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NBA, Matt Barnes: "LeBron merita una statua dai Lakers, ma prima pensiamo a Kobe"

NBA
©Getty

L'ex giocatore dei Lakers ha condiviso il campo per anni con Kobe Bryant ed è convinto che bisognerà pensare prima a lui, ma anche LeBron James in futuro potrebbe meritare una statua commemorativa: lo spunto potrebbe essere lo scatto diventato già iconico del canestro segnato contro i Thunder che ha permesso al n°6 gialloviola di superare il record di Kareem Abdul-Jabbar 

Il titolo NBA del 2020 vinto nella bolla di Orlando resta non solo l’ultimo anello conquistato dai Lakers, ma un’impresa giunta al termine della più incredibile delle stagioni vissute dalla squadra gialloviola - sconvolta dalla scomparsa di Kobe Bryant nel gennaio 2020, poi costretta come tutto il mondo a fermarsi a causa della pandemia da Covid-19 e infine tornata in campo in estate senza pubblico nell’ambiente asettico messo in piedi dalla lega in Florida. Un trionfo e ciliegina sulla torta di un lustro in cui LeBron James, nonostante gli anni che passano, è rimasto riferimento dei gialloviola, battendo non da ultimo lo storico record di Kareem Abdul-Jabbar per punti totali realizzati in regular season in NBA anche grazie alle giocate messe in mostra con la maglia Lakers.

È proprio nel segno dell’annata 2020 che Matt Barnes, ex giocatore NBA che in passato ha vestito anche la maglia gialloviola, crede che quanto fatto vedere in campo da LeBron James negli ultimi cinque anni sia sufficiente per meritare una statua a Los Angeles in suo onore. Prendendo spunto magari dal canestro mandato a segno contro Oklahoma City che gli ha permesso di conquistare uno dei record più imbattibili della storia della lega: “LeBron è uno dei più grandi giocatori di sempre, sono sicuro che troveranno in futuro il modo di rendergli omaggio dedicandogli una statua”. Ma prima bisogna pensare alle grandi leggende della franchigia: “Bisogna preoccuparsi però prima di tutto di prepararne una per Kobe Bryant”, sottolinea Barnes - suo ex compagno di squadra e giocatore che ha trascorso 20 anni di carriera in California. Nel caso del Black Mamba insomma non paiono esserci grossi dubbi, ma è soltanto questione di tempo: chissà se di fianco all’immagine di Bryant spunterà in futuro anche quella di James a Los Angeles.

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