Il centro di Miami, intervistato da "Playmaker", si sfoga per la relativa considerazione di cui godrebbero gli Heat. Secondo Adebayo, negli ultimi anni nessuno ha saputo stare al loro passo nella Eastern Conference
Se Jimmy Butler è la stella indiscussa dei Miami Heat e Erik Spoelstra ne è il timoniere, non c'è dubbio che l'uomo simbolo della squadra sia Bam Adebayo. Il suo stile di gioco, tutto sostanza e voglia di accollarsi il lavoro sporco senza andare alla ricerca di numeri a tabellino o azioni spettacolari, rappresenta alla perfezione lo spirito che anima la franchigia guidata da Pat Riley. E Adebayo è anche uno dei portavoce più autorevoli degli Heat, anche quando le cose da dire non sono accomodanti o piacevoli. Intervistato da "Playmaker", a cui ha raccontato anche la sua incredibile storia personale, Bam si è quindi lasciato andare a uno sfogo che deriva dal poco rispetto di cui, a suo dire, avrebebro goduto gli Heat in questi ultimi anni.
Nessuno come gli Heat nella Eastern Conference
"Siamo arrivati due volte alle Finals e tre volte alle finali di Conference negli ultimi quattro anni" ha dichiarato Adebayo, "e nessuno a est è stato in grado di fare lo stesso, eppure ogni anno ci considerano come degli outsider". "Non solo, abbiamo fatto tutto questo con il 60% del roster composto da giocatori che non sono nemmeno stati scelti al Draft" ha aggiunto Bam, "io penso che dovremmo godere di più rispetto e attenzione, invece ogni volta che otteniamo quel tipo di risultati si grida alla sorpresa". Considerati i precedenti di squadra e il carattere di Adebayo, è probabile che questa mancanza di rispetto funzionerà come ulteriore motivazione per continuare a fare sempre meglio, magri provando a portare a casa l'unico obiettivo fin qui sfuggito: il Larry O'Brien Trophy.
