Da Chicago filtra la notizia che dopo la vittoria dei Bulls a Toronto, la figlia di 9 anni della star di Chicago è stata costretta a lasciare la Scotiabank Arena sotto scorta per via di alcune minacce online (considerate credibili) ricevute nel corso della partita, quando si era distinta tra il pubblico per le urla di incitamento alla squadra di papà
Bruttissimo episodio ai margini della sfida di play-in tra Toronto Raptors e Chicago Bulls vinta da DeRozan e compagni solo due giorni fa. La figlia del giocatore, improvvisamente salita alla ribalta per le sue urla di incoraggiamento volte a distrarre i tiratori dei Raptors in lunetta, ha dovuto lasciare scortata dalla security dei Bulls la Scotiabank Arena dopo che online erano arrivate serie minacce (considerate credibili) nei suoi confronti. Un episodio che ha profondamente scosso il padre della piccola Diar, 9 anni: "È pazzesco. Questo è il mondo in cui viviamo", ha dichiarato DeMar DeRozan. "Non importa quanto può essere bella una storia, c'è sempre qualcuno di miserabile in giro che in tutta onestà non ha una vita. Finché era con me non ero preoccupato che gli potesse succedere niente: è stata una misura precauzionale, ma lo apprezzo davero. È tutto davvero triste: non mi importava altro che mia figlia potesse godersi questo bel momento...", conclude il giocatore dei Bulls riferito alla vittoria dei suoi Bulls nella prima delle due gare di play-in della squadra. Anche per questo motivo, nonostante una compagnia area USA avesse offerto alla figlia di DeRozan il volo pagato per raggiungere Miami (con una gran trovata pubblicitaria), il giocatore dei Bulls ha preferito che la piccola Diar non fosse al Kaseya Center per seguire la sfida con gli Heat.
"Deve andare a scuola, per cui non ci sarà", aveva dichiarato, senza voler far trapelare forse i veri motivi della sua assenza. Molto più gravi e, sì: molto più tristi.