NBA, i risultati di oggi: 50 di Curry ma Warriors ko coi Clippers, perdono anche i Lakers
Curry si regala una serata da 50 punti ma non riesce a evitare il nono ko consecutivo di Golden State in trasferta, battuti dai 30 punti di Leonard per i Clippers. Embiid domina a Cleveland con 36 punti, ma Boston tiene il passo vincendo a Minneapolis. Fox segna un altro canestro della vittoria a 7 decimi dalla fine sul campo di Chicago e Sacramento sale al secondo posto a Ovest, approfittando del ko di Memphis a Miami. I Lakers senza Davis vanno ko a Houston, Dallas vince il derby texano con San Antonio
CLEVELAND CAVALIERS-PHILADELPHIA 76ERS 109-118 | Sesta vittoria consecutiva per i Sixers, che ringraziano un provvidenziale challenge chiamato da coach Rivers per trasformare il sesto fallo di Joel Embiid in un fallo della difesa, permettendo al candidato MVP di rimanere in campo negli ultimi 4:12 di partita e guidare i suoi al successo – non senza polemiche da parte di Cleveland. Philadelphia si prende così il tie-breaker nei confronti dei Cavs, a cui non bastano i 24 di Caris LeVert e i 21 di Donovan Mitchell nella seconda serata di un back-to-back
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Al di là della polemica finale, Embiid sfodera l’ennesima prestazione al di sopra di ogni ragionevole dubbio: 36 punti, 18 rimbalzi, 3 assist e 4 stoppate con soli 7 tiri sbagliati sui 19 tentati (2/5 dalla lunga distanza) e un perfetto 10/10 in lunetta. Insieme a lui ci sono anhce i 28 punti con 12 assist di James Harden e i 23 di un chirurgico Tyrese Maxey, autore di 5 triple su 7 tentativi tra cui quella che ricaccia indietro i Cavs tornati fino al -3 nel finale di gara. Con altre due vittorie i Sixers sarebbero secondi a Est con lo stesso record di Boston
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MIAMI HEAT-MEMPHIS GRIZZLIES 138-119 | Massimo stagionale da 138 punti e 60% al tiro di squadra per gli Heat, che si prendono una facile vittoria sui Grizzlies mandando i loro Big Three sopra quota 20: 26 per Bam Adebayo, 24 per Tyler Herro e 23 per Jimmy Butler. Con questa sconfitta Memphis viene raggiunta al secondo posto a Ovest da Sacramento, senza riuscire a rispondere alla grande serata di Miami nonostante i 25 punti di Jaren Jackson Jr., pagando anche l’espulsione per Flagrant-2 di Desmond Bane, reo di aver colpito Kevin Love nell’inguine
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CHICAGO BULLS-SACRAMENTO KINGS 114-117 | Altro finale punto a punto e altra vittoria decisa da De’Aaron Fox, autore della tripla spezza-parità a 7 decimi dalla fine per suggellare la rimonta da -16 dei suoi Kings, arrivati alla nona vittoria nelle ultime 11 partite. Neanche un gioco da quattro punti di DeMar DeRozan riesce a scalfire la fiducia con cui Fox sta giocando i finali di gara, portando i Kings a una sola vittoria dall’avere un record vincente a fine anno dalla stagione 2005-06
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Ben 15 dei 32 punti finali di Fox arrivano nel quarto finale, quando riceve le redini della squadra da un Domantas Sabonis in tripla doppia (la seconda consecutiva, chiudendo con 14 punti, 17 rimbalzi e 10 assist) e approfittando delle ottime prove di Malik Monk (19 punti con 5/8 da tre), Harrison Barnes (17) e Kevin Huerter (15). “Non abbiamo giocato bene e abbiamo trovato il modo di vincere” il commento di coach Mike Brown dopo il match
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Ai Bulls non bastano i 33 punti di un DeRozan mai domo, i 25 di Zach LaVine e i 20 con 14 rimbalzi di Nikola Vucevic, scivolando a una gara e mezzo di distanza dal decimo posto occupato da Washington per agganciare il torneo play-in. “Abbiamo ancora un’opportunità, dobbiamo continuare a combattere” il grido di battaglia di DeRozan, in una serata in cui i Bulls hanno dovuto fare a meno di Alex Caruso per influenza
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-BOSTON CELTICS 102-104 | Terza vittoria nelle ultime quattro per Boston, che prova a insidiare il primo posto di Milwaukee riportandosi a due gare e mezzo di vantaggio. I Celtics resistono anche in una serata da 40% al tiro di squadra e nonostante i 28 punti di Anthony Edwards, il quale però sbaglia la tripla del sorpasso a 32 secondi dalla fine e non impedisce il terzo ko nelle ultime quattro gare dei T’Wolves, a cui non servono neanche i 15 a testa di Kyle Anderson (espulso nel finale per proteste così come Edwards), Rudy Gobert e Naz Reid
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Il protagonista del match in casa Celtics è Jaylen Brown, che chiude con 35 punti e 10 rimbalzi e si carica sulle spalle l’attacco di Boston in una serata in cui Jayson Tatum fatica enormemente al tiro. Il numero 0 sbaglia tutte le otto conclusioni da tre tentate e chiude con 4/16 dal campo, ma ha il merito di realizzare 14 tiri liberi su 16 tra cui i due che mettono i suoi a distanza di sicurezza, chiudendo con 22 punti e 12 rimbalzi
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SAN ANTONIO SPURS-DALLAS MAVERICKS 128-137 OT | Christian Wood chiude con 27 punti e 13 rimbalzi il match vinto all’overtime, ponendo rimedio agli errori raccolti nel finale e soprattutto riuscendo a fare a meno sia di Doncic che di Irving (entrambi infortunati). Decisivo il 13-0 di parziale nei 5 minuti supplementari, con San Antonio che era riuscita a pareggiare grazie a due dei 27 punti di Keldon Johnson, a cui si aggiungono i 20 in uscita dalla panchina di un convincente Malaki Branham da 20 punti. Si interrompe così la striscia di tre ko dei Mavericks
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HOUSTON ROCKETS-LOS ANGELES LAKERS 114-110 | Battuta d’arresto per i Lakers, che senza Anthony Davis (a cui viene risparmiata la seconda partita in due giorni per ordine dei medici) perdono sul campo della peggior squadra a Ovest. I giovani Rockets rischiano di farsi rimontare tutto il vantaggio accumulato nel quarto periodo in un finale convulso, ma resistono grazie ai 27 punti di Kevin Porter Jr. e i 18 di Jabari Smith, mentre per i Lakers a spiccare tra i cinque giocatori in doppia cifra sono i 24 dalla panchina di Austin Reaves, pur mantenendo il 10° posto
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L.A. CLIPPERS-GOLDEN STATE WARRIORS 134-126 | Nona sconfitta in fila in trasferta per gli Warriors, a cui non basta un clamoroso Steph Curry per prendersi il successo alla Crypto.com Arena di Los Angeles, con i Clippers che a un quarto d’ora dalla fine piazzano il 14-0 di parziale per toccare la doppia cifra di margine e mantenere così a distanza Golden State. Una beffa per la squadra di San Francisco a cui non basta tirare con il 55.7% dal campo di squadra e il 47.2% complessivo dall’arco
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Inutile dunque la super prestazione di Curry che chiude con 50 punti a referto - la 12^ volta in carriera da 50+ punti, la settima dopo i 30 anni (le stesse di Wilt Chamberlain a quell’età) - con 20/28 al tiro, 8/14 dall’arco e soltanto quattro tiri liberi tentati, con due errori non da lui a cronometro fermo. Il n°30 Warriors aggiunge anche sei assist, un paio di recuperi e di rimbalzi a una partita di grande impatto nei 39 minuti in cui resta sul parquet, mentre il più produttivo al suo fianco è Jordan Poole da 19 punti in uscita dalla panchina
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In casa Clippers invece si godono un Kawhi Leonard sempre più a suo agio e in forma in vista dei playoff ormai alle porte. Il leader dei Clippers raccoglie la sua quarta gara da almeno 30 punti nelle ultime otto giocate, tirando 10/19 dal campo e aggiungendo otto rimbalzi e cinque assist, mentre sono 24 i punti realizzati da Paul George con sette passaggi vincenti e 4/9 dalla lunga distanza. Bene anche Ivica Zubac sotto canestro: 19 punti e 16 rimbalzi, mentre Russell Westbrook - ormai titolare inamovibile - ne mette 15 con nove rimbalzi e sette assist a referto
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Questa la situazione nella Western Conference dopo le partite della notte, con i Kings che agganciano il secondo posto dei Grizzlies e i Clippers che salgono al quinto posto scavalcando Golden State
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Questa invece la situazione a Est, dove i primi tre posti sono ancora tutti da decidere così come chi parteciperà al torneo play-in
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Se la regular season finisse oggi, questi sarebbero gli accoppiamenti al play-in e ai playoff per la post-season
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