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NBA, Michael Jordan mancato MVP e non solo: i premi più "sbagliati" della storia
Il numero di premi di MVP vinti da Michael Jordan, il miglior giocatore dell’anno non sempre apprezzato e alle volte “dimenticato” dopo aver ricevuto il premio, Andre Iguodala e Derrick Rose: HoopsHype ha raccolto alcune delle scelte e delle votazioni più contestate nella storia NBA, tornando a farne parlare e contestando alcune assegnazioni. Voi come la pensate a riguardo? Sono state delle indicazioni giuste o c’era qualcosa che poteva essere fatto in modo diverso? Scopriamo insieme di quali decisioni si parla
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BILL RUSSELL IN CARRIERA HA VINTO PIÙ PREMI DI MVP CHE SELEZIONI NEL 1° QUINTETTO ALL-NBA | Sì può essere il miglior giocatore NBA senza però essere inserito tra i cinque che più di altri si sono distinti in campo? Beh, a rigor di logica no, ma è quanto accaduto a Bill Russell - che nei suoi 13 anni di carriera non solo ha conquistato 11 titoli, ma anche vinto cinque premi di MVP - a fronte di sole tre selezioni nel cosiddetto “1-Team”: un non senso dovuto alla differenza d’opinione di chi ha votato, che gli preferì una volta Bob Pettit e un’altra Wilt Chamberlain
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DAVE COWENS COME BILL RUSSELL: VOTATO MVP NEL 1972-72, MA NON LE 1° QUINTETTO ALL-NBA | Il suo nome fu una sorpresa per molti, che si aspettavano la selezione di Kareem Abdul-Jabbar come MVP - tanto che non esitarono a indicarlo nel 1° quintetto All-NBA al suo posto, creando quel paradosso assurdo già citato prima per Bill Russell
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MICHAEL JORDAN HA VINTO "SOLTANTO" 5 PREMI DI MVP IN CARRIERA | La sensazione comune è che potessero essere almeno sette - considerando gli anni in cui a portare a casa la statuetta sono stati Charles Barkley e Karl Malone - forse otto, se si tiene conto della sua produttività nel corso della terza stagione in NBA: la verità è che, con Michael Jordan in campo, era difficile pensare che quel riconoscimento potesse essere di altri. Averne assegnati soltanto cinque al n°23 dei Bulls forse è stato riduttivo
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JERRY SLOAN NON HA MAI VINTO IL PREMIO DI ALLENATORE DELL'ANNO | Quarto all-time per numero di vittorie in carriera (1.221), coach Jerry Sloan è stato uno dei migliori allenatori ad aver calcato un parquet NBA - protagonista delle storiche sfide (perse) contro i Bulls di Michael Jordan con i suoi Utah Jazz. Tutti quelli che gli stanno davanti - e anche dietro - in classifica hanno vinto almeno un riconoscimento, lui invece non è mai stato premiato a fine anno
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TIM DUNCAN NON HA MAI VINTO IN CARRIERA IL PREMIO DI DIFENSORE DELL’ANNO | Uno dei migliori giocatori all-time della storia NBA, attacco e difesa: stoppatore eccezionale, centro che per la sua epoca è stato rivoluzionario - facendo dell’applicazione e della lettura a protezione del ferro una delle sue forze. Pensare però che Duncan non ha mai vinto il premio di miglior difensore dell’anno: Dikembe Mutombo, Kevin Garnett, ma anche Marcus Camby e il suo compagno di squadra Bruce Bowen gli hanno “tolto” questo riconoscimento
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WILT CHAMBERLAIN HA CHIUSO LA STAGIONE CON 50 PUNTI DI MEDIA SENZA VINCERE IL PREMIO DI MVP | Quello che resta uno dei record inavvicinabili della storia NBA è la stagione 1961-62 di Wilt Chamberlain, autore di 50.4 punti e 25.7 rimbalzi di media, con prestazioni rimaste nella storia del gioco come quella da 100 punti. Quell’anno però con il premio di MVP venne premiato Bill Russell, in un testa a testa tra giganti che penalizzò però in parte un talento senza tempo come Chamberlain
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KOBE BRYANT HA RICEVUTO IL MAGGIOR NUMERO DI SELEZIONI NEL PRIMO QUINTETTO DIFENSIVO NBA (12) | Un attaccante nato e un ottimo difensore, quando voleva, ma di certo non un giocatore ricordato per essere stato determinante nella propria metà campo. Eppure Kobe Bryant in carriera ha raccolto ben 12 selezioni nel primo quintetto difensivo NBA, nessuno come lui - neanche i più grandi, da Gary Payton a Michael Jordan, sono riusciti a eguagliarlo
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PAT RILEY CHE HA COSTRUITO I MIAMI HEAT DEI BIG THREE NON VOTATO EXECUTIVE DELL’ANNO “DA SOLO” | Una di quelle votazioni che sarebbero dovute andare in maniera univoca in una direzione, visto quanto riuscì a fare il dirigente dei Miami Heat nel 2011: invece si ritrovò a condividere il premio di miglior executive dell’anno con Gar Forman dei Chicago Bulls - che quell’estate firmò Carlos Boozer per la squadra dell’Illinois
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LEBRON JAMES CHE NEL 2011-12 HA PERSO IL PREMIO DI MVP DA DERRICK ROSE | A pesare furono i 25 punti e 7.7 assist di media, ma soprattutto il 62-20 di record raccolto dai Bulls - che riuscirono a chiudere la regular season davanti proprio ai Miami Heat di LeBron James, da molti indicato all’epoca come il miglior giocatore della lega (anche guardando alle statistiche avanzate), in una delle annate in cui visse il pieno della sua forza atletica, conquistando non per caso il primo titolo NBA
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ANDRE IGUODALA MVP DELLE NBA FINALS 2015 - E NON STEPHEN CURRY O LEBRON JAMES | Forse immaginare LeBron James vincente del premio individuale anche se sconfitto è troppo (scelta stile "Jerry West"), ma averlo preferito a Steph Curry - per quanto cruciale in difesa - resta uno smacco fatto al n°30 di Golden State, che comunque raccolse 26 punti, 5.2 rimbalzi, 6.3 assist and 1.8 recuperi senza ricevere il premio
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MARC GASOL VOTATO DIFENSORE DELL'ANNO, MA NON INSERITO NEL PRIMO QUINTETTO DIFENSIVO DELLA STAGIONE | Una votazione fatta dai media e l'altra dagli allenatori: il risultato? Marc Gasol premiato da un lato e snobbato completamente dall'altro, portando così all'ennesimo paradosso di alcune indicazioni fortemente influenzate dalla soggettività
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I CENTRI DIVENTATI ALL-STAR, SOLO PERCHÈ... SERVE UN CENTRO IN CAMPO | Con Joel Embiid e Nikola Jokic adesso c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma qualche anno fa giocatori come Deandre Jordan hanno preso la ribalta soltanto per mancanza d’alternative: i tempi ora sono cambiati, ma quanti “veri” All-Star sono rimasti fuori nel corso della stagioni perché bisognava votare un centro? Un problema che la NBA dovrebbe trovare il modo di bypassare