Dopo l’eliminazione per mano dei Boston Celtics, il futuro di James Harden sembra sempre più lontano da Philadelphia, specialmente se in panchina dovesse rimanere Doc Rivers. Secondo una fonte che ha parlato con ESPN, sarebbe difficile rivedere Harden sotto la guida di Rivers, con l’All-Star che aveva descritto il suo rapporto con il coach come "ok"
"Il nostro rapporto è ok". Queste sono state le parole utilizzate da James Harden quando dopo gara-7 contro i Boston Celtics gli è stato chiesto come fosse il suo rapporto con coach Doc Rivers. Una risposta stringata e non esattamente esauriente per quello che, secondo alcuni, è un rapporto ormai giunto al capolinea: secondo quanto detto da Ramona Shelburne di ESPN, "dietro le quinte una persona mi ha detto che sarà difficile vedere James interessato a tornare e giocare di nuovo per Doc Rivers", sintomo che qualcosa tra i due si deve essere rotto nell’ultimo anno e mezzo da quando Harden è sbarcato a Philadelphia.
Il futuro di Harden sempre più lontano da Philadelphia
È ormai dallo scorso Natale che si parla sempre più insistentemente di un ritorno di James Harden nella "sua" Houston, della quale gli manca lo stile di vita e le connessioni che ha creato in città dove spesso e volentieri torna anche durante la stagione. Harden ha una player option da 35.6 milioni di dollari per tornare ai Sixers il prossimo anno, ma le indicazioni raccolte finora lo vedono molto più interessato a diventare free agent e scegliersi una nuova destinazione, con i Rockets che hanno tutto lo spazio salariale necessario per offrirgli il miglior contratto possibile. I Sixers tecnicamente possono fare l’offerta più alta in assoluto e sentono la pressione di dover trattenere Harden, visto che non hanno un metodo semplice per sostituirlo, ma al momento pare che Rivers — forte dei due anni di contratto rimanenti sul suo accordo — possa rimanere dov’è, portando quindi ad un’inevitabile addio con Harden.