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NBA, Minnesota Timberwolves e le sei sconfitte in fila: riunione solo tra i giocatori

NBA

Il crollo contro la panchina dei Pistons a Capodanno è stato soltanto l'ultimo passo falso (oltre che la sesta sconfitta in fila) per un gruppo che dopo due mesi e mezzo non ha ancora trovato la quadra - poco competitivo e male assortito, con Rudy Gobert che non riesce a incidere e Minnesota che non ha fatto il salto di qualità sperato. E ora, sul banco degli imputati, finisce anche il centro francese

Questa estate i presupposti per Minnesota erano ben diversi: cinque giocatori e quattro scelte al primo giro cedute per arrivare a Rudy Gobert che, al posto di sbaragliare gli avversari, sta faticando a integrarsi nel resto del roster (come previsto da buona parte dei cronisti, tra l’altro). Con la fine del 2022 e la partita disastrosa di Capodanno - persa contro i Detroit Pistons, peggiori della classe in tutta la NBA - è arrivata la sesta sconfitta in fila per i T’Wolves, battuti in nove delle ultime 12 e che hanno raccolto un record di 6-10 da quando Karl-Anthony Towns è stato costretto a fermarsi causa infortunio.

Ennesimo passaggio a vuoto che ha portato a un incontro tra soli giocatori, commentato anche da Rudy Gobert come “un momento in cui capire se continuare a piangerci addosso o capire come fare per guardare avanti e, mantenendo la giusta concentrazione, arrivare ai risultati sperati”. La frase che ha fatto più rumore però è stata quella pronunciata da Naz Reid, che ha trovato più spazio, minuti e responsabilità in campo nell’ultimo mese in concomitanza con l’assenza di Towns. Un impatto ottimo che ben racconta l’importanza del fit e che sottolinea: “Sappiamo bene quali sono le ragioni per cui stiamo performando peggio del previsto, conosciamo il perché. E lo terrò per me senza raccontarlo: per questo motivo però sono fiducioso che le cose possano cambiare, perché abbiamo individuato il problema. Dobbiamo solo aver il coraggio di accettare le cose che non vanno”. Già, se anche voi leggete un velato riferimento a Rudy Gobert e al suo essere disfunzionale in campo, non siete gli unici.

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