NBA, i risultati di oggi: Golden State batte Dallas, super vittoria Lakers contro i Suns
Seconda vittoria in fila in trasferta per Golden State che supera Dallas in un match finito tra le polemiche a causa di un canestro controverso, i Lakers senza LeBron James tornano a battere i Suns e rilanciano le loro ambizioni playoff. Vince Memphis che ritrova Ja Morant (17 punti), successo Minnesota grazie a Karl-Anthony Towns - al rientro dopo 4 mesi d’assenza. Super Jokic trascina Denver, i 76ers stravincono senza James Harden e con Joel Embiid che si fa male, vittorie per Milwaukee, Portland, Indiana e Miami
MEMPHIS GRIZZZLIES-HOUSTON ROCKETS 130-125 | Battere i Rockets in questo finale di stagione è diventato meno scontato del previsto, ma i Grizzlies riescono a sbarazzarsi di Houston nel match in cui ritrovano sul parquet Ja Morant dopo la sospensione comminata dalla NBA: l’All-Star di Memphis parte in uscita dalla panchina e chiude con 17 punti e 6/13 al tiro in 24 minuti, raccontando a fine gara la sua emozione per una sfida con cui spera definitivamente di lasciarsi alle spalle il peggior periodo della sua promettente carriera da professionista NBA
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In una giornata in cui Memphis ritrova il proprio leader, a caricarsi la squadra sulle spalle ci pensa Jaren Jackson Jr. - autore di 37 punti con 14/20 al tiro (quinta in fila con 25+ punti per lui), 8/11 ai liberi, 10 rimbalzi, un paio d’assist e altrettante stoppate; riferimento difensivo e non solo dei Grizzlies che giocano senza lo squalificato Dillon Brooks e che raccolgono anche 20 punti da Desmond Bane
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Buone notizie anche per i Rockets, che ormai non guardano più al conto vittorie-sconfitte, ma alla crescita dei diversi talenti a disposizione nel roster: alla sirena finale sono 32 punti per il solito Jalen Green che tira 10/18 dal campo con tre triple a bersaglio, mentre sono 31 i punti di Kenyon Martin Jr. - che mostra ancora una volta tutto il suo atletismo. Bene anche Jabari Smith Jr.: altri 16 punti per lui con 4/9 dall’arco e una maturità e consapevolezza sempre più evidente sul parquet
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WASHINGTON WIZARDS-DENVER NUGGETS 104-118 | Partono piano i Nuggets che dominano poi il terzo quarto (39-16 di parziale) e si sbarazzano anche degli Wizards che rinunciano definitivamente alla rincorsa play-in in un match giocato senza l’infortunato Bradley Beal e in cui non vanno oltre i 25 punti di Kristaps Porzingis (11/17 al tiro) e i 16 con otto rimbalzi e sei passaggi vincenti di Dani Avdija. Con due gare e mezza di distanza dal 10° posto occupato dai Bulls per i capitolini paiono non esserci più grandi speranze
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Rende onore nel migliore dei modi ai tanti tifosi serbi presenti sugli spalti Nikola Jokic, autore di 31 punti con 12/16 dal campo, 12 rimbalzi, sette assist, tre recuperi e +28 di plus/minus in 34 minuti sul parquet - leader di un quintetto che si gode anche i 21 punti di Michael Porter Jr. (6/9 dall’arco) e i 17 con otto assist di Jamal Murray. I Nuggets portano così oltre il 50% di vittorie anche il proprio record in trasferta (19-18 a due settimane e mezzo dal termine della regular season)
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MILWAUKEE BUCKS-SAN ANTONIO SPURS 130-94 | Passeggiata di salute per i Milwaukee Bucks che dominano contro San Antonio, si prendono la vittoria n°52 in stagione e puntano decisi a tenersi stretti il primo posto a Est allungando sui Boston Celtics in classifica (distanti ora due gare e mezza). Mai avanti nel punteggio per 48 minuti, agli Spurs resta davvero poco di una gara in cui Bates-Diop segna 14 punti e Vassell ne aggiunge 16 ma tirando con un modesto 5/16 dal campo e mettendo a referto un eloquente -33 di plus/minus
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Impressionante invece la prestazione di Giannis Antetokounmpo che non mette piede in campo nel quarto periodo, gioca soltanto 24 minuti ma riesce ad avere un enorme impatto: 31 punti con 14 rimbalzi, 14/23 al tiro, un paio d’assist, una stoppata e grande energia anche nella propria metà campo, mentre al resto pensano i 19 punti a testa di Khris Middleton (che aggiunge 10 assist) e di Bobby Portis in uscita dalla panchina (che raccoglie 10 rimbalzi)
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MIAMI HEAT-NEW YORK KNICKS 127-120 | Ultimo back-to-back della stagione per i Knicks che inciampano nel finale a Miami e perdono pur mantenendo saldo il 5° posto a Est, con la squadra della Florida in risalita e pronta ad agganciare i Brooklyn Nets nella corsa all’ultimo posto utile per accedere ai playoff senza play-in. Non bastano agli ospiti il quintetto tutto in doppia cifra con 26 punti di RJ Barrett e 25 con sei assist di Jalen Brunson, mentre Randle dopo i 57 di due giorni fa si ferma a quota 15 c0n 7/16 al tiro
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Decisiva la zampata di Jimmy Butler e Tyler Herro che nel quarto periodo permettono a Miami di scappare via nel punteggio, con il veterano degli Heat che chiude il match con 35 punti e nove assist, tirando 11/19 dal campo e 11/14 ai liberi, mentre la giovane guardia segna 14 dei suoi 22 punti nell’ultima frazione e Gabe Vincent ne mette 19 con 8/12 al tiro. Decisiva sarà per i padroni di casa la prossima sfida sempre in casa contro Brooklyn
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DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 125-127 | Prima volta in stagione che Golden State vince due partite in fila in trasferta (l’ultima occasione erano state le NBA Finals dello scorso giugno) con Draymond Green che firma la tripla più importante del match e Steph Curry che aggiunge 20 punti e 13 assist - tra cui proprio il passaggio vincente sul possesso cruciale della sfida. Un successo che avrà strascichi polemici dopo che il proprietario dei Mavs Mark Cuban ha annunciato ricorso per un contestato canestro sul finire del terzo quarto
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Al netto del possibile errore arbitrale sulla schiacciata di Kevon Looney - due punti risultati poi decisivi - a Dallas non è bastato il ritorno in campo dopo cinque gare d’assenza di Luka Doncic da 30 punti con ben 17 assist, in una sfida senza Kyrie Irving (fastidio al piede destro) con i Mavericks che scivolano così in zona play-in, con un record al di sotto del 50% di vittorie e rischiano di non prendere parte alla postseason
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TORONTO RAPTORS-INDIANA PACERS 114-118 | Vittoria in trasferta dei Pacers che battono a domicilio i Raptors grazie a un super Andrew Nembhard da 25 punti e 10 assist - alla sua prima partita NBA in carriera su suolo canadese, un ritorno alle origini andato nel migliore dei modi per lui a cui partecipa anche Ben Mathurin - 15 punti - in quella che è una vera e propria Canada Basketball Night con Indiana che schiera tre giocatori canadesi in quintetto (c’era anche Oshae Brissett) diventando la prima franchigia di sempre a farlo dal 1970 a oggi
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Seconda sconfitta in fila per Toronto invece che si aggrappa a Pascal Siakam che nel quarto periodo le prova tutte e firma 18 dei suoi 31 punti - un bottino finale che non serve a cambiare l’inerzia del match per i padroni di casa che non riescono a sfruttare al meglio anche i 28 punti e 11 assist di Fred VanVleet, oltre ai 23 punti con 10/12 al tiro di Jacob Poeltl. I Raptors restano al 9° posto a Est, in piena zona play-in, ma devono ricominciare a fare risultati per evitare di scivolare troppo in basso
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CHICAGO BULLS-PHILADELPHIA 76ERS 91-116 | Philadelphia, scesa in campo senza James Harden e con Joel Embiid che si ferma dopo 16 minuti e 12 punti segnati a causa di un fastidio al polpaccio destro, riesce lo stesso senza affanno a spazzare via dal campo i Bulls e batterli grazie ai 25 punti di De’Anthony Melton e ai 21 di Tyrese Maxey. Disastroso l’impatto del quintetto di Chicago, che trova 19 punti in uscita della panchina da Coby White e poco altro per una squadra che non pare avere grosse speranze di successo in vista dei playoff
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-ATLANTA HAWKS 125-124 | Karl-Anthony Towns, fuori dallo scorso 28 novembre, segna 22 punti nella gara di ritorno dopo 51 partite d’assenza e permette così ai T’Wolves di battere in volata Atlanta, mandando a bersaglio il tiro libero decisivo a pochi istanti dalla sirena e permettendo così a Minnesota di tenersi stretta il 7° posto a Ovest (anche grazie ai 26 punti di Naz Reid e i 25 di Jaden McDaniels). Si arrende Trae Young, che ne mette 29 con 8 assist, con Atlanta che non trova il canestro della vittoria negli ultimi 3 secondi di gara
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UTAH JAZZ-PORTLAND TRAIL BLAZERS 115-127 | Senza ormai speranza di conquistare l’accesso al play-in, i Blazers battono un colpo, interrompono la striscia di sei ko in fila e battono i Jazz che invece sono invischiati eccome nella corsa per uno dei primi dieci posti in classifica a Ovest. Merito dell’ottimo secondo quarto - 39-22 il parziale per Portland - a cui fa seguito poi il grande finale in cui gli ospiti riescono ad approfittare della stanchezza di Utah, che scivola così dietro ai Lakers e fuori dalla zona play-in
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Protagonista assoluto è neanche a dirlo Damian Lillard che chiude con 30 punti, 8/19 al tiro, 12 assist e sette rimbalzi un match in cui Shaedon Sharpe ne aggiunge 24 - nuovo massimo in carriera - in 40 minuti chiusi con +28 di plus/minus. Ottima prestazione anche Jusuf Nurkic da 20 punti e Trendon Watford che ne aggiunge 21 con nove rimbalzi e cinque assist: Portland, non ancora aritmeticamente condannata, resta a tre partite e mezza di distanza dalla zona play-in
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Non basta dunque ai Jazz la super prestazione del rientrante Lauri Markkanen che ne mette 40 con 14/23 al tiro, 4/12 dall’arco, 12 rimbalzi e tre assist in 33 minuti, mentre Utah prova ad allungare il più possibile la rotazione e concede tra gli altri anche 20 minuti in campo a Simone Fontecchio - stavolta in uscita dalla panchina - con cinque punti complessivi, 2/7 al tiro, una tripla a bersaglio e un paio d’assist
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LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 122-111 | Dopo sei sconfitte in fila negli scontri diretti, i Lakers tornano a battere i Suns (non accadeva dai playoff 2021) godendosi un’altra ottima prestazione di squadra in cui Anthony Davis raccoglie 27 punti e nove rimbalzi, D’Angelo Russell aggiunge 26 punti, mentre sono 25 con 11 assist (nuovo massimo in carriera) per uno scatenato Austin Reaves - con i gialloviola che portano il loro record sul 7-5 nella gare giocate senza LeBron James sul parquet causa infortunio
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Continua il periodo complicato per Phoenix che incassa la quinta sconfitta nelle ultime sei nonostante Devin Booker provi a dare la scossa ai Suns, segnando 25 dei suoi 33 punti dopo l’intervallo lungo, a cui si aggiungono poi i 18 punti di Chris Paul e i 15 in uscita dalla panchina di Landry Shamet. La franchigia dell’Arizona resta al 4° posto, ma con Clippers e tutte le altre ormai a ridosso e sempre più vicine in una serratissima corsa playoff a Ovest
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