A tre settimane di distanza dal suo infortunio nel riscaldamento contro Oklahoma City, Kevin Durant è pronto a fare il suo debutto davanti ai suoi nuovi tifosi dei Phoenix Suns. Se non ci saranno ricadute, il 13 volte All-Star sarà regolarmente in campo per lo sprint finale della stagione
È passato un mese e mezzo dal 9 febbraio, data in cui Kevin Durant è ufficialmente diventato un giocatore dei Phoenix Suns. Da quel giorno in poi però i tifosi dei Suns non hanno mai potuto godersi l’arrivo di uno dei migliori giocatori della NBA nella propria squadra, con le uniche tre partite disputate da KD — preso dai Brooklyn Nets già alle prese con un infortunio al legamento mediale del ginocchio — arrivate in trasferta sui campi di Charlotte, Chicago e Dallas, tutte vinte. Lo scorso 9 marzo era tutto pronto per il debutto in Arizona contro gli Oklahoma City Thunder, ma un passo falso durante il riscaldamento gli ha procurato una distorsione alla caviglia che lo ha costretto a fermarsi per 20 giorni, durante i quali i Suns hanno vinto solo 4 delle 10 gare disputate. Phoenix è comunque riuscita a mantenere il quarto posto nella Western Conference con un record di 40 vittorie e 35 sconfitte, posizione con la quale molto probabilmente si presenteranno ai playoff come una delle "mine vaganti" del tabellone. Con Durant al suo meglio — 26.7 punti, 7.3 rimbalzi e 3.7 assist nelle tre gare con la nuova maglia — circondato da giocatori del calibro di Devin Booker, Chris Paul e Deandre Ayton, i Suns hanno tutto quello che serve per fare strada anche nella post-season, nonostante il poco tempo a disposizione per trovare la giusta chimica.