di squadra e segnando l’incredibile cifra di 98 punti in area nel match per assicurarsi la terza vittoria consecutiva

Nikola Jokic in particolare non trova nessuna opposizione sotto canestro: alla fine sbaglia solamente tre dei 20 tiri tentati (un errore da due e due triple sbagliate) e chiude con il suo massimo stagionale da 43 punti con 14 rimbalzi, 8 assist e 5 recuperi pur con 8 palle perse, segnando 9 dei 10 liberi procurati. Ne mette anche 23 Bones Hyland dalla panchina (8/11 al tiro) e 22 Aaron Gordon in quintetto (8/14) per i Nuggets, che per la verità tirano anche male da tre punti (appena 4 su 16 di squadra) ma chiudono con +21 a rimbalzo (45-24)