Dopo un lungo periodo lontano dai riflettori, Gregg Popovich è tornato a far visita ai suoi Spurs nella giornata di ieri. Ancora sulla via del pieno recupero dopo l’ictus che l’ha colpito lo scorso novembre, il coach ha confermato di non avere intenzione di tornare in panchina durante la stagione in corso. Per il super veterano tra gli allenatori NBA, al momento la priorità è la salute personale. Anche perché, ha ribadito Popovich, con Mitch Johnson la squadra è in ottime mani
I giocatori non lo vedevano di persona dallo scorso novembre, quando Gregg Popovich era stato colpito da un ictus, e il suo ritorno al campo d’allenamento degli Spurs ha fatto scendere più di qualche lacrima ai presenti. Come era prevedibile, secondo quanto riportato da ‘ESPN’, l’incontro, avvenuto rigorosamente a porte chiuse, sarebbe stato caratterizzato dal classico alternarsi popovichiano di battute, critiche, apprezzamenti e frasi motivazionali che avrebbero scatenato emozioni forti nel gruppo di lavoro che ormai da più di tre mesi si trova a dover fare a meno del proprio leader. Subito dopo il termine della breve visita di Popovich alla squadra, poi, San Antonio ha emesso un comunicato ufficiale che ribadisce come il possibile ritorno del grande veterano tra gli allenatori NBA potrebbe forse avvenire solo all’inizio della prossima stagione.
Pop, Johnson e il futuro degli Spurs
Il comunicato, in cui Popovich parla in prima persona, si apre con una frase inequivocabile (“Ho deciso di non tornare a bordocampo in questa stagione”) e si chiude con un’altra frase che lascia aperti scenari futuri ancora tutti da definire (“Continuerò ad occuparmi della mia salute, con la speranza di poter tornare ad allenare in futuro”). In mezzo a queste due frasi c’è l’elogio per Mitch Johnson, l’assistente che lo sta sostituendo e che ne occuperà il posto almeno fino al termine della regular season, e del gruppo di giocatoriche in questi mesi ha svolto un ottimo lavoro. Per il resto, insomma, nessuno è al momento in grado di prevedere cosa succederà a Popovich e agli Spurs, che tra il problema di salute del loro coach e quello della giovane superstar Victor Wembanyama si trovano coinvolti in una stagione dai contorni davvero complicati.