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NBA, cosa sta cambiando (per Steph Curry e non solo) con Chris Paul agli Warriors

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©Getty

Stanotte i Golden State Warriors tornano in campo (alle 3.00 su Sky Sport NBA, contro Sacramento): un'occasione in più per ammirare l'impatto che sta avendo - anche in uscita dalla panchina - il grande veterano appena arrivato sulla Baia sulla squadra di Steph Curry e compagni. I primi segnali sembrano molto, molto incoraggianti

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Si è fatto un gran parlare dell'arrivo di Chris Paul sulla Baia: va a giocare contro i suoi "storici" avversari, dovrà rassegnarsi a non essere più titolare, dovrà imparare a contribuire uscendo dalla panchina. Tanti argomenti, tante chiacchiere (troppe?) ma per fortuna poi c'è il campo. Solo quattro partite, dopo una sola settimana di NBA, ma alcuni dati osservando l'andamento dei Golden State Warriors (perdenti all'esordio, poi sempre vincenti nelle successive tre gare, in campo ancora stanotte su Sky alle 3 contro Sacramento) sembrano già dare alcune indicazioni. A partire da un numero: +46. Il plus/minus della squadra di coach Kerr con Chris Paul in campo. Nessuno agli Warriors fa meglio: quando CP3 è in campo, il saldo positivo nel punteggio degli Warriors sui loro avversari è stato di 46 punti (il decimo miglior dato di tutta la NBA, in questo inizio di campionato). E ancora: pur uscendo dalla panchina, Paul è il leader di squadra per assist, 8.3 a sera, un dato che lo piazza al settimo posto in tutta la lega. Ma non solo: a fronte di 33 assist distribuiti ai compagni, Chris Paul ha perso soltanto 6 palloni dal via del campionato (e ne ha recuperati 8), per un rapporto assist/palle perse di 5.5, che vede solo cinque giocatori far meglio di lui tra quelli in campo con il suo minutaggio (30 minuti a sera). 

I benefici per Steph Curry e per tutta Golden State

Si può anche guardare ai dati che riguardano Steph Curry (di suo protagonista di un avvio sensazionale) per osservare l'impatto di Chris Paul su questi Warriors. Negli anni passati quando il n°30 di Golden State era in panchina a riposare gli Warriors sono sempre andati sotto contro gli avversari: -120 di plus/minus lo scorso anno, -55 nel 2021-22, -168 nel 2020-21, -521 nel 2019-20 e -159 nel 2018-19 (per tornare all'ultimo anno con anche Durant in squadra). Ebbene, quest'anno gli Warriors stanno vincendo i minuti con Cury in panchina (+31 nei 65 minuti senza Steph), e il merito è da iscrivere soprattutto alla presenza di Chris Paul (e di Gary Payton II, +42 di plus/minus con lui in campo, 2° dato di squadra alle spalle di Paul) nella second unit. Come a dire: ora coach Steve Kerr può essere meno preoccupato di poter dare qualche minuto di riposo alla sua superstar con il n°30. C'è Chris Paul a gestire la squadra: ed è un bel gestire

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